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Tutte le lettere dell'alfabeto

(racconto narrativa, breve - per adulti)
Tempo di lettura: meno di 5 minuti
2.294 visite dal 21/04/2008, l'ultima: 2 mesi fa.
5 recensioni o commenti ricevuti
Autore di quest'opera:
avatar di Dixit
nwDixit
(socio onorario, collaboratore)
$ donatore 2015 (4 dal 2010)








Descrizione: da definire...

Incipit: Oggi sono uscito dal mio appartamento convinto del fatto mio, sicuro di potermi muovere in scioltezza attraverso la melassa urbana che sto per affrontare. I parcheggi riservati a noi condòmini sono tutti occupati, alcuni dai fuoristrada dei parenti di un vicino. Punto l'auto che ho parcheggiato davanti a casa sua. Se ha qualcosa da ridire venga fuori che ne discutiamo, questa mattina sono bello carico.


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Recensioni: 5 di visitatori, 5 totali.
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recensore:
avatar di Massimo Baglione
nwMassimo Baglione
(amministratore)

Recensione o commento # 1, data 00:00:00, 16/05/2007
Questo racconto l’avevo già commentato da qualche parte, o sbaglio?
Molto ben scritto, traspira tutta la cattiveria di quei casi eheheh



recensore:

Bonnie
Recensione o commento # 2, data 00:00:00, 20/04/2008
Bello questo modo di scrivere,
io sono una frana e non saprei definirlo, ma.. è incalzante,e pieno di pathos
..difficile riuscire a farlo con una 'trama' apparentemente banale



recensore:

Dino
Recensione o commento # 3, data 00:00:00, 05/04/2009
Interessante, almeno per me. Perchè convalida una tesi molto bene espressa da un libro che vi invito a leggere: “Lungo viaggio al centro del cervello”di Renato e Rosellina Balbi. I due autori dimostrano come nella folla o in condizioni crepuscolari come può essere l’ubriachezza ed in questo caso l’immersione nel caotico traffico cittadino, il nostro cervello regredisce verso strati inferiori, salvo a tornare normale quando si torna in un contesto normale. Già, ma qual è un contesto normale? Il discorso è talmente complesso che bisognerebbe parlarne per un anno nel forum, per cui mi fermo qui per tornare al breve racconto che ha il merito, se no altro, di farci meditare ed ha una buona dose di bravura se riesce a farsi leggere anche senza dir niente che non sia storia di quotidiana, ordinaria follia. Complimenti all’autore.



recensore:

Recensione o commento # 4, data 00:00:00, 21/05/2009
Mi ricorda molto "un giorno di ordinara follia", il film con Michael Douglas di qualch anno fa, che racconta proprio la giornata di un tranquillo impiegato che "impazzisce" seminando terrore (ma lì nn solo pensandolo) continuando però ad avere un lato umano...

molto interessante, e davvero si potrebbe aprire una discussione lunghissima su cosa sia la "normalità"



recensore:
avatar di Angela Di Salvo
nwAngela Di Salvo
(socio onorario, collaboratore)
$ donatore 2015 (3 dal 2011)

Recensione o commento # 5, data 00:00:00, 05/10/2010
Davvero un' esemplare e meticolosa descrizione dello sdoppiamento di personalità che capita a un automobilista quando sale sulla sua auto e si immerge nel traffico cittadino. L'uomo "normale", civile è garbato si trasforma in un essere pieno di malumore e insofferente, in un individuo aggressivo e carico di odio verso tutto e verso tutti, una creatura "animalesca" che scalpita come se fosse dentro a una prigione,notando con apprensione tormentata e sofferta gli errori e le pessime abitudini degli altri. Ma da questa penitenza quotidiana egli non può fuggire. La vita cittadina ,connotata dal groviglio di mezzi che ingolfano, parcheggiano, si intrufolano e si incolonnano davanti ai semafori, è la nostra gabbia, è diventata parte della nostra vita e ci accompagna fastidiosamente tutti i santi giorni. Siamo piccole e insignificanti figure in un mostruoso e inumano ingranaggio che ci opprime e ci logora senza sosta. Scritto con un linguaggio graffiante e pregnante nelle sue numerose iperboli, si legge con piacere e trova di certo nel lettore una compassionevole complicità.





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Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello,
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striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani.

A voi, astanti ed esteti dell'arte.

(Sam L. Basie)




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