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La Colonia

(racconto fantascienza, breve - per tutti)
Tempo di lettura: circa 5 minuti
1.797 visite dal 03/01/2013, l'ultima: 16 ore fa.
7 recensioni o commenti ricevuti
Autore di quest'opera:
avatar di Marino Maiorino
nwMarino Maiorino
donatore 2017





Descrizione: Klaarlicht è un ricco pianeta in un angolo della galassia, ma una Grande Crisi Universale, impulsata dall'Impero Sterpen, sta facendo venire al pettine i nodi irrisolti della sua storia.

Incipit: La superficie della Colonia è di poco inferiore a quella di Terra Madre. Con I satelliti Driekant e Zeeland essa è di gran lunga superiore a quella, ed è il doppio di quella di Heilig, il secondo pianeta del nostro Sistema.


La Colonia
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Tempo di lettura: circa 5 minuti
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Elenco Tag dell'opera:
tag dell'autore: #buchi neri(3)   #heilig   #klaarlicht    #pianeti(154)   #sfera di dyson   #zeeland    #colonia(8)
tag automatici: #pianeta(154)    #federazione(2)    #benessere(15)    #energetico(2)   #driekant



Recensioni: 7 di visitatori, 12 totali.
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recensore:

Recensione o commento # 1, data 00:00:00, 05/01/2013
Bravo Marino!Questo La Colonia, scritto secondo gli stilemi cari alla buona fantascienza di tanti anni fa, mi ha convinto, soprattutto nella parte finale. Avrei omesso qualche nome (complicato da ricordare e pronunciare)e avrei "rimpolpato" la parte più "moraleggiante" del testo, quella più vicina alla sensibilitá  ecologica odierna. Il raccontino piglia subito e incuriosisce e mi è piaciuto perché non proietta nel futuro troppe pastoie di Madre Terra odierna, ma si concentra sul problema energetico, togliendogli di dosso la conflittualitá  terrestre, rendendolo "galattico", impedendo cioè al lettore di schierarsi con fazioni conosciute. Un appunto critici, però, devo fartelo: pasticci troppo con i verbi. Perché "aborri" il classico passato remoto? Ti incasina lo svolgimento del pensiero il tuo "eterno" imperfetto."Dapprima veniva deriso..." solo per farti un esempio, è sgrammaticato. L'italiano qui ti impone "venne". Perché "Qualcuno faceva osservare..." al posto del più semplice "fece osservare"? Improbabile, poi, sul piano lessicale, che uno "stereotipo" venga "raffinato", come tu scrivi: diciamo che viene nutrito, alimentato, ulteriormente farcito di pregiudizio. E, per concludere: perché rovini il finale con una frase così stridente: "la fine non deve accadere senza che noi lasciamo intentato tutto il possibile"? Suona davvero male! Meglio: "la fine non accadrá  senza aver tentato tutto il possibile". Così, le tue ultime righe io le riformulerei così: "Per me, e per altri come me, la fine non accadrá  senza aver tentato tutto il possibile, senza aver risvegliato le coscienze, innanzitutto; senza aver prima raccontato la vera storia di Colonia." In questo modo risolveresti anche l'ambiguitá  "di Colonia/della Colonia". Complimenti.



recensore:
avatar di Marino Maiorino
nwMarino Maiorino
donatore 2017

risposta dell'autore, data 00:00:00, 05/01/2013
Fa naturalmente sempre piacere ricevere recensioni così lusinghiere, e le critiche sono addirittura di un tono che attribuire a questa piccola cosa è davvero un'esagerazione.
Ma come nelle carte, sono io che ho aperto il gioco pubblicando il racconto, ed una volta aperto il gioco, bisogna giocare fino all'ultima mano!
Car@ Matitarossa, io ti ringrazio per l'attenzione che hai dato a questo raccontino (che sta cominciando a diventare l'incipit di qualcosa di molto più grosso), e le tue osservazioni meritano una risposta a tono.
Il mio eterno imperfetto: io AMO il perfectum, ma ho DOVUTO usare mio malgrado l'IM-perfectum perché gli eventi narrati NON sono nel passato remoto, né sono del tutto confinati in un passato, prossimo quanto si voglia.
La Colonia non racconta del passato, ma del presente, ed anche la crisi energetica descritta non è che quella economica attuale, mutatis mutandis.
I nomi sono tanti per un piccolo racconto, è vero, ma visto che si è trasformato in un incipit... Ci sará  spazio per descrivere e comprendere ogni nome, in fondo se il mondo di oggi è così globalmente interconnesso, quanto deve essere complicato un futuro galattico?
Stereotipo "raffinato": hai ragione. Non mi sono dato il tempo di limarlo. Il racconto è scritto di getto, d'impulso, ed ho curato solo i miei nervi scoperti.
La conclusione... lo so, suonava male anche a me, e la tua chiusura suona davvero meglio: ero solo stanco e non ho trovato il giusto spirito per limare la cosa.
Ciò detto, ringrazio ancora una volta per i complimenti, e spero di avere materiale col quale proseguire il racconto entro breve.



