Recensione o commento # 1, data 00:00:00, 10/06/2009
intanto complimenti per il libro che hai scritto, poi ci dirai qualcosa di più se ti fa piacere. Il piacere di fare la marmellata, pardon, la confettura, bisogna averlo provato per apprezzarlo bene e io conosco bene la cura e la soddisfazione che ci si mette nel cimentarsi, tu l'hai ben descritta. Benvenuto tra di noi e se ti avanza qualche barattolino ti do il mio indirizzo
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)) mi hai fatto venire la voglia
Recensione o commento # 2, data 00:00:00, 11/06/2009
Ehm.. io HO 42 anni.. e non ho mai scritto un libro(per fortuna vostra
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e.. malgrado mi piaccia cucinare.. non ho mai nemmeno fatto una marmellata.. uhm.. sembrerebbe più 'facile' la seconda opzione.. invece..
Simpatico racconto, spiritoso e piacevole. Benvenuto Candido!
Recensione o commento # 3, data 00:00:00, 12/06/2009
Candido, quanti ricordi, anche io da piccola avevo una pianta di fico in giardino...che goduria quando era il momento di mangiarli, ci arrampicavamo per prendere quelli maturi al punto giusto, ma era anche bello sedersi sotto quella enorme pianta e sognare...
nn abbiamo mai fatto la marmellata (ops confettura), regalavamo cesti di fichi a tutti i vicini...
mi hai riportato indietro di qualche anno
risposta dell'autore, data 00:00:00, 12/06/2009
Intanto grazie per gli apprezzamenti.
Il racconto (autoironico) fa parte di una serie che sto scrivendo di carattere vario, ma sempre di carattere personale.
Per quanto riguarda i libri che ho pubblicato, in realtà sono due, ma nella scansione temporale del racconto non aveva senso citarli entrambi, si intitolano "Il Confine" e "La Chiesa Nuova", si possono trovare facilmente su internet semplicemente digitando il mio nome e cognome su un qualsiasi motore di ricerca.
In questo racconto ho voluto sperimentare la narrazione diretta in prima persona a differenza dei libri che sono narrati in terza persona.
Le marmellate le ho fatte veramente e mi sto apprestando a ripartire.
Ciao.
Candido
Recensione o commento # 4, data 00:00:00, 12/06/2009
Complimenti innanzitutto per il frizzante racconto. Ma entrando dentro la problematica che ti assale in questo periodo, mi permetto da appassionato di culinaria, di darti un consiglio per gustarti i fichi in qualsiasi stagione. Aprili a metàe mettili al sole. Procurati di coprirli bene con una rete a maglie sottili e lascia che il sole li indori dapprima e poi li renda bianchi come la mia barba. Ci vorranno almeno un paio di settimane. A questo punto passali nel forno giusto il tempo di garantirti l’igiene e quindi chiudili pressandoli con forza in una vasetto ma curando di imbottirli di mandorle o noci. Fra uno strato e l’altro potrai metterci delle foglioline d’alloro ed “anisini” colorati , li stessi che si usano a natale per guarnire i dolci. Vedrai in inverno che bontà! Anzi, vado a gustarmene uno.
risposta dell'autore, data 00:00:00, 12/06/2009
Grazie. E' una ricetta che proverò sicuramente.
Recensione o commento # 5, data 00:00:00, 22/06/2009
Questo tuo racconto risulta molto piacevole ma il mio giudizio letterario forse è condizionato dalla golosità per il frutto di cui tu narri. Il tuo esperimento di scrivere in prima persona è riuscito pienamente. Apprezzati anche i richiami cinematografici. Se proprio voglio muovere un appunto (leggo tra le note che le recensioni "debbono" essere severe) direi che l'unica frase che non mi è sembrato si amalgamasse con la forma sobriamente elegante del resto è:...Ma non si può andare oltre, un pomeriggio di troppo è il nostro è da buttare, inutilizzabile e anche un po' repellente... cambierei: il nostro, inutilizzabile e repellente. In ogni caso, proprio "fico" questo racconto
Recensione o commento # 6, data 00:00:00, 22/12/2009
"Tutti i giorni controllo la pianta di fichi.
La battaglia sta per ricominciare."
E che guerra sia!
Anche a me manca l'esperienza di fare una marmellata. Leggendoti mi è venuta sia la voglia di farla che di mangiarla, ma fuori c'è la neve, mica posso aspettare!
Belli questi racconti flash di vita quotidiana.
recensore:
Arcangelo Galante
Recensione o commento # 7, data 00:00:00, 01/07/2017
Un'autoironica narrazione, facente parte di una serie di componimenti che, l'autore, ha scritto a carattere vario, pur sempre con lo sfondo personale di una panoramica percettiva, inerente le cose pensate e da fare. Piacevolissime le pubblicazioni, sia la prima che quella sulla preparazione della confettura, che ben esprimono la dedizione, l'impegno, il divertimento e la soddisfazione, nel cimentarsi a svolgere ciò che, improvvisamente, la mente ha dettato all'autore. Riuscito pienamente l'esperimento di scrivere in prima persona e apprezzati, pure, i cinematografici richiami. A questo punto, sembra proprio il caso di scriverlo: veramente fico il lavoro tutto. Applausi e complimenti, sinceramente, meritati!
recensore:
Ida Dainese(socio onorario, collaboratore)
donatore 2019 (2 dal 2015)
Recensione o commento # 8, data 00:00:00, 20/03/2021
Simpatico il racconto di questa competizione con l'albero di fichi, per vedere se vince chi li produce o chi li mangia. Con questa narrazione riesci a catturare anche i golosi che riescono a percepire profumi e a immaginare sapori accattivanti. Per non parlare delle massaie che plaudono all'antispreco e riempiono le dispense per l'inverno. Giustamente, e purtroppo, le cose buone non durano e visto che la tua produzione si esaurisce già in autunno, deduco che la vittoria spetti a te. Mi piace molto il finale, quello sguardo che scambi con l'albero, pronto alla prossima sfida.