Fiordaliso

Questo racconto, delicato e pieno di speranza, non è riuscito molto bene. Può darsi che sia stato scritto in fretta o che faccia parte di una storia più lunga.
Scusami se ti sembro pignola, prendi queste mie opinioni con indulgenza, vorrei solo farti conoscere le mie impressioni dopo la lettura. Il titolo è incentrato sul nome della protagonista che nel racconto ha poco spazio. Parli di te, delle tue opinioni sul web, della scoperta del paesaggio, ma la cosa più importante l'hai tralasciata. Parli di una prenotazione, del salutarsi con un bacio.
Ma com'è lei? Come l'avevi immaginata? Quali sono le sue parole, il suo modo di guardarti, di farti sperare in qualcosa di diverso?
Perdonami per queste critiche, ti auguro buona scrittura! Ciao

Bombardieri440 mostra una spiccata padronanza del linguaggio: uno degli idioletti più puliti e precisi tra quelli che ho avuto modo di analizzare su Braviautori. Il racconto, a mio avviso, per costruzione e scelte stilistiche, è di stampo classico e richiama alla tradizione narrativa novecentesca.
I detrattori forse parlerebbero di prosa prudente, che cammina felpata su un terreno sicuro per non correre il rischio di scivolare. Personalmente, trovo che l’adesione, anche involontaria o inconsapevole, a un filone già affermato sia meritevole e segno di una pregiata preparazione, con buona pace di chi propugna le dottrine delle scuole creative. Avrei volentieri – molto volentieri – letto gli sviluppi di questa storia, che ai miei occhi è apparsa invece come una concentrazione di premesse. Il lettore che è in me, pervenuto al punto finale, ha pensato: “Come? E adesso?”
Quando un racconto riesce a catturare l’attenzione, ad addensare l’attesa del “dopo”, a far volare gli occhi sulle parole – come in questo caso - significa che funziona.
La storia di Bombardieri440 è ben congegnata, ben introdotta, ben scritta; ma si tronca sul più bello.
Continuo a domandarmi come sia Fiordaliso e se abbia deluso il protagonista, nonché narratore interno.
Le basi sono state gettate e risultano solide; ora bisogna proseguire con i muri perimetrali e le colonne portanti per costruire l'edificio dell'intreccio.