Longino

Interessante riflessione sul male che siamo capaci di fare agli altri. Non è che siamo malvagi, piuttosto non consideriamo le conseguenze delle ferite che infliggiamo o ancora, procuriamo del male senza rendercene conto. Ma abbiamo lance acuminate e punte che penetrano in cerca del cuore, ci troviamo tutti nel ruolo di Longino, a ferire chi è migliore di noi.

Non sono d'accordo con chi mi ha preceduto. Se un individuo possiede l'indole malvagia, è perfettamente capace e, in specifici casi, consapevole, di sapere che sta facendo del male agli altri. D'altro canto, esistono situazioni che mettono alla luce le spinose conseguenze, inerenti le doloranti ferite inferte, nei riguardi, non soltanto esclusivamente di coloro che potrebbero apparire "superiori" al prossimo, bensì, di un'indegna azione perpetrata, volutamente, contro un proprio simile. E chissà, forse, Longino, storicamente era nato per avere il ruolo di testimone del male fatto, nonché esempio vivente di uomo, convertito al bene. A questo mondo, potremo essere tutti un poco dei "longini", se avessimo a disposizione lance appuntite, ma questo non giustifica sempre la buona fede delle azioni cattive commesse a danno di chi è "disarmato". Acuta e interessante riflessione. Un caro saluto, Simone.