Il professionista

Pura narrativa, senza colpi di scena, senza sussulti. Racconto scritto bene, scorrevole al punto che alla fine ho pensato e adesso?? In effetti dallo sviluppo poteva esserci un bellissimo colpo di scena, una sorta di guizzo, inceve nulla.Il protagonista è un libero professionista, si fa pagare profumatamente ed ha un sacco di tempo libero...non male.

Lo trovo un racconto particolare dove il colpo di scena è proprio nel finale, quando il lettore si chiede: cosa mi sono perso? In realtà è il protagonista che si perde tutto. Un professionista così perfetto, così preciso che ha perduto ogni emozione, più simile a un robot che a un uomo, che non prova piacere nemmeno per l’accuratezza di cui si circonda. Il modo in cui hai descritto il rito del suo risveglio, la preparazione, l’appostamento è tutto in quella precisione di dettagli senza i quali il nostro “prof” potrebbe perdersi. Non gli rimane più nulla se gli togliamo la ripetizione quotidiana del giorno. E’ un uomo che non sorride, che non s’inquieta, che non si innamora più, imperturbabile di fronte a bionde eleganti e auto sportive, indifferente persino a un’eccitante vacanza che ai suoi occhi è solo un “tre giorni di lavoro”.