Un passo indietro
Il titolo di questo libro vuole sintetizzare ciò che spesso la Natura è costretta a fare quando utilizza il suo strumento primario: la Selezione naturale. Non sempre, infatti, "evoluzione" è sinonimo di "passo avanti", talvolta occorre rendersi conto che fare un passettino indietro consentirà in futuro di ottenere migliori risultati. Un passo indietro, in sostanza, per compierne uno più grande in avanti.
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Grazia del tuo gentile commento, Francesca. Con questo racconto ho partecipato a una gara, arrivando 5°, se non ricordo male. Di solito, arrivo sempre 5°. Ma per me non conta molto il voto o la posizione, che pure sono un… (continua)
Eh, c'è voglia di vento ! A me sembra una buona cosa. Mi hai fatto venire in mente un fatto … Era estate, e si passeggiava in campagna. Sole caldissimo, aria soffocante, così seguivamo l'ombra degli alberi al bordo del… (continua)
Ben fatto, scritto nello stile giusto per la vicenda narrata, e senza sbavature né prolissità. Hai introdotto abilmente i personaggi facendoli sorgere dal divenire stesso della storia, a partire dal gatto. Bugiardo, quest'ultimo, ma non certo per colpa sua: diciamo… (continua)
Dalle mie parti, a Salerno, in piena estate, un ragazzo di mattina presto, dopo aver fatto la doccia, ebbe la bella idea di scendere a prendere un bel "caffeuccio" al bar sotto casa, avendo addosso solo i boxer e l'accappatoio.… (continua)
Quasi quasi mi spoglio anche io in mezzo alla strada. Tanto, qui in Italia non c'è una teocrazia e non credo che mi incarcererebbero come a Teheran. O mi sbaglio? Certo, non sono obbligata a portare il velo, qui da… (continua)
Grazie della tua reale recensione, anch'io non credo a a… (continua)
Il titolo di questa tua mi ha fatto tornare in mente il saggio di Freud sulla precarietà, che fu composto, se non erro, durate il primo conflitto mondiale. La vita individuale è qualcosa di fragile e passeggero e fa paura… (continua)
È un mondo strano, quello che descrivi, e di cui ho solo sentito parlare di sfuggita. Diversissimo e retto da regole difformi da quelle che governano la nostra realta ordinaria: eppure ne sono alla base. Da un certo punto di… (continua)
Sono contenta che tu l'abbia letta. Ma grazie soprattutto per avermi messa al corrente degli echi e delle sensazioni che ha prodotto in te. Questa-… (continua)
Parti dai ricordi, per poi inquadrare il divenire. Smuovi pensieri profondi con una scrittura fluida ed immagini immediate. L'iterazione del manifestarsi mi ha ricordato il qoelet, ed il senso di inutilità. Allo stesso modo mi son sentito condotto sulla soglia… (continua)