L'anno della Luce
antologia ispirata all'Anno della Luce proclamato dall'ONU
Il 2015 è stato proclamato dall'Assemblea generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) Anno internazionale della luce e delle tecnologie basate sulla luce. Obiettivo dell'iniziativa adottata dall'ONU è promuovere la consapevolezza civile e politica del ruolo centrale svolto dalla luce nel mondo moderno. Noi di BraviAutori.it abbiamo pensato di abbracciare questa importante iniziativa proponendo agli autori di scrivere, disegnare o fotografare il loro personale legame con la luce, estendendo però la parola "luce" a tutti i suoi sinonimi, significati e scenari.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Alessandro Carnier, Amelia Baldaro, Andrea Teodorani, Angelo Manarola, Anna Barzaghi, Annamaria Vernuccio, Anna Rita Foschini, Antonella Cavallo, Camilla Pugno, Cinzia Colantoni, Claudia Cuomo, Daniela Rossi, Daniela Zampolli, Domenico Ciccarelli, Dora Addeo, Elena Foddai, Emilia Cinzia Perri, Enrico Arlandini, Enrico Teodorani, Francesca Paolucci, Francesca Santucci, Furio Detti, Gilbert Paraschiva, Giorgio Billone, Greta Fantini, Ianni Liliana, Imma D'Aniello, Lucia Amorosi, Maria Rosaria Spirito, Maria Spanu, Marina Den Lille Havfrue, Marina Paolucci, Massimo Baglione, Mauro Cancian, Raffaella Ferrari, Rosanna Fontana, Salvatore Musmeci, Sandra Ludovici, Simone Pasini, Sonia Tortora, Sonja Radaelli, Stefania Fiorin, Umberto Pasqui.
L'oggettività di cui tratti può forse anche essere una grande illusione, ma su di essa è fondato il mondo umano. "Hypoteses non fingo", diceva Newton. E bisognerebbe scomodare anche Kant, fra gli altri. È confortante, per certi versi, che esistano… (continua)
Sono contenta che tu abbia citato De André, un'anima- quella sì - bellissima e torturata. Ricordo che quando morì un quotidiano titolò: "Il fiore del male". Gli avrebbe fatto piacere. Forse hai ragione riguardo il finale, sono aspetti di… (continua)
Storia di solitudine drammatica, risolta come faceva Faber. Il racconto si presenta come un diario; la narrazione però abbandona a tratti il passato prossimo, per il tempo presente, enfatizzando la partecipazione emotiva del vissuto. L'effetto è un notevole coinvolgimento, che… (continua)
Le regole purtroppo non possono funzionare, e come dice Francesca sembrano, meglio di " non sono ", fatti apposta per essere trasgrediti, ma se andiamo alla vera sostanza della cosa in effetti non hanno la possibilità di interpretare la realtà… (continua)
Tu sei uno che ha fatto a pugni con la scrittura, vero? E devo dire che condivido quanto scrivi, soprattutto l'osservazione riguardante Caino. Ma i decaloghi, come ben… (continua)
Non so cosa sia un "drabble" ma non importa: ho apprezzato la nitidezza del linguaggio e la densità del contenuto. Mi ha dato l'idea di guardare nel vuoto del… (continua)
Hai uno stile limpido ed esatto e, direi, leggero, ma nel senso in cui Calvino riconosce la leggerezza come una qualità letteraria positiva. Una divagazione su un tema attraente e, insieme, angosciante, resa con una notevole padronanza espressiva. Il buio… (continua)
Ho letto il racconto tre volte per allenarmi al tuo personalissimo stile narrativo. Non mi dilungo sulle (volute) "sgrammaticature", ma mi preme sottolineare la forma: frasi spesso molto brevi, separate da un punto fermo, come se la coscienza narrante tenti… (continua)
Davvero affascinante. Dopo le prime sgrammaticature, mi hai incuriosito, ed è proprio così: "avvolte succede che nei pessimi romanzi si annidiamo le storie più belle e più vere". È buffo, perché non hai usato il dialetto, ma gli errori di… (continua)