recensore:
Arcangelo Galante
Recensione o commento # 2, data 00:00:00, 05/08/2017
Una narrazione accurata, ben scritta ed armonicamente impostata, nella dinamica dello svolgimento. Le descrizioni inerenti a Davide, il prediletto di Yahvè, sono molto interessanti e dimostrano una chiara conoscenza del personaggio biblico, il quale, rivestì notevole importanza per i segni lasciati, durante la propria reggenza. Valoroso guerriero, musicista e poeta, accreditato dalla tradizione quale autore di molti salmi, Davide viene descritto nella Bibbia come un personaggio dal carattere complesso, capace, al contempo, di grandi crudeltà e generosità, dotato di spregiudicatezza politica e umana, ma, al tempo stesso, in grado di riconoscere i propri limiti ed errori. La vita di Davide è di particolare importanza, nelle tre religioni abramitiche, l'ebraismo, il cristianesimo e l'islam. Nell'ebraismo, Davide, della tribù di Giuda, è il re di Israele, e da lui discenderà il Messia. Nel cristianesimo, da Davide discende Giuseppe, padre putativo di Gesù. Nell'islam, Davide è considerato un profeta. Nel ricordo delle sue imprese, l’episodio più conosciuto, è, senza dubbio alcuno, quello dello scontro con Golia di Gath, il gigante filisteo che terrorizzava e insolentiva gli ebrei, sfidandoli a duello. Gli ebrei, accampati nella valle del Terebinto e guidati dal loro re, Saul, erano in guerra con i Filistei, i quali annoveravano, tra le loro file, uno spaventoso gigante, chiamato, per l’appunto, Golia. Per quaranta giorni, il gigante sfidò l'esercito di Israele, nell'attesa che quest'ultimo scegliesse chi tra loro dovesse affrontarlo, con il risultato che il vincitore avrebbe permesso al suo popolo di sottomettere quello perdente. Accadde allora che il padre di Davide, gli chiese di recarsi dai fratelli, che si trovavano nell'accampamento, per portare loro del cibo e informarsi sulle condizioni nelle quali tutti erano. E, proprio mentre si trovava nell'accampamento, Davide ascoltò l'ennesima sfida di Golia e si offrì, davanti a Saul, di affrontarlo, raccontando che era stato in grado di uccidere leoni ed orsi, per difendere il suo gregge. Saul lo vestì con la sua stessa armatura, ma Davide, fatto qualche passo, non riuscendo a muoversi, se ne privò, togliendosela, e si diresse verso il campo di battaglia con la sua frombola. Aveva con sé cinque pietre lisce, che aveva raccolto da un torrente. Golia, vedendo che si trattava di un ragazzo, all’istante lo derise. Ma, Davide, senza indugiare, presa una delle pietre, la scagliò con la frombola, colpendo in piena fronte Golia, facendolo crollare a terra, morto. A quel punto, egli si precipitò verso il gigante, e, utilizzando la sua stessa spada, lo decapitò. Presi dallo spavento, i Filistei si diedero alla fuga, ma vennero inseguiti e decimati dagli israeliti. La vittoria rese Davide famoso, presso gli ebrei e gli valse l'amicizia di Gionatan, figlio del re Saul. Successivamente, Davide avrebbe sposato la figlia del re, Mikal. Tutto questo accadde, come esattamente ci ha rammentato l’autore della pubblicazione. Nonostante sia assai lungo, il racconto merita d’essere letto ed apprezzato, anche pure solamente ai fini di sfamare piccole curiosità storiche. Un cordiale saluto!