recensore:
avatar di Ida Dainese
nwIda Dainese
(socio onorario, collaboratore)
donatore 2019 (2 dal 2015)

Recensione o commento # 2, data 00:00:00, 29/06/2017
Questo testo sta bene sia da solo, come racconto, che come incipit di una storia più lunga. Come racconto riesce a delineare l’ambientazione nella mente del lettore, mostrandogli l’incoscienza a cui si è arrivati nel rubare al proprio futuro (che poi non è molto diverso da quel che stiamo facendo ora), lasciandogli intravvedere che qualcuno è interessato alla salvezza degli altri. Come incipit apre lo sguardo su avventure e battaglie dove emergeranno protagonisti che cercheranno di risvegliare le coscienze, di limitare lo strapotere dell’Impero. È in ogni caso una finestra su un universo enorme, ricco di pregi e contraddizioni, di problemi e di voglia di risolverli, un brano scritto con mano sicura e grande fantasia.



recensore:

Recensione o commento # 3, data 16:25:04, 26/02/2025
È il destino di tutti i Coloni(zzati) subire le politiche dei conquistatori, tacendo oppure giustificandole, e l'unico modo per risvegliarli è ripassare un po' di storia. Un racconto che rimanda agli Sterpen del nostro mondo, e ogni riferimento non è casuale Smile



recensore:
avatar di Marino Maiorino
nwMarino Maiorino
donatore 2017

risposta dell'autore, data 09:42:04, 04/03/2025
Ciao Andr60, e grazie per il passaggio.
Ma, cavolo, questo racconto sta qui da un pacco di tempo! Ed è sotto traccia il mio punto di vista di meridionale (senza la maturità di oggi, ma non tutto va scritto quando si è raggiunti la maturità, perché la vita è maturare sempre, ogni giorno).
Solo che ora, con quello che sta accadendo, forse assume un altro valore. Forse ora risuona con altre situazioni. Quello che mi fa rabbia è che certe valutazioni siamo capaci di farle su quanto succede agli altri, raramente su quanto facciamo o abbiamo fatto noi stessi.



recensore:

Recensione o commento # 4, data 12:52:18, 04/03/2025
Caro Marino, l'intero apparato star system/massmedia contribuisce a far sì che si soffra tutti (o quasi) di presbiopia Smile



recensore:

Recensione o commento # 5, data 11:35:18, 28/02/2025
Sono i racconti che mi vanno a genio! Significato, per me, chiaro e ambientazione riuscita! Ci vedo i giorni attuali. Così si fa! Il testo arriva a chi legge! Interpretazione del tutto personale. Mi piace la libertà e non ci vedo fronzoli. Il modo di scrivere risulta schietto e sincero.Senza nulla togliere ad altri tuoi lavori, questo conquista.



recensore:
avatar di Marino Maiorino
nwMarino Maiorino
donatore 2017

risposta dell'autore, data 09:44:14, 04/03/2025
Grazie Eleonora2,

ma come dicevo ora ad Andr60…
Come possiamo togliere la pagliuzza dall'occhio del prossimo, se non togliamo prima il trave dal nostro?



recensore:

Recensione o commento # 6, data 15:42:39, 05/03/2025
Mi rendo conto di avere dei problemi di comunicazione. Sarò più esplicita. Non era mia intenzione dare consigli sullo scrivere e togliere pagliuzze o insegnare a stare al mondo. Ho fatto un confronto tra i tuoi primi testi e, secondo il mio gusto personale, capire quel che non vi si avvicinava. Questo racconto è sanguigno, naturale e vicino alle mie aspirazioni nella scrittura, cioè che questa dia la possibilità di esprimersi. Qui, secondo me, ti sei espresso, rimandando la tua natura. Questa è e resta una opinione e non un giudizio. Sono pronta a chiarire o approfondire i punti - sigh! - oscuri. Ciao!



