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Il vero nome

(racconto narrativa, medio - per tutti)
Tempo di lettura: 13 / 19 minuti
458 visite dal 31/08/2016, l'ultima: 4 mesi fa.
5 recensioni o commenti ricevuti
Autore di quest'opera:
avatar di Laura Ruggeri
nwLaura Ruggeri
(socio onorario, collaboratore)
$ donatore 2021 (5 dal 2016)









Descrizione: Racconto sulla ricerca e conoscenza di sé

Incipit: — Buongiorno — dissi accennando un sorriso mentre stringevo con incertezza la mano alla donna che mi aveva appena aperto la porta. — Buongiorno a lei! Entri pure — rispose con tono sicuro una dottoressa con i mocassini rossi che spezzavano la monotonia di beige e marrone dei suoi abiti.


Il vero nome
file: il-vero-nome.docx
size: 21,51 KB
Tempo di lettura: 13 / 19 minuti
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Elenco Tag dell'opera:
#consapevolezza(23)    #paura(122)    #ricerca(12)    #identita(5)



Recensioni: 5 di visitatori, 9 totali.
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recensore:
avatar di Mauro Solieri
nwMauro Solieri
$ donatore 2018

Recensione o commento # 1, data 00:00:00, 02/09/2016
bel racconto. Personalmente non amo queste storie di simil-stregoni (mi ha convinto il titolo a leggerti), ma non sono affatto pentito della lettura.
se mi posso permettere, segnalerei un imperfezione:
- dove scrivi "così tanto ", ci sta bene una virgola.

La lettera all'editore è esilarante ha ha ha

approvo infine la frase "Chi ero lo potevo sapere soltanto io e non avrebbe potuto dirmelo nessun altro", ma non in toto perché talvolta capita che qualcuno ci faccia aprire gli occhi e ci permetta di capire meglio chi siamo.



recensore:
avatar di Laura Ruggeri
nwLaura Ruggeri
(socio onorario, collaboratore)
$ donatore 2021 (5 dal 2016)

risposta dell'autore, data 00:00:00, 02/09/2016
Grazie Mauro per la lettura, ma soprattutto per la segnalazione (solo una?!) e per il tuo parere.

Mi trovi d'accordo sul fatto che gli altri possano aiutarci a scoprire lati oscuri di noi. Suscitano una scoperta, indicano una possibile direzione, ma non possono avere l'ultima parola. Le scoperte o le scelte sono sempre atti individuali. Come poi accade nel racconto…
Viva la libertà!

Buona continuazione di scrittura/lettura



recensore:

Arcangelo Galante
Recensione o commento # 2, data 00:00:00, 16/11/2016
"Il vero nome" resta scolpito in fondo all'anima dormiente, in attesa di un risveglio inaspettato, ma già sottinteso, ogni qualvolta si viene scossi da situazioni improvvise ed imbarazzanti. Indubbiamente, la scelta finale viene sempre suggerita da ciò che siamo; però, non bisogna scordare che siamo continuamente esposti a sollecitazioni esterne, piacevoli e sgradevoli, in grado di influire sul processo decisionale nostro. Comunque sia, aldilà della considerazione appena scritta, il racconto mi è piaciuto abbastanza: brava!



recensore:
avatar di Laura Ruggeri
nwLaura Ruggeri
(socio onorario, collaboratore)
$ donatore 2021 (5 dal 2016)

risposta dell'autore, data 00:00:00, 07/04/2017
Grazie, Arcangelo, anche se un po' in ritardo, per la bella recensione. Mi piace tantissimo il modo in cui rifletti sulle storie che incontri. Fai riflettere meglio anche me!
Leggerò sicuramente con piacere anche le tue di storie!



recensore:
avatar di Ida Dainese
nwIda Dainese
(socio onorario, collaboratore)
$ donatore 2019 (2 dal 2015)

Recensione o commento # 3, data 00:00:00, 11/09/2017
La ricerca del protagonista di questo racconto non è tanto nel nome che ha dimenticato quanto nel significato della sua esistenza. Quello che siamo è racchiuso in una definizione che dobbiamo essere noi a trovare senza lasciarci giudicare o traviare o prendere in giro. Spesso è solo la paura di guardarci dentro che ci impedisce di trovare quel nome e di agire di conseguenza.



