A Quattro mani
antologia di opere scritte a più mani
Una collaborazione, di qualunque natura essa sia, diventa uno stimolo, la fusione di peculiarità ben definite, la concretizzazione di un'intesa, la meraviglia di scoprire quel qualcosa che individualmente non si sarebbe mai potuta fare. È una prova, una necessità di miglioramento, il superamento dei propri limiti stilistici o di quei blocchi creativi che sovente ci pongono di fronte a un disarmante "foglio bianco". Gli autori di questa antologia ci hanno voluto provare.
A cura di Massimo Baglione.
Copertina di Antonio Abbruzzese.
Contiene opere di: Chiara Masiero, Mauro Cancian, Stefania Fiorin, Anna Rita Foschini, Ida Dainese, Alberto Tivoli, Marina Paolucci, Maria Rosaria Spirito, Marina Den Lille Havfrue, Cristina Giuntini, David Bergamaschi, Giuseppe Gallato, Maria Elena Lorefice.
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Interessanti questi punti di vista, perché esprimono opinioni proprie e non riportate. D'altronde i temi importanti sono sempre gli stessi, e ruotano intorno al cardine di questa nostra esistenza, che, ironia della sorte, è proprio la morte. Dio, o comunque… (continua)
Quante divinità abbiamo avuto a questo mondo e quante ne abbiamo dimenticate? Di alcune non abbiamo neanche più memoria e questo ha un significato importante. La ricerca di qualcosa al di sopra delle nostre possibilità di governare il nostro destino… (continua)
Secondo me se Dio si facesse vedere e toccare, tutti smetterebbero di credere… (continua)
@Giancarlo Rizzo Diciamo che è proprio la persistenza… nella testa di miliardi di persone… della convinzione della sua esistenza che crea scompensi drammatici sulla faccia di questo pianeta. Secondo me se fosse possibile fare un lavaggio cerebrale… (continua)
Riflessione nello specchio dell'io. Siamo sempre il frutto del nostro passato. A volte ci è difficile capirlo pur nella sincera introspezione.… (continua)
L'infermiere stava giocando a fare la morte, quello era… (continua)
Bravo, hai descritto bene la follia di quei tre in una forma piacevole e inaspettata. L'unico normale del racconto sembra essere l'infermiere ma, in realtà,… (continua)
Io non ho detto quello che hai capito, ho fatto una proposta ragionevole perché io preferisco leggere e… (continua)
Gli esseri umani sono ribelli per natura, non gli va bene niente che li metta in discussione come tali a meno che siano costretti a farlo o lo facciano quel tanto che basta, per fare piacere aloro stessi e compiacere… (continua)
Evidentemente per ciascuno la realtà è quello in cui crede. Mi scappa da ridere… Siamo nell'illusione completa? Come pesciolini in… (continua)