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Sat 13 July, 21:06:12
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Recensione o commento a: Giuda - (Poesia Narrativa, Brevissimo) - di Erika:

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Di Erika: però vorrei far notare che Giuda non si sognò neanche di giustificarsi per il suo tradimento anzi, quando si rese conto di ciò che aveva fatto si impiccò. Forse per una lettura leggera ed inattenta può passare per una poesia religiosa... ma a mio avviso c'è una forte contraddizione per accostarla al vero Giuda. Chi potrebbe serbare rancore per un uomo che si è tolta la vita per un errore?
Di Sphinx: Sono d'accordo con i commenti precedenti. Sorvolando sulle forma che appare piuttosto pesante, il solo significato che un lettore ci può leggere è quello teologico, dato che non c'è alcun riferimento che faccia intuire l'uso di Giuda come metafora del tradimento in senso generale.
Di Erika: Grazie ad antrambi per i consigli. Una poesia è come un dipinto: ognuno ci vede quello che vuole. Smile
Di Angela Di Salvo: Condivido pienamente l'appunto di Giuseppe al chiarimento di Erika. Assumere Giuda come figura simbolica del tradimento in senso lato e tenerselo nella propria mente senza prospettare al lettore un accostamento o un termine di paragone contestualizzante, permette una fruizione parziale ( e anche fuorviante) del vero senso del testo e dell'autentico indentimento del poeta. Basterebbe l'aggiunta di un paio versi in fondo per "illuminare" meglio lo scenario e consentire che il messaggio arrivi più chiaramente a chi legge.
Di Giuseppe Novellino: Rimane sempre una poesia religiosa, nel senso lato. Il mistero di Giuda è un'esperienza umana che mette il protagonista, con il suo comportamento, di fronte a Dio, a se stesso e agli altri. Riguardo al fatto poi che sia una specie di similitudine (intendendo tu riferirti al tradimento di un uomo d'oggi)vorrei farti notare che un paragagone non sta in piedi da solo. Occorre un riferimento. Se la poesia fosse stata presentata in un contesto di altre poesie sullo stesso argomento, questo riferimento sarebbe stato palese.
Di Erika: Mi dispiace deludervi, ma non si tratta di una poesia religiosa. Chiamo "Giuda" il traditore in questione perchè Giuda è il traditore per eccellenza. Il tradimento è odierno. Ogni tradimento viene fatto stupidamente in cambio di niente (trenta pezzi d'argento). E' una similitudine, un tentativo d'accusa rancorosa, non un omaggio alla religione cattolica. Smile grazie comunque per i commenti.
Di Angela Di Salvo: Un testo che ricorda in pochi versi il tradimento di Giuda nei confronti di Cristo. Giuda diventa palesemente una figura ambigua che, da seguace e amico, si rivela infingardo e traditore senza esitazione e vergogna. E' una poesia religiosa,appare evidente il legame con la fede cristiana e il rammarico per un tradimento immeritato che è costato la vita a Gesù.
In occasione delle feste pasquali, mi pare un congruente omaggio alla passione. Giuda tradì, ma anche il suo tradimento era previsto nel disegno divino che preparava la morte per il figlio di Dio e la sua resurrezione. Visto il contenuto del componimento, mi pare superfluo analizzare la forma che, in testo di natura sacra, ha un valore molto relativo.
Di Giuseppe Novellino: Si potrebbe considerare una poesia teologica, imperniata sulla figura di Giuda che viene visto in maniera piuttosto convenzionale, quindi in linea con la dottrina. I versi si presentano secondo l'espressività scarna, a volte ellittica della lirica pura. Suggestiva, qua e là, la scelta delle parole, ma ogni tanto a versi leggeri e vivaci si contrappone qualche pesantezza.






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