recensore:
avatar di Laura Ruggeri
nwLaura Ruggeri
(socio onorario, collaboratore)
$ donatore 2021 (5 dal 2016)

risposta dell'autore, data 00:00:00, 14/09/2017
Cara Ida, non mi ricordavo questo racconto che, lo confesso, mi sono dovuta rileggere. E mi sono accorta che sono cambiata pure io dal tempo in cui l'ho scritto (un anno fa circa). Quanto è semplice perdere di vista riflessioni importanti! Quanta fatica rendere in parole semplici argomenti che hanno peso!
Il nome di cui parlo, come dici tu, non è un'etichetta o un giudizio che qualcuno ti appiccica addosso da fuori.
Il nome che ci fa esistere è una sfumatura piuttosto che una definizione. Cambia con i nostri umori, coi nostri pensieri ma soprattutto con le nostre scelte e azioni. Non è una montagna di certezze cui aggrapparci quanto piuttosto un continuo acconsentire alla vita in tutte le sue declinazioni, belle o brutte che siano. È il permetterci il lusso di gustare con spirito candido quanto sperimentiamo, desideriamo, proviamo perché quando "pronunciamo il nostro nome" un attimo dopo esso può assumere un sapore completamente diverso.
Da qui la mia esortazione finale al lettore affinché prenda ogni circostanza che gli accade con la leggerezza e libertà del gioco e magari possa imparare a sorridere del suo fugace passaggio.
Grazie di avermi permesso di riflettere sulle tante trasformazioni che ci sono state, ci sono e che ci saranno!



recensore:
avatar di Ida Dainese
nwIda Dainese
(socio onorario, collaboratore)
$ donatore 2019 (2 dal 2015)

Recensione o commento # 4, data 00:00:00, 14/09/2017
Grazie a te per questa bella risposta. Mi piace pensare che quell'esortazione al lettore riguardi anche me: prendere con il giusto peso e imparare a sorridere di alcune circostanze, augurandoci che il nostro vero nome continui a cambiare. In fondo tutto questo è crescere.
Ciao!



recensore:
avatar di Isabella Galeotti
nwIsabella Galeotti
(collaboratore)
$ donatore 2012

Recensione o commento # 5, data 00:00:00, 18/01/2019
Capita nella vita di perderci di vagare con pensieri ed azioni non pertinenti a noi. Sempre più spesso, visto la velocità nel fare le cose,succede di avvilirsi, di demoralizzarsi, ed allora quello è un momento fatale. Fare ciò che vorrebbero gli altri da me, oppure fare quello che io ritengo sia più giusto, sbagliando anche, ma sarà pur sempre una mia decisione. Il mio nome, non l'ho mai perso, per fortuna, ma momenti di smarrimento li ho avuto. Per fortuna il mio carattere gioviale, giocherellone mi ha fatto rinsavire prendermi in giro. Bacchettando l'altra me, seria, preciIsa, determinata. Bel racconto scritto bene. Scrivere con l'io maschile è cosa difficile e non tutti siamo in grado di poterlo fare. Infatti, credo, siano pochi gli uomini che notino la seduta di una sedia, il colore delle pareti ecc. Poi tutto il resto del racconto calza perfettamente, questa è solo la mia piccola riflessione.



recensore:
avatar di Laura Ruggeri
nwLaura Ruggeri
(socio onorario, collaboratore)
$ donatore 2021 (5 dal 2016)

risposta dell'autore, data 00:00:00, 18/01/2019
Interessante riflessione la tua Isabella sulla diversità di vedute tra personaggi maschili e femminili. Confesso di non avere prestato attenzione a questo aspetto. Normalmente mi capita di notare in un uomo le cose che mi avvicinano a lui: una sensibilità e una gamma di prospettive affini alle mie. Spesso non presto tanta attenzione ai tanti piccoli modi di pensare che solo un uomo può avere, per patrimonio biologico o per cultura. Quindi ti ringrazio per il tuo parere.
Per quel che riguarda la perdita di identità, io l'ho vissuta veramente (ebbene sì!)come un momento di fragilità, o se vuoi una specie di sortilegio da cui sono uscita con un piccolo esercizio di "memoria", di coraggio e un atto (e quindi un'azione concreta che è nata da una presa di coscienza) di fiducia verso me stessa. Spesso ci si dimentica del proprio nome perché ci attacchiamo a definizioni non nostre. Invece dovremmo rimanere fedeli a ciò che per noi ha un significato e per cui vale la pena vivere il nostro tempo (affetti, valori, passioni, interessi, talenti, sogni, ideali, progetti...). Questo racconto è un po' la mia storia, molto ma molto romanzata però.Grazie per avermi letto!





