Cannibali

Questo racconto si può dividere in due parti, e si ha quasi l’impressione che a scriverle siano due autori diversi. La prima parte, fino all’incidente col caprone, si legge con più difficoltà. Ho avuto l’impressione che fosse più pesante, dispersiva, eppure ci sono dialoghi che vivacizzano la narrazione, ma ci sono anche degli errori e tempi verbali che cambiano di continuo. Mi rendo conto che era necessario presentare una situazione e dei personaggi però penso che vada rivista un po’. Al contrario, la seconda parte che è più narrata e con avvenimenti che sembrano rincorrersi, risulta più affascinante e coinvolge nella lettura fino all’ultima riga. Si assiste con un po’ di amarezza, ma è la realtà, al mutare delle persone, al loro peggiorare nei momenti bui, all’approfittare delle situazioni, al cambiamento delle cose. Qui è reso bene il cannibalismo degli uomini e quello, ancor più grande del tempo che inghiotte tutto e tutti, un minuto dopo l’altro.