Io e Tric

Spazio dedicato alla Gara stagionale d'autunno 2024.

Sondaggio

1 - non mi piace affatto
0
Nessun voto
2 - mi piace pochino
0
Nessun voto
3 - si lascia leggere
0
Nessun voto
4 - mi piace
0
Nessun voto
5 - mi piace tantissimo
0
Nessun voto
 
Voti totali: 0

Avatar utente
Lodovico
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 620
Iscritto il: 19/05/2011, 10:22
Località: Borgosesia
Contatta:

Author's data

Io e Tric

Messaggio da leggere da Lodovico »

leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Mi fissa. Le lunghe zanne bianche si slanciano a lato del naso e tra i folti baffi e sembrano indicare il pavimento. Mi fissa. Gli occhi, tondi e scuri, sono fermi in direzione dei miei. Tric mi fissa. Sì, perché gli avevo dato anche un nome: “Tric”. Adatto a un tricheco marrone. Il corpo è solo schizzato. Riprendo la matita. Con la mano tremolante aggiungo al tricheco disegnato la coda da sirena e le zampe anteriori. E poi un bicchiere d’acqua. Potrebbe venire sete a Tric, con questa canicola. D’altra parte, vive in acqua. Mezz’ora ci ho messo per abbozzarlo e non l’ho ancora finito. Bevo un sorso d’acqua e poi rimetto il bicchiere nel disegno. Basta! Mi sono stufato. Avrei voluto aggiungere una trichechina allo schizzo sul tavolo, gli avrebbe fatto compagnia, povero Tric. E invece lo avrei lasciato solo a godersi il foglio da disegno candido per metà e il bicchiere d’acqua semivuoto che gli stava a fianco. Solo come un cane. O come un tricheco. Ma non si dice “solo come un tricheco”. Chissà perché. Ha da bere, ma non da mangiare. Con pochi tratti sgraziati disegno, a fianco a Tric, un pesce. Di quelli stilizzati, che sanno fare anche i bambini, ma, al mio trichechino in grafite, sarebbe piaciuto. Osservo l’orologio. È arrivata l’ora. Il frigo in cucina è semivuoto. Apro un pacchetto di wurstel, di quelli piccoli, da trentacinque centesimi al discount, e ne divoro uno senza scaldarlo. Tric mi si struscia tra le gambe. Deve avere sentito l’odore delle salsicce e ha abbandonato il suo pesce essenziale sul foglio. Strappo a metà il secondo wurstel e glielo porgo. Avidamente lo mangia e ritorna ballonzolando in salotto. Osservo l’orologio. È arrivata l’ora. Tric è tornato nel disegno. Arrotolo il foglio e lo ripongo ordinatamente in frigo. Mi stanno aspettando, non devo ritardare.

L’automobile scorre liscia sull’asfalto, le montagne, in lontananza paiono non avvicinarsi mai. È curioso, si spostano a destra e a sinistra ma sono sempre alla stessa distanza. Come le nuvole. Tu corri verso di loro, ma le nuvole si tengono sempre lontane dagli uomini. Avranno paura che, se uno di noi le toccasse, si sporcherebbero e diverrebbero nere. Come quelle dei temporali. E invece adesso sono lì, colore della panna e forma di… di che? Mi fermo accostando l’auto al ciglio della strada per osservarle meglio. Quella lassù ha la forma di un… un… una nuvola. Sbatto il pugno sul volante. Non mi ricorda nulla quella nuvola. Il motore riprende a cantare, l’automobile a correre, l’autoradio a parlare. E so che mi aspettano, forse sono in ritardo. O forse no. Non lo saprò mai, non conosco l’orario dell’appuntamento. In realtà non conosco nemmeno il giorno, ma so che mi aspettano. E che non posso arrivare tardi.

