Descrizione: da definire...
incipit: BjbjUUDEIRDRE.Il sangue colava lentamente dalle lettere e dalle cifre bianche. Macchie dello stesso colore cupo spiccavano sul gancio centrale, sul respingente sinistro, sui cavi dell'alimentazione e dei freni che pendevano inerti. Poco lontano, davanti al fabbricato della stazione chiusa da anni, un infermiere del pronto soccorso cercava di calmare il macchinista, ancora in preda allo shock. L'altro infermiere camminava lungo le rotaie, i guanti di lattice usa e getta imbrattati ed un sacco bianco in una mano, pallido in volto nonostante l'abitudine. Centrato in pieno, eh? L'agente della Polfer, alto e allampanato, gli si avvicinò con in mano un bloc-notes. Ho raccolto alcune deposizioni, ma non c'è molto da dire. Sembrerebbe che fosse immobile, in mezzo alle rotaie. Il macchinista se lo è visto davanti e ha azionato la rapida, ma era troppo tardi. Stava accelerando, come sempre dopo essere uscito dalla galleria là in fondo ed aver oltrepassato il ponte. Il segnale di protezione gli aveva dato via libera. L'agente allargò le braccia. Il vice questore fece un segno d'assenso con la testa. La giornata era grigia e umida, ma non fredda. Lui si strinse nella giacca di velluto lo stesso, reprimendo un brivido. Si rivolse all'agente: Se hanno finito di raccogliere i pezzi chiama la stazione di Callisalta e dì che facciano venire qualcuno per portare via il treno. Gli metteremo i sigilli e lasceremo andare i passeggeri quando arriveranno là. L'agente se ne andò, lasciando il vice questore da solo vicino al respingente chiazzato. Un suicidio? Al momento, aveva tutta l'aria di esserlo. Il mattino esalava il suo umido respiro, lasciando che l'anima delle montagne si sollevasse dai boschi e dalle cime in lembi di nuvole candide. Brian a volte si alzava presto solo per godersi quello spettacolo, come quel giorno. Seduto sulla collinetta che nascondeva la sua nuova casa rispetto al dirupo scosceso che portava al lago, guardava i monti di fronte a lui nel silenzio che seguiva all'alba. Nella sua mente, l'aria frizzante si unì al verde cupo degli abeti in lontananza ed insieme lo trasportarono ancora in quell'Irlanda da cui era arrivato sette mesi e ventitré giorni prima. La nostalgia si stava affievolendo, però. Quello che cercava, ammesso che riuscisse mai a dargli un nome, non si trovava sulle sponde di Erin. Forse non si trovava nemmeno lì dove si trovava ora, ma per il momento la cosa non aveva importanza alcuna. Si alzò spazzolandosi con una mano i jeans stinti e ritornò verso casa. Appena dietro la collinetta aveva ritagliato una decina di metri quadrati di orto, che si mise ad ispezionare con cura ripulendolo dalle erbacce. Poco più avanti, silenzioso e stinto da anni di abbandono che la recente presenza di Brian non aveva ancora del tutto mitigato, un casello ferroviario faceva buona guardia all'unico binario della linea che risaliva la valle fino a Calisalta. L'uomo cedette ancora una volta all'istinto che lo aveva portato ad accettare quella sistemazione da moderno eremita…
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Descrizione: Un classico esempio di "What if": un uomo, un'auto un tunnel. Niente di spiccatamente originale, ma riflette molto bene il mio attuale stato d'animo. Buona lettura!
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(racconto narrativa, breve) di
Cicchen Descrizione: La morte di un'altra illusione.
incipit: Avevo comprato quella moto con l'equivalente di novanta ore di lavoro, a settimana, in un magazzino umido, sotto degli uffici di plastica. Quando arrivai all'imbocco del tunnel, singhiozzò una paio di.
(poesia narrativa, brevissimo) di
Lucadf18 Descrizione: da definire...
incipit: Galleria dell'anima Disegno, sui muri della tua anima, un sapore inconfondibile, inimitabile, disegno, …
Descrizione: Un treno abbandonato all'imbocco della galleria indica che la vita a volte, si ferma proprio nell'attimo migliore.
Descrizione: da definire...
incipit: Comprendo la difficoltà che si potrebbe riscontrare nel capire la poesia per questo ti prego di legg…
(racconto fantascienza, breve) di
Vihio Descrizione: Il sottosuolo è occupato da mostri immani ma ragionevoli.
incipit: Non eravamo certo la prima spedizione che si inoltrava in una galleria fantasma per perlustrarla. E quella in cui ci muovevamo non differiva dalle altre: diametro gigantesco; pareti consolidate dal tipo di cemento che tanti laboratori hanno analizzato; lunghezza indeterminata.
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Descrizione: (mystery) Un uomo non riesce a darsi pace dopo la morte per incidente della figlia, ma in cuor suo sa che la dinamica dell'accaduto è avvolta da un inspiegabile e recondito mistero insito nei suoi sfocati ricordi.
incipit: — Ho finito l'ossidoriduzione professore, — disse l'allieva. — Professore? Sta bene? — chiese preoccupata. L'uomo sembrò riaversi come da un profondo stato ipnotico: — Sì, sì. Scusami, ero sovrappensiero. Fammi vedere… Ok, sembra corretta. Bene, credo che per oggi abbiamo finito, ci vediamo giovedì, — concluse frettolosamente. Senza capire, la ragazza rifece la sua cartella, salutò e uscì di casa.
Descrizione: La Terra è in pericolo: dopo l'attacco di strane creature provenienti dallo spazio, l'umanità è in ginocchio. I pochi sopravvissuti combattono per ricostruire una nuova società.
incipit: Mi giro e rigiro nel mio letto: non ho sonno. Decido di fare un salto fuori e prendere una boccata d'aria e schiarirmi le idee.Raggiungo il terrazzo e scruto l'orizzonte. La luna è offuscata dalle ceneri che aleggiano nell'aria. Anche se la città dorme non mi sento al sicuro in questo posto. Vivo in questo palazzo da tre anni e anche se non mi manca niente ho paura dell'oscurità. Ho i brividi.Ho libri per riflettere.Ho un vecchio walkmen funzionante: ascolto musica.
Descrizione: da definire...
incipit: Un edificio si parava all'orizzonte tra la neve che scendeva a pacchi dall'alto, risultando come nuovo e assai strano. Bianco immacolato, senza un graffio, un'oncia di polvere, un soffio di sporco. Le colonne verso l'alto splendevano in contrasto con il buio della notte, facendo strizzare gli occhi a chi si interessava. Qui, si entrava una persona alla volta.
Descrizione: da definire...
incipit: --Tu corri un po' troppo… --Ma ti ho chiesto solo un bacio… Ci eravamo alzati dal tavolino del bar…
Descrizione: Fu un incontro inaspettato.
incipit: A raccontare oggi non sembra vero.