MIO PADRE
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Ho trovato questo racconto veramente noioso, pedante, ripetitivo, con una storia scialba e inconsistente. L'autrice di proposito utilizza spesso una forma di ripetizione psichedelica che mi ha innervosito, costringendomi più volte a saltare il paragrafo. Di per sé la storia è delicata e piena di sentimenti, talvolta contrastanti, specie quando la protagonista viene a conoscenza di particolari nascosti della vita del padre. La narrazione è tutta centrata su una donna che ha perso il padre da poco tempo, verso il quale aveva una forma di amore a tratti morboso. Questo sentimento così forte è il motivo che rende la sua vita scombussolata e piena di problemi, specie con i propri uomini, quelli che dovrebbe portare all'altare. La visione idilliaca del padre cambia quando conosce suo fratello, un figlio concepito con un'altra donna e del quale lei non ne aveva mai sentito parlare. Scritto in prima persona, e con profondi momenti introspettivi, il racconto perde consistenza in parecchi punti, grazie anche alla scelta di preferire lunghe catene di aggettivi elogiativi anziché la semplice storia.