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Io sono il nuovo povero

(poesia narrativa, lungo - per tutti)
2.791 visite dal 14/10/2011, l'ultima: 2 mesi fa.
5 recensioni o commenti ricevuti
Autore di quest'opera:








Descrizione: In questa sua seconda opera, l'autore mette insieme le poesie prosa scritte mentre vendeva il suo primo libro per le strade di Roma, collegandole tra di loro come se fosse un altro racconto: il seguito di "Non smettere mai di sognare".

Incipit: Non mi definisco uno scrittore, quanto meno un poeta, ma una cosa la riconosco: amo scrivere le emozioni che colorano la mia esistenza nella quotidianità. La mattina presto prendo il treno per Roma Termini e ogni giorno il viaggio, seppur sempre lo stesso, non as-somiglia mai a quello del giorno precedente. Allora mi domando: ma come è possibile tutto questo? Spesso mi accorgo di essermi seduto sullo stesso sedile sul quale ho viaggiato il giorno precedente. Ogni volta, un viaggio …


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Elenco Tag dell'opera:
#amore(795)    #nuovi(12)    #poveri(8)    #rinascita(31)    #solidarieta(6)    #disoccupazione(2)



Recensioni: 5 di visitatori, 5 totali.
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recensore:

Recensione o commento # 1, data 00:00:00, 22/10/2011
La raccolta di poesie prosa che l'autore colora con delle fotografie molto suggestive, rendono la lettura più interessante, aiutandolo a descriversi in questa sua nuova esperienza di vita. Racconta il disagio vissuto a causa della disoccupazione che lo fa retrocedere gradualmente nella categoria sociale più debole, ad alto rischio di esclusione sociale: i nuovi poveri.
Alcune poesie prosa descrivono gli stati d'animo di una vita difficile, precaria, dove si ascolta la sofferenza fino a sentire l'odore della miseria. La lotta per la sopravvivenza, la solidarietà, la mano tesa verso i più sfortunati sono tutti temi affrontati con delicatezza e romanticismo di altri tempi. La reazione è sofferta ma allo stessso tempo coraggiosa e perspicace. Il protagonista si racconta rompendo un po gli schemi, usando le poesie prosa come dei capitoli di un unico racconto portandoli verso un finale pieno di ottimismo e voglia di vivere. "Oggi ho assunto me stesso" è la sintesi del suo percorso di crescita che lo ha portato ad affrontare il mercato del lavoro che non concede più spazio alle persone della sua età andando a vendere i suoi libri per le strade di Roma.



recensore:
avatar di Stefano di Stasio
nwStefano di Stasio
$ donatore 2010

Recensione o commento # 2, data 00:00:00, 23/10/2011
Eroismo quotidiano. Con uno stile particolare, essenziale, incisivo e visivo l’autore ci introduce la sua raccolta alternando lirica, immagine e racconto. Così in “Sette euro e quarantadue centesimi” ci parla delle gesta di chi si avventura in un supermercato con pochi spiccioli in tasca. Novello Michele Arcangelo contro il Demone del Consumo. Contando sulla punta della mente, prima ancora che delle dita, le sue frecce in forma di centesimi, si accende una lotta impari, in cui chi è privo di denaro sembra destinato a soccombere. La battaglia procede a colpi di pelati, bottiglie di latte e pasta in offerta. Poi biscotti e tonno. No, i biscotti restano fuori. Sublime è il sentire del protagonista nei confronti della scatoletta che gli consente di progettare un piatto unico per l’indomani. In più, prova il bisogno di donare al vecchio povero sessanta centesimi. All'uscita procedendo verso casa, il commento in prosa descrive in modo efficace lo stato d'animo del protagonista, "la pace interiore dopo la dura prova". Assolutamente poesia.
Note (trascurabili dato il pathos ma, tuttavia, inficiano la rima): “raccimolati”, “risparmo”, “un’abbaglio” e qualche accento.
Bravo Autore, condivido lo spirito e la dignità.



recensore:

Paul Olden
Recensione o commento # 3, data 00:00:00, 23/10/2011
Interessante e originale. Qualche refuso in questo caso non è un danno: è addirittura utile a ribadire la genuinità.



recensore:

Arcangelo Galante
Recensione o commento # 4, data 00:00:00, 07/08/2017
Trovo sempre ammirevole, leggere la presentazione di qualcuno, nei panni della modestia, descrivendosi in una nuova esperienza di vita, nella quale ci si è cimentati, con la pubblicazione propria. E, disinteressatamente, ritengo che, coloro che meditano sui limiti del sapere, in verità, sappiamo molto più di gente superba, pure se preparata nel settore letterario. Ovviamente, per quel che conta, è solo un parere personale. Andando avanti nel proseguire il discorso, mi è stata sinceramente gradita la raccolta di poesie dell'autore, giacché narrano il disagio interiore e concreto, vissuto per mezzo della disoccupazione, che, lentamente, lo conduce a occupare un triste posto nella categoria più debole, ad alto rischio di esclusione sociale, i nuovi poveri, da cui trae spunto per l'ispirazione. La sofferenza scaturita per la lotta alla sopravvivenza, la precarietà del quotidiano vivere, il desio di un meritato riscatto, ma pure l'aiuto solidale nel tendere la mano verso i più sfortunati, sono ingredienti salienti che fanno sentire l'autentico pathos di chi le ha sapute narrare. Adoperando la prosa, le riflessioni sulla situazione spinosa che lo turba, volgono a un finale di speranzoso ottimismo, nonché alla manifestazione di un rivivere con modalità differente, in virtù di una nascita, scaturita dal venire assunti da "se stessi". Affrontando il mercato del lavoro, dove non è possibile entrarvi a far parte, a causa dell'età, il poeta, si impegna a vendere i suoi libri per le strade di Roma. Bravo! Appieno condivido lo spirito e la dignità!



recensore:

Visitatore
Recensione o commento # 5, data 00:00:00, 23/06/2018
Caro Arcangelo, ti volevo ringraziare per la bellissima recensione e scusarmi per il ritardo, ma solo ora sono venuto a conoscenza della stessa. Volevo invitarti a dare uno sguardo al mio blog: http://mauriziodevitoscrittore.blogspot.com/ Sono contento di aver suscitato le giuste emozioni nello scrivere esperienze di vita vissuta. Esperienze che tutt'ora condivido con la quotidianità della mia vita difficile ma piena di emozioni. Grazie ancora e spero di risentirti.





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