Scene da coronavirus
antologia di racconti, testi teatrali brevi e sceneggiature di cortometraggi di carattere umoristico e satirico che raccontano la permanenza in casa legata alla pandemia del Covid-19
A cura di Lorenzo Pompeo e Marco Belocchi.
Contiene opere di: Eliana Farotto, Stefano D'Angelo, Lidia Napoli, Alessandro Mazzi, Enrico Arlandini, Ida Dainese, Gabriella Pison, Gerardo Porciani, Mariana Ugrica, Lorenzo Pompeo.
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Grazie, è esattamente quanto desidero esprimere e quanto credo di avere… (continua)
La lirica esprime un profondo senso di disillusione e impotenza di fronte alle difficoltà della vita. L'autrice riflette sul peso dei sentimenti e sull'illusione della libertà di scelta, evidenziando come le aspettative sociali possano risultare vuote. La domanda finale, "Ora… (continua)
Questa lirica celebra l'importanza di affrontare ogni nuovo giorno con ottimismo. L'autrice invita a riconoscere la bellezza anche nei momenti difficili, sottolineando che piccoli gesti come un sorriso possono fare la differenza. Il consiglio di non avere aspettative aiuta a… (continua)
Cosa verrà dopo? Dipende da quello che succede ora. Che succede ora? Quello che si vede e non si vede. I problemi vengono soprattutto dal "non si vede" umano e non umano. Il "non si vede umano e non umano"… (continua)
Grazie, Antonio! Tanto tempo fa riuscivo a cogliere di più queste sfumature di vita, oggi invece molto… (continua)
Ode ed incoraggiamento al puro e sacro fuoco che guida coloro che aprono per la prima volta l'animo nell' esposizione del bello che è in ognuno di noi che sia allegro… (continua)
Scusa Antonio Curri. Ho scambiato la tua recensione, attribuendola a un… (continua)
Il senso profondo di malinconia e introspezione attraverso l'immagine della pioggia, che diventa simbolo del dolore interiore. Le gocce d'acqua non bagnano solo il mondo esterno, ma anche l'anima del poeta, recisa e vulnerabile. C'è una strana dolcezza nel cullarsi… (continua)
Questa poesia gioca con l'ironia dell'ignoranza, presentando l'ignorante come una figura paradossalmente "beata" che, pur sapendo "tante cose", vive nel conforto della superficialità. L'ignoranza è giustificata dalla convinzione che le verità siano distorte e colorate di menzogne, raffigurate dalle "palle"… (continua)
Questa poesia evoca un senso di protezione e distacco, attraverso l'immagine del lampione che illumina la strada solo quando necessario. Il lampione, simbolo di un amore distante e condizionato, offre luce e calore solo a chi passa per caso, rappresentando… (continua)