Descrizione: A scrivere è una semplice ragazza di diciannove anni, innamorata dell'amore e che soffre per la fine di una storia. La sua prima storia. Il suo primo amore. E vuole dar voce al suo dolore, e alla speranza che un giorno possa ricominciare ad amare.
Incipit: Mi accusano di avere il cuore di pietra, o di ghiaccio, o di qualsiasi altro materiale duro e freddo. Ma…
Recensione o commento # 1, data 00:00:00, 08/09/2016
Emerge da queste righe, toccanti e al tempo stesso avvilenti, una sofferenza di quelle atroci, per un cuore ferito da un amore finito, che non prova più niente per nessuno. L'autrice fa chiaramente intendere che, pur se si sente abbandonare e perfino morire, intravede una flebile speranza, per poter ricominciare. Ed è quella che nessuno di noi non dovrebbe mai perdere. È un testo profondo, che ci deve far riflettere, perché ella, molto giovane, ha toccato dei punti dolenti che si riflettono in ciascuno di noi, pure fra i più adulti. La vena ce l'hai, per cui ti faccio i miei più sentiti complimenti.
Recensione o commento # 2, data 00:00:00, 08/09/2016
Ho gradito molto la personificazione del proprio cuore direi quasi come un compagno di viaggio e il concetto di aspettare pazientemente che si riprenda dalle ferite subite per poi tornare a vivere e amare. Come dici, è un racconto molto intimo e questo, sebbene lo faccia sentire a te molto prezioso (come è giusto che sia), a un generico lettore potrebbe però apparire un po' un racconto a senso unico e a meno che non si provino proprio le stesse emozioni potrebbe essere difficile immedesimarsi. Detto questo concordo anche io sul fatto che tu la vena ce l'hai. Quindi magari la prossima volta che ti va di scrivere qualcosa, anche solo per sfogare le tue emozioni in quel momento incontenibili, spero che tu lo faccia aggiungendoci un po' di fantasia e inscenando una storia, appunto, di pura fantasia, anche distante da te ma che magari possa essere vissuta dal lettore. Io sarei lieto di leggere questa storia
Recensione o commento # 3, data 00:00:00, 09/04/2019
E' un racconto? E' una poesia? E' una via di mezzo fra i due? Poco importa: è una storia struggente e triste, una storia fatta dei palpiti e delle difficoltà dell'adolescenza, o meglio di quel momento in cui si passa dall'adolescenza all'età adulta, e tuttavia nel finale si apre uno spiraglio di speranza che il lettore può solo augurarsi che si allarghi, che diventi qualcosa di più. Unico consiglio di natura formale: dopo la virgola va sempre lasciato uno spazio.
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incipit: Dove vanno a cadere le stelle insieme all'amore e alle cose più belle? Si poggiano piano senza rumore o si schiantano con forti boati nel cuore?
Descrizione: Quando il giorno è colmo di ripetizioni, d'importanti cose di poco conto, per cui si sperimenta la sensazione di essere un tutt'uno con le cose del nostro piccolo mondo.
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