L’inverno è la stagione che preferisco. D’estate si suda, l’acqua frizzante si scalda e fa schifo, le magliette che ho sono vecchie e non mi piacciono. Invece, quando fa freddo e gli alberi perdono la chioma e sembrano rami secchi, anche se si lascia la bottiglia di acqua Guizza in macchina la si può bere e le mie felpe sono decisamente carine. E, in ogni caso ho il giaccone imbottito, se nevica. E invece, oggi, torrida giornata di luglio, fa un caldo tremendo. Mi fermo davanti alla fontana nella piazza. L’acqua scorre continua e pare abbastanza fresca. Tric è lì sotto che si fa il bagno. Mi dovrei chiedere come sia possibile che si trovi in quel luogo, centoottanta chilometri da casa, e invece non mi stupisco. D’altra parte, è un disegno, mica un tricheco vero, comunque quando tornerò indietro lo cancellerò. Se tornerò indietro. Se loro non mi terranno là dove mi sto recando. Ancora un po’ di strada e li incontrerò. Non so di preciso dove, ma ne sono certo. Mi hanno detto di voltare sempre a destra, a parte alcune volte in cui avrei dovuto continuare dritto. Non mi hanno detto in quali incroci, ma poco importa, quando sarò arrivato al luogo dell’incontro me ne accorgerò.

Le cameriere degli autogrill sono tutte belle, tutte. Si gira per prepararmi il caffè che, da bravo avventore avevo pagato alla cassa. Ho dato un euro in cambio di uno scontrino e lei mi dà un caffè in cambio dello scontrino. Curiosa scienza, l’economia. Se avessi avuto più soldi avrei potuto avere un “Camogli” o un “Cotoletta”. Persino una “Rustichella” con provola e origano. Già, un “Camogli”. Questo nome mi ricorda qualcosa. E invece bevo il mio caffè osservando la donna con lo stesso sguardo affamato con cui guardavo la “Focaccella con prosciutto cotto”. Tric sì che si sta sfamando. Lo vedo nella vetrinetta, tra i panini, che assaggia una fetta di salame qui e una di speck là. Gratis. Nessun altro pare scorgerlo, nemmeno la cameriera dalla scollatura generosa. Beato lui.

E finalmente ci sono. Vedo in lontananza la mia meta, mi staranno aspettando. O forse no. Parcheggio la macchina. La bottiglia di Guizza, calda e sgasata cade fuori e rotola verso il basso. Tric passa tra le mie gambe trascinandosi pesantemente sull’asfalto tentando di farsi notare. Fa uno strano verso: “goo goo g’joob”. Lo guardo con attenzione, per la prima volta. Forse non lo è, forse non è un tricheco, ma un’ombra grigia, indistinta. Un foro, un tunnel. E, attraverso il tunnel due donne di spalle, quelle che sembravano zanne chiare, che si allontanano, senza voltarsi. Le riconosco: mia moglie, mia figlia. Le uova che ho in mano cadono sull’asfalto senza rompersi e rotolano nel tricheco verso le donne. Sto piangendo.

La stanza rotea davanti ai miei occhi. La bottiglia di whisky, praticamente vuota, mi osserva al di là del bicchiere. Ho un po’ di nausea, forse dovrei comprare del whisky di prezzo superiore ai quattro euro. O forse non dovrei fumarci insieme anche le canne. Forse. Lei è lì. Anzi no, lei non è lì, non c’è più. Loro non ci sono più. Andate via come foglie nel vento, insieme ai ricordi di una vita. Com’è vuota questa casa. Se avessi smesso di bere forse… ma in frigo devo avere ancora del vino in brick. Finisco il whisky e il vino, lei non mi fa più compagnia in questa maledetta casa, solo l’alcol me ne fa più, ormai. Finché dura. Sto piangendo. Devo distrarmi. Slancio la mano sulla scrivania e prendo la prima cosa che mi capita. Una matita. Disegno malissimo, ma potrebbe essere un modo per rilassarsi. Un foglio bianco di mia figlia, studentessa dell’artistico, giace, vergine, in fondo al tavolo. Lo sporco con pochi tratti di grafite. Pian piano appare. Un muso con delle zanne. Un tricheco, pare. Carino. Gli disegno gli occhi e mi rendo conto che mi fissa.

