Il sogno

[Ivo Aragno]

Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

► ►|| || ■ ▼ ▲

voce:

(nessuna voce opzionale)

Non so dare un nome a questo sentimento antico.

Non lo vedo, eppure esiste, potente e vitale in me.

Lo sento pulsare dentro le vene, la mente e il cuore.

Scorre veloce quanto il tempo delle stagioni e io con esse vengo trascinato via.

Ti osservo e il mio autunno vede la tua primavera crescere.

Tremo al pensiero che il mio inverno sarà più freddo, proprio nella tua più splendida estate.

E io vorrei vederti ancora, e ancora, e ancora e ho paura.

Eppure ho un sogno, mio piccolo sole.

Che un giorno lontano ci si incontri in un luogo dove le stagioni si rincorreranno solo per giocare insieme.

Dove la verde primavera attenderà l'autunno e l'estate ormai maturo camminerà per mano all'inverno.

Allora, forse, potremo sederci sul greto del torrente della vita e parlare.

Rami separati dello stesso albero, divisi nel corpo ma uniti nell'anima, unica e indivisibile, sapremo infine riconoscerci.

Mio piccolo mondo, questo è per te.

Se dal mio cuore gretto non sapranno uscire le parole, allora esse resteranno scritte, in attesa che tu, un giorno, possa leggerle.

[Massimo Baglione]

Ecco, adesso però è troppo corto per essere un racconto
Deve essere almeno 1000 battute, spazi inclusi. Il tuo è poco al di sotto.

[Yakamoz]

Molto naif come testo, che sembra più una poesia che un racconto. Mi piace per la purezza delle parole, senza troppi sofismi. Sarà tutto molto scontato e forse già letto altrove quello che hai scritto, ma mi piace! Non ti dico altro se non salutarti e augurarti un felice 2025. Ivo Aragno.

Antonio

Voto: 5/5

[Ivo Aragno]

Ti ringrazio molto.

[Alberto Marcolli]

È indubbiamente un "corto" ben scritto.
Fin qui tutto bene. Avrei visto con favore qualche dettaglio in grado di farmi capire meglio a chi sia rivolto questo sogno, all'amore direi, ma qui sono io che non capisco bene, cosa ci possiamo fare?
Forse avrei anche cercato di ridurre l'uso della parola "cuore" da quattro almeno a tre. Questione di gusti.
voto 4

[Ivo Aragno]

Ti ringrazio

[Vittorio Felugo]

È molto toccante, mi è piaciuto, ma forse è più adatto al concorso poetico che a quello in prosa. Tra l'altro è troppo corto, e forse non entrerà in classifica, peccato.

[Marino Maiorino]

Un'epistola poetica che mi ha toccato molto a fondo.
Racconta qualcosa che è dentro l'autore, invece che fuori o nella sua fantasia, o in un altro tempo, ma indubbiamente lo racconta.
Max, credo che dovremmo rilassare un po' certi limiti di "definizione": a me piace che i BraviAutori osino, e comunque è chiaro che di volta in volta potremmo valutare l'opportunità o meno di componimenti "peculiari".
L'avrei vista pubblicata meglio nel GranPrix? Sì. Ma se Ivo l'ha vista qui, un motivo ci sarà, e io posso solo valutare il mio gradimento.
Ottimo.

[Ivo Aragno]

Un'epistola poetica che mi ha toccato molto a fondo.
Racconta qualcosa che è dentro l'autore, invece che fuori o nella sua fantasia, o in un altro tempo, ma indubbiamente lo racconta.
Max, credo che dovremmo rilassare un po' certi limiti di "definizione": a me piace che i BraviAutori osino, e comunque è chiaro che di volta in volta potremmo valutare l'opportunità o meno di componimenti "peculiari".
L'avrei vista pubblicata meglio nel GranPrix? Sì. Ma se Ivo l'ha vista qui, un motivo ci sarà, e io posso solo valutare il mio gradimento.
Ottimo.

Ti ringrazio per le tue parole e, per inciso, avevo iscritto questo pezzo nel Gran Prix, ma pare che fosse risultato troppo lungo. L'ho trasformato e adattato per questa ragione, ma con commenti come il tuo, non posso che essere lieto del risultato. Grazie e buona serata.

[Ivo Aragno]

Ti ringrazio

[Bobinsy]

Testamento d'amore, di un desiderio che si lascia evaporare, assaporandone il profumo.
Ma come farà, il piccolo sole, leggendo queste righe, a capire che erano per lei ?
Però si sa: dai sogni non si può pretendere troppo.
Bello

[Ivo Aragno]

Ti ringrazio molto.