Idra Loop
la strana verità di una fotografia che non dovrebbe esistere
In una tranquilla cittadina del Nord Italia, gli abitanti rivedono se stessi da giovani. Il CICAP vuole vederci chiaro e ingaggia un reporter specializzato in miti e misteri. Però anch'egli viene suo malgrado coinvolto in qualcosa di altrettanto assurdo, infatti appare dal nulla una misteriosa fotografia Polaroid che lo ritrae in una circostanza mai esistita.
Cosa lega questi due misteri?
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Mi ha incuriosito la dichiarazione di preferenza, letta sul blog dell'autore, per i "cattivi". È così che ho trovato questa breve storia di un colibrì che scappa da un padre severo. Incomprensibilmente tale; forse solo per abitudine. Poche pennellate ed il quadro è già chiarissimo. Perchè quel freddo che fa colare il naso lo conosciamo bene. come il fazzoletto perso nella fuga. Ingiustizia ? Ma è solo una notte senza stelle: tornerà il giorno, e poi altre notti senza nubi, e le vedremo brillare. Sulla cattiveria, invece, ci sarebbe da dilungarsi…
E per chiarire ancora meglio a cosa si riferisce il racconto, dobbiamo tornare all'insediamento del Governo Monti con la Fornero (legata alle banche e che, dopo la famosa sceneggiata delle lacrime, disse "i meridionali vorrebbero stare tutto il giorno stesi al sole a mangiare spaghetti", come nei dipinti dei lazzaroni dell'800). Il testo è soprattutto una critica al modello economico vigente, che ci costringe alla produttività ad ogni costo, nonché allo sfruttamento del Sud seguendo un modello che NON è il suo naturale. In questi giorni, le boutade di un Musk che vuole che i suoi dipendenti lavorino più di 80 ore a settimana (16 ore al giorno su 5 giorni… ) e fino a 120 (manco dormire, manco fare la pipì? E questo sarebbe il genio?), o Google che comunque vuole portare il suo orario lavorativo a 60 ore settimanali (restano sempre 12 ore al giorno) perché bisogna vincere la concorrenza della Cina, riaccendono le domande di questo racconto: davvero è così importante dannarsi l'anima per alzare l'asticella di indicatori stabiliti a tavolino e che non raccolgono la verità dei fatti? La Cina sta cominciando a vivere finalmente meglio, e lo sta facendo senza buttare all'aria le proprie tradizioni. Lo sta facendo con mezzi poveri, senza la supposta superiorità tecnologica dell'occidente, col semplice duro lavoro, al punto da far sollevare spesso commenti pieni di sussiego per la sua supposta "arretratezza". Eppure, quella nazione arretrata, sta costringendo gli USA a chiedere ai propri cittadini di lavorare senza sosta! Com'è possibile? E perché, poi? Si vince qualcosa? C'è un premio-produzione? Se la Cina diventa più ricca, gli USA diventano più poveri, forse? Io non credo! Al contrario, una Cina più ricca significa più clienti per tutti! Ma ovviamente io non sono un economista della scuola di Monti e non capisco di queste cose, perciò resterò nella mia meridionale ignoranza. Questo sì, quando qualcuno vorrà passare da me, un piatto di spaghetti al pomodoro non mancherà per nessuno! :D
Ciao Eleonora2, scusa se ti rispondo solo oggi, ma recentemente ho cambiato lavoro (sono tornato in ambito accademico, YAY!) e le buone abitudini (frequentare BA) ne hanno risentito. Non ho percepito nessuna intenzione di dare consigli sullo scrivere! Da dove hai inteso che mi riferissi a quello? Le mie trave e pagliuzza si riferivano al fatto che scrissi la Colonia riferendomi al Sud Italia, ma che sembra più facile dargli un senso a proposito dell'Ucraina o della Palestina. Il nostro occhio di italiani ospita una trave che si chiama mezzogiorno, ma facciamo i puristi quando guardiamo i conflitti e le soperchierie in giro per il mondo, a questo mi riferivo! Questa volta, l'oscuro sono stato io, ma era voluto, normale che potessero generarsi malintesi. In parte, è proprio per evitare queste situazioni che, col tempo, la mia scrittura è diventata più precisa: credo che non valga la pena mettere il proprio animo sulla carta se non si ha il coraggio di dire quello che si pensa davvero. Ciao, e a presto!
Grazie maestro per le bellissime parole…
Mi rendo conto di avere dei problemi di comunicazione. Sarò più esplicita. Non era mia intenzione dare consigli sullo scrivere e togliere pagliuzze o insegnare a stare al mondo. Ho fatto un confronto tra i tuoi primi testi e, secondo il mio gusto personale, capire quel che non vi si avvicinava. Questo racconto è sanguigno, naturale e vicino alle mie aspirazioni nella scrittura, cioè che questa dia la possibilità di esprimersi. Qui, secondo me, ti sei espresso, rimandando la tua natura. Questa è e resta una opinione e non un giudizio. Sono pronta a chiarire o approfondire i punti - sigh! - oscuri. Ciao!
Caro Marino, l'intero apparato star system/massmedia contribuisce a far sì che si soffra tutti (o quasi) di presbiopia :)
Grazie Eleonora2, ma come dicevo ora ad Andr60… Come possiamo togliere la pagliuzza dall'occhio del prossimo, se non togliamo prima il trave dal nostro?
Ciao Andr60, e grazie per il passaggio. Ma, cavolo, questo racconto sta qui da un pacco di tempo! Ed è sotto traccia il mio punto di vista di meridionale (senza la maturità di oggi, ma non tutto va scritto quando si è raggiunti la maturità, perché la vita è maturare sempre, ogni giorno). Solo che ora, con quello che sta accadendo, forse assume un altro valore. Forse ora risuona con altre situazioni. Quello che mi fa rabbia è che certe valutazioni siamo capaci di farle su quanto succede agli altri, raramente su quanto facciamo o abbiamo fatto noi stessi.
Sono i racconti che mi vanno a genio! Significato, per me, chiaro e ambientazione riuscita! Ci vedo i giorni attuali. Così si fa! Il testo arriva a chi legge! Interpretazione del tutto personale. Mi piace la libertà e non ci vedo fronzoli. Il modo di scrivere risulta schietto e sincero.Senza nulla togliere ad altri tuoi lavori, questo conquista.
È il destino di tutti i Coloni(zzati) subire le politiche dei conquistatori, tacendo oppure giustificandole, e l'unico modo per risvegliarli è ripassare un po' di storia. Un racconto che rimanda agli Sterpen del nostro mondo, e ogni riferimento non è casuale :)