Descrizione: In questo racconto, si parla della morte di mio padre. Ho poi riferito di un avvenimento a me realmente accaduto che in quel momento attribuii alla sua presenza. Per far questo mi sono immaginata che per arrivare a me abbia dovuto ripercorrere i pass…
Incipit: Il dolore sta prendendo sempre più corpo dentro di lei. Lo guarda e non lo riconosce. Una cannula attaccata alla bocca, un respiratore artificiale gli fanno muovere il petto ritmicamente come quello di un corridore dopo una lunga, difficile corsa. Gli occhi sgranati sono grigi, dello stesso colore dei capelli; quello non è un vero sguardo, non proietta nulla. La gamba destra sobbalza da sola. Reazione automatica del sistema nervoso, dicono i medici. Il cuore batte ritmicamente, si …
Giuseppe Novellino
Ci riesce? Forse.
Trova la giusta soddisfazione? Non lo sappiamo del tutto.
Ciò che non sfugge è l'amore di sua figlia, capace nel racconto di riconoscere il contatto ultraterreno, e nella realtà della vita, molto probabilmente, di sentirlo accora al suo fianco.
Le brevi frasi intervallate e sospese da punti (o punti e virgola) rendono il pezzo nostalgico, sentito, 'fatale', se mi permetti il termine. E' come se fosse faticoso narrare la vicenda, da parte di Lorenzo: mi ha dato l'idea di "un punto=un sospiro". Il rischio di questa scelta a volte è di far perdere il filo della narrazione a chi legge, cosa che qui non succede grazie a una scrittura dosata e una struttura interessante. Anche le virgole, che potrebbero apparire in alcuni momenti piazzate a caso, secondo me rendono il racconto più tuo.
Il personaggio di Tiziana cade in secondo piano rispetto a quello di Lorenzo, che, esclusa la prima parte (utile per un'introduzione sui fatti, agghiacciante in quanto molto realistica in base a una mia esperienza passata) sarà il nostro punto di vista fin quasi alla conclusione.
L'ambientazione non c'è, anzi sembra non esserci: tutto è confuso, pare una sequenza di immagini che si susseguono come diapositive nella mente del lettore, che diviene parte della narrazione. Risultano quindi ottimi, per contrasto, il silenzio e la pace che si respirano nella 'stanza bianca'.
Un suggerimento se posso: la frase finale ha l'aspetto di un intervento troppo palese da parte del narratore. Preferirei si chiudesse direttamente come un 'ritorno alla non memoria'.
Se non vuoi eliminarla, puoi metterla all'inizio, come fosse una piccola citazione che introduca l'argomento.
Buono.
stesura. Penso che la punteggiatura molto frequente debba dare modo al lettore di pensare che
Lorenzo è molto affaticato. Questo percorso, non deciso da lui, è una strada in salita, una volta arrivato alla meta. Una volta arrivato in cima la strada termina come termina la sua vita su questa terra.
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