Descrizione: Esiste un particolare supermercato, lo swippermercato, dove è facile entrare ma non tanto uscirne…
incipit: Non fu ben chiaro come un modesto pensionato di 73 anni, il signor Zebulsky, in tutta la sua semplicità e la sua beata innocenza, fini dalle parti del nuovissimo Swippermercato di Fantopia quel pomeriggio. Era uscito di casa verso le 15.37 del pomeriggio di sabato 21 Agosto, con un sole sinceramente oltraggioso in tutto il suo splendore, con lo solo scopo di prendersi un pacchetto di mentine da masticare, avendo quel pomeriggio l'alito un po' pesante.
tag dell'autore: #pennac #disumanizzazione #ironia(23) #supermercati(22) #benni
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Descrizione: descrizione da definire...
incipit: Scorrevano fiumi sotterranei…
Descrizione: Invocazione di un povero emarginato in cerca di calore umano.
incipit: Dure panchine nei parchi di periferia in oscuri isolati freddi sotterranei lì sotto i ponti calpestati androni di stazioni pezzi di cartone i letti questi miei, vienimi incontro poi.
tag dell'autore: #cartoni(25) #letti(15) #parchi #periferia(21) #stazioni(10) #panchine(39)
tag automatici: #sotterranei(6) #calpestati(6) #androni(3) #cartone(25) #vienimi(3) #svegliami
Descrizione: Momento attuale nel mondo parallelo della fantasia: una città in emergenza per una malattia, un evento che crea un'altra emergenza («Le piaghe d'Egitto!»); ma sarà veramente così? Bambini, animali e un po' di "magia scientifica" non sono d'accordo.
incipit: Era una notte buia e tempestosa… «Scusa, ho sbagliato: buia e trepestosa…» «Trepestosa? Ma cosa diamine vorrebbe dire?» «Beh, una notte in cui c'era un gran trepestio.» «Allora scrivi correttamente: Era una notte buia, in cui si sentiva un gran trepestio… …un passaggio senza fine di esseri usciti dal sottosuolo per riempire in ogni dove la città di Albico…»
Descrizione: Audio Racconto Fantascienza.
incipit: Dopo il grande conflitto nucleare la Terra era entrata in una nuova era glaciale. La maggior parte degli esseri umani, vivevano in città sotterranee, protette dal gelo esterno. Tuttavia, ogni estate, la superficie si risvegliava brevemente, con temperature che salivano abbastanza da permettere alle piante di fiorire per qualche settimana.