PER UNA CIPOLLA DI TROPEA
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In una Genova con le ossa rotte dal dopoguerra, viene ritrovato un cadavere all'interno di una barca arenata sulla battigia del porto. Enrico Anglesio, colonnello dei Carabinieri, viene chiamato a investigare mentre è alla ricerca di una particolare cipolla, che gli serve per preparare un suo piatto particolare. Iniziando le ricerche, capirà che sarà proprio la cipolla che cercava a dirigerlo pian piano verso chi si è macchiato di quello e di altre uccisioni.
Il racconto fila bene, senza intoppi, attraverso una sequenza ininterrotta di dialoghi, con pochissimi intervalli di respiro. Ed è questo a mio giudizio ciò che gli manca. Manca l'atmosfera (accennata qua e là solamente) che pur nella bellissima Genova non manca, il racconto risulta freddino con le battute continue dei dialoghi, solo con una parvenza dei luoghi che li circondano, e coi personaggi quasi senza personalità. Ma la storia c'è e si svolge come si deve, quindi il tutto si riduce solo a un leggero fastidio.