L'ULTIMA FUGGITIVA
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Con questo romanzo la Chevalier ci porta nel lontano 1850, in un'America rurale che ancora non ha trovato una stabilità combattuta tra la schiavitù e la sua abolizione. In questo contesto magistralmente descritto dalla mano ormai conosciuta dell'autrice, si muove la giovane Honor, una quacchera, che dall'Inghilterra, forte dei suoi secoli, si trasferisce in un lontano paese appena abbozzato dell'Ohio, dopo un lungo viaggio tragico ed estenuante. Qui conoscerà suo marito, e amerà invece un uomo che non potrà mai avere, in un terra dove la schiavitù è tangibile come l'aria e non è solo una storia sentita da lontano come avveniva in Inghilterra. Si troverà suo malgrado a dover aiutare i fuggiaschi, e non solo perché la sua religione non riconosce la schiavitù, ma perché è lei a sentirne il bisogno, bisogno così forte da metterla in contrasto con la famiglia del marito.
L'ambientazione così particolareggiata rende questo romanzo un affresco storico, perfettamente ricostruito, grazie anche alle numerose ricerche condotte nei luoghi originali dove è ambientato. Unito a una fluidità narrativa che non ha rivali ne fa sicuramente un volume da consigliare.