Ebbene, durante la partita, uno dei genitori dei ragazzi sotto esame si è esibito in uno show che definire deprimente è riduttivo.
Già prima dell'inizio della partita ci ha parlato di suo figlio esaltando il suo palleggio, le sue movenze e la sua genialità che paragonava a Lionel Messi (per chi non lo sapesse attualmente Messi è il giocatore n.1 al mondo) e già questo è stato abbastanza sufficiente per inquadrare la persone che avevamo di fronte.
A partita iniziata, però, ci siamo ben presto resi conto che il tizio non aveva ancora dato il meglio di se. Praticamente ha iniziato ad urlare al figlio dalla tribuna tutto quello che doveva fare chiamadolo non per il suo vero nome (che non abbiamo capito qual'era) ma con il nome di Messi
Messi fai questo, Messi fai quest'altro e così via per una buona mezz'ora, a volte sgridandolo, quando non gli riusciva qualcosa o addirittura umiliandolo con frasi del tipo... non sei buono a niente.
Il ragazzo, com'è facile immaginare, è andato in confusione totale e ovviamente per tutta la partita è stato distratto dal genitore con il risultato che non ha praticamente toccato palla.
Il genitore, inoltre, ripeteva ad alta voce, con il chiaro intento di farsi sentire dagli osservatori in campo, che il ragazzo non stava giocando bene perchè la mattina aveva giocato a pallone con gli amici ed era stanco, cosa che ci ha ripetuto anche a partita finita, continuando sempre a sostenere che suo figlio è un genio del pallone
Se devo essere sincero ho provato una tristezza infinita per il ragazzo e per le aspettative che il padre gli avrà inculcato nella testa e che quasi sicuramente verranno infrante.
Una scena davvero penosa che a tutt'oggi non riesco a levarmi dalla testa sopratutto se penso allo sguardo malinconico che il ragazzo lanciava al padre sia durante che dopo la partita per il fatto di aver disilluso le sue attese.
Non nego che faccia piacere avere il proprio figlio che gioca in un importante club sportivo, ma mi fa ancor più piacere essere consapevole che tutto quello che finora ha fatto mio figlio l'ha fatto perchè l'ha voluto solo e soltanto lui.
Faccio un appello a tutti i genitori: non costringete i vostri figli ad avere successo dove voi avete fallito.