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Descrizione: Cio' che maturiamo come coscienza evolutiva, lo doniamo anche senza saperlo, poichè l'energia si muove nell'invisibile tutto. Ma quando raggiungiamo il livello di evoluzione catartica, allora, automaticamente, scatta l'impulso naturale nel donare.
incipit: Non puoi migliorarti e raggiungere la tua massima magnificienza finchè non inizi a crearti, l'azione è manifestazione di quel che sei, ma se è azione di pensieri altrui, non stai creando/manifestando te stesso.

tags: #consapevolezza(23)    #coscienza(25)    #liberta(71)    #verita(20)    #verbo(2)


(racconto horror, breve)  di nwStefania1972
Descrizione: Svegliarsi e trovarsi da solo sulla faccia della terra è inquietante… soprattutto se hai 15 anni.
incipit: Ecco, sono sveglio, non sono stanco come le altre mattine, strano, di solito quando la mattina suona la sveglia mi sembra di essere appena andato a letto; e poi arriva mia mamma a chiamarmi perché come sempre mi attardo ad alzarmi….giusto …dove è mia mamma, perché non mi chiama? Apro gli occhi, guardo la sveglia, le 11! Come le 11. No non è possibile! Mi alzo, sono stranito, la chiamo, niente "hei mamma! Sono le 11! Perché non mi hai chiamato?" Niente. "Mamma?" Niente.

tags: #angoscia(16)    #consapevolezza(23)    #paura(122)


Descrizione: da definire...
incipit: Certi incontri che si fanno nella vita sono unici e irripetibili; non li puoi eguagliare nemmeno se lo volessi. E così, se ne percepisci il dono che ti portano, cerchi di prenderti cura di quei momenti molto intensi, pervasi di un'intimitità così profonda da sembrare anni…

tags: #relazione(14)    #consapevolezza(23)


(racconto fantascienza, breve)  di nwVihio
Descrizione: Un vecchio folle o forse no.
incipit: Lo trovai seduto su una frusta sedia antica, mentre guardava assorto il muro. Era un'immagine patetica, appropriata forse a romanzi d'epoche quasi dimenticate: il decrepito scienziato pazzo ritiratosi definitivamente dal mondo, che porta con sé inauditi segreti.

tags: #alienita(2)    #consapevolezza(23)    #demiurgo(1)    #dolore(100)    #follia(30)    #cibernetica(1)


(saggio altro, brevissimo)  di nwJosephine Cantagalli
Descrizione: da definire...
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tags: #liberta(71)    #consapevolezza(23)    #risveglio(17)


(saggio altro, breve)  di nwAthosg
Descrizione: Parlo di una situazione psicologica molto presente nel mondo del lavoro. La parola sindrome spaventa sempre, io la chiamerei stato di empatia negativa con invito alla consapevolezza.
incipit:  Burnout  In questo piccolo saggio voglio parlare della sindrome da burnout. Non avendo conoscenze mediche specifiche mi farò aiutare da articoli e siti presi dal web.    La sindrome da burnout (o più semplicemente burnout) è l'esito patologico di un processo stressogeno che interessa, in varia misura, diversi operatori e professionisti che sono impegnati quotidianamente e ripetutamente in attività che implicano le relazioni interpersonali.  

tags: #apatia(2)    #cinismo(3)    #consapevolezza(23)    #disprezzo(3)    #freddezza(1)    #frustrazione(8)    #furbi(2)    #gruppo(7)    #indifferenza(10)    #lavoro(74)


(saggio altro, breve)  di nwJosephine Cantagalli
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tags: #anima gemella(3)    #consapevolezza(23)    #danza(13)


Descrizione: Dipinto olio su tela decorato con brillantini 50 x 70.
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tags: #consapevolezza(23)    #ego(2)

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