Omnia fert aetas

Bellissimo il titolo, nella meravigliosa lingua latina che, modernizzando indegnamente, contiene "zippata" un'infinità di significati in pochissime parole. E il dialogo tra i due pastori poeti racchiude in sé delicatezza e profondità. Questi "quasi" versi mi hanno riportato alla mente le note di un pezzo in voga negli anno '80 - Fade To Grey dei Visage -. Due frasi in particolare: Hear the notes from a distant song / Wishing life wouldn't be so long.
Antonella, le tue frasi, o pensieri, sono in bilico tra una poesia in prosa e una preghiera. Vi si scorge una sincerità di fondo anche cruda, ma senza dubbio c'è un tenue bagliore all'orizzonte. La speranza è ancora una massa informe e si percepisce come tu la stia cercando, forse costruendo. Non vorrei sembrare scontato, ma il "lasciati amare e possedere" di nuovo esprime la voglia di vivere. E' comunque solo la mia modesta opinione. Mi è piaciuto, una partecipazione più distaccata, un senso più generale in cui ci sentiamo coinvolti tutti.

Pezzo molto poetico con protagonista il tempo. Alla fine i temi maggiormente ricorrenti nella storia della poesia e della prosa sono la vita, la morte, l'amore e il tempo. Composto molto bene e di una discreta profondità esistenziale. Non sono molto avvezzo a commentare poesie ma questa volta ho fatto eccezione perché mi è piaciuta.