Dialogo

Sarò sincero: non trovo le parole per commentare questo tuo quadretto familiare. L'idea c'è tutta, te ne do atto. Ho trovato "scomodo" incontrare tutti quei "disse" ma, d'altronde, se li togliessimo non si capirebbe più il dialogo. Un bel rebus!
Un sistema ci sarebbe però.
Per le prime due righe lasciare il "disse lui" e il "disse lei" e per le righe successive iniziare la riga con un "lui" e Lei" all'inizio della frase. Mah!
Buon lavoro!

La Stagione del Dragone #12

Eleonora sei brava con le parole, forse l'ho già detto. Ho anche l'impressione che ti piaccia letteralmentente "giocarci", di tanto in tanto, il che non è affatto vietato, anzi ci sta.
Insomma mi sembra il divertimento di chi vuole divertirsi e anche divertire. Questo denota anche una discreta sicurezza nelle proprie capacità, il che è positivo, poiché nel tuo caso sono certo ben riposte.
Ok dirai tu, e il "colpo di scena" dov'è?
Questo tuo piccolo testo, pur nell'ironia sottesa che fa un po' sorridere (non "ridere") è troppo penalizzato dalla forma. Ho letto la recensione precedente e anche la tua risposta, e ti dirò che non mi basta: potevi senza dubbio fare meglio poiché ho visto che quando ti impegni sai stupire. La sequenza dei "disse" non è proprio il massimo. Hai fantasia da vendere e potevi trovare valide alternative. La chiusura poi sembra una troncatura netta. Infine il titolo, direi anche qui non tutto l'impegno che ci si poteva mettere.
Forse può sembrare un commento eccessivamente severo, ma le tue potenzialità sono ben altre. E in finale, va detto, mettiamoci anche il gusto personale: si è capito, questa coppia non mi ha fatto ridere, forse sorridere e neanche tanto.
Tu dici "Senza pretese". Capito. Io dico: "Sarà colpa mia che non frequento locali per giovani". Smile.

Il Dragone sarebbe contento di averti tra i suoi seguaci. La mia considerazione di te, per quello che vale, resta invariabilmente alta.

Secondo me qui ci soffermiamo troppo sui punti e sulle virgole quando a mio modesto parere (che conta solo il tempo di chi sta leggendo ora) é più sul contenuto che sulla forma che bisognerebbe andare a guardare. Questo piccolo racconto prestato alla poesia ne è la prova. Personalmente è arrivato così com'è stato pensato, un semplice bellissimo dialogo tra due persone complici che vivono il momento sorridendo e abbracciandosi mentalmente anche su cose apparentemente insignificanti. Brava.

A me è piaciuto. Simpatico. È bello quando non sono le parole a raccontare il significato

Molto carino. Hai reso molto bene il fatto che le parole abbiano qui importanza per il loro suono e non per il significato.
Quella del cerino poi è una chicca che impreziosisce.
Complimenti