recensore:
avatar di Marino Maiorino
nwMarino Maiorino
donatore 2017

risposta dell'autore, data 21:25:43, 09/03/2025
Ciao Eleonora2,

scusa se ti rispondo solo oggi, ma recentemente ho cambiato lavoro (sono tornato in ambito accademico, YAY!) e le buone abitudini (frequentare BA) ne hanno risentito.
Non ho percepito nessuna intenzione di dare consigli sullo scrivere! Da dove hai inteso che mi riferissi a quello? Le mie trave e pagliuzza si riferivano al fatto che scrissi la Colonia riferendomi al Sud Italia, ma che sembra più facile dargli un senso a proposito dell'Ucraina o della Palestina. Il nostro occhio di italiani ospita una trave che si chiama mezzogiorno, ma facciamo i puristi quando guardiamo i conflitti e le soperchierie in giro per il mondo, a questo mi riferivo!
Questa volta, l'oscuro sono stato io, ma era voluto, normale che potessero generarsi malintesi. In parte, è proprio per evitare queste situazioni che, col tempo, la mia scrittura è diventata più precisa: credo che non valga la pena mettere il proprio animo sulla carta se non si ha il coraggio di dire quello che si pensa davvero.
Ciao, e a presto!



recensore:
avatar di Marino Maiorino
nwMarino Maiorino
donatore 2017

risposta dell'autore, data 22:03:35, 09/03/2025
E per chiarire ancora meglio a cosa si riferisce il racconto, dobbiamo tornare all'insediamento del Governo Monti con la Fornero (legata alle banche e che, dopo la famosa sceneggiata delle lacrime, disse "i meridionali vorrebbero stare tutto il giorno stesi al sole a mangiare spaghetti", come nei dipinti dei lazzaroni dell'800).
Il testo è soprattutto una critica al modello economico vigente, che ci costringe alla produttività ad ogni costo, nonché allo sfruttamento del Sud seguendo un modello che NON è il suo naturale.
In questi giorni, le boutade di un Musk che vuole che i suoi dipendenti lavorino più di 80 ore a settimana (16 ore al giorno su 5 giorni… ) e fino a 120 (manco dormire, manco fare la pipì? E questo sarebbe il genio?), o Google che comunque vuole portare il suo orario lavorativo a 60 ore settimanali (restano sempre 12 ore al giorno) perché bisogna vincere la concorrenza della Cina, riaccendono le domande di questo racconto: davvero è così importante dannarsi l'anima per alzare l'asticella di indicatori stabiliti a tavolino e che non raccolgono la verità dei fatti?
La Cina sta cominciando a vivere finalmente meglio, e lo sta facendo senza buttare all'aria le proprie tradizioni. Lo sta facendo con mezzi poveri, senza la supposta superiorità tecnologica dell'occidente, col semplice duro lavoro, al punto da far sollevare spesso commenti pieni di sussiego per la sua supposta "arretratezza".
Eppure, quella nazione arretrata, sta costringendo gli USA a chiedere ai propri cittadini di lavorare senza sosta! Com'è possibile? E perché, poi? Si vince qualcosa? C'è un premio-produzione? Se la Cina diventa più ricca, gli USA diventano più poveri, forse? Io non credo! Al contrario, una Cina più ricca significa più clienti per tutti!
Ma ovviamente io non sono un economista della scuola di Monti e non capisco di queste cose, perciò resterò nella mia meridionale ignoranza.
Questo sì, quando qualcuno vorrà passare da me, un piatto di spaghetti al pomodoro non mancherà per nessuno! Very Happy



recensore:
avatar di Namio Intile
nwNamio Intile
(collaboratore)

Recensione o commento # 7, data 16:59:16, 06/04/2025
Beh, devo dire che si sente la tua mancanza nelle gare. E così, per consolarmi, recensisco Colonia. Un racconto che nasconde, dietro la facciata futuristica, una satira feroce di questo mondo che va sempre a peggiorare. Gli americani sono sempre stati un problema, ma in passato glissavano, fingevano, si nascondevano dietro diritti e libertà. Ora sono venuti allo scoperto e mi pare che non gliene freghi più niente di quello che gli altri possono pensare. I tedeschi credo che siano infuriati e Colonia subisce e tace. Colonia ha rinunciato alla Storia, preferisce Klaarlicht, come tutti i popoli pacifici del mondo.
Torna, Marino. Questa casa aspetta a te.





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