Mi fissa. Le lunghe zanne bianche si slanciano a lato del naso e tra i folti baffi e sembrano indicare il pavimento. Mi fissa. Gli occhi, tondi e scuri, sono fermi in direzione dei miei. Tric mi fissa. Sì, perché gli avevo dato anche un nome: “Tric”...
Immagine

Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine

Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine
Rispondi

Torna a “Gara d'autunno, 2024”


Alcuni esempi di nostri libri autoprodotti:


Time City

Time City

amanti nel tempo

Con questo romanzo scopriremo in che modo un rivoluzionario viaggio nel Tempo darà il via a un innovativo sistema di colonizzare la Luna e, forse, l'intero Universo. Partendo dalla Terra con una macchina del Tempo, è possibile arrivare sulla Luna? In queste pagine vi sarà raccontato del lato "Tempo" di questa domanda. La parte "Luna" (qui solo accennata) verrà sviluppata più corposamente nel seguito di questo libro auto-conclusivo. L'autore ha cercato a lungo qualche riferimento a opere che narrassero di un crononauta che sfrutti il viaggio nel Tempo per raggiungere il nostro satellite naturale, ma non è riuscito a trovarne alcuna. Lo scrittore Giovanni Mongini (autore, tra le varie cose, dello splendido articolo "Viaggio al centro del tempo") lo ha confortato in tal senso, perciò si vuole concedere il lusso di indicare la sua persona come colei che ha inventato per prima questo tipo di viaggio Terra-Tempo-Luna. Concedeteglielo, vi prego, almeno per un po' di… tempo.
Di Massimo Baglione.

Vedi nwANTEPRIMA (1,00 MB scaricato 446 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon

Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.



Fungo più, fungo meno...

Fungo più, fungo meno...

Nessuno li ha mai raccontati in maniera avvincente.

Cosa può accadere se una élite di persone geneticamente Migliore si accorge di non essere così perfetta come crede?
Una breve storia di Fantascienza scritta da Carlo Celenza, Ida Dainese, Lodovico Ferrari, Massimo Baglione e Tullio Aragona.

Vedi nwANTEPRIMA (1,11 MB scaricato 141 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon

Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.



Non spingete quel bottone

Non spingete quel bottone

antologia di racconti sull'ascensore

Hai mai pensato a cosa potrebbe accadere quando decidi di mettere piede in un ascensore? Hai immaginato per un attimo a un incontro fatale tra le fredde braccia della sua cabina? Hai temuto, per un solo istante, di rimanervi chiuso a causa di un imponderabile guasto? E se dietro a quel guasto ci fosse qualcosa o qualcuno?
Trentuno autori di questa antologia dedicata all\'ascensore, ideata e curata da Lorenzo Pompeo in collaborazione col sito BraviAutori.it, hanno provato a dare una risposta a queste domande.
A cura di Lorenzo Pompeo
Introduzione dell\'antropologo Vincenzo Bitti.
Illustrazioni interne di Furio Bomben e AA.VV.
Copertina di Roberta Guardascione.

Contiene opere di: Vincenzo Bitti, Luigi Dinardo, Beatrice Traversin, Paul Olden, Lodovico Ferrari, Maria Stella Rossi, Enrico Arlandini, Federico Pergolini, Emanuele Crocetti, nwRoberto Guarnieri, nwAndrea Leonelli, nwTullio Aragona, nwLuigi Bonaro, nwUmberto Pasqui, Antonella Provenzano, Davide Manenti, Mara Bomben, Marco Montozzi, Stefano D'Angelo, Amos Manuel Laurent, nwDaniela Piccoli, Marco Vecchi, nwClaudio Lei, Luca Carmelo Carpita, Veronica Di Geronimo, Riccardo Sartori, Andrea Andolfatto, Armando d'Amaro, Concita Imperatrice, Severino Forini, nwEliseo Palumbo, nwDiego Cocco, nwRoberta Eman.

Vedi nwANTEPRIMA (2,58 MB scaricato 611 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon






Alcuni esempi di nostri ebook gratuiti:


La Gara 35 - Zombie & Incipit

La Gara 35 - Zombie & Incipit

(gennaio 2013, 28 pagine, 621,45 KB)

Autori partecipanti: nwPatrizia Benetti, nwlodovico, nwNunzio Campanelli, nwMonica Porta may bee, nwLorella15, nwAlessandro Pedretta, nwMastronxo, nwExlex, nwfreecora,
A cura di Ser Stefano.
Scarica questo testo in formato PDF (621,45 KB) - scaricato 258 volte.
oppure in formato EPUB (351,62 KB) (nwvedi anteprima) - scaricato 240 volte..
nwLascia un commento.

La Gara 57 - Imbranati

La Gara 57 - Imbranati

(dicembre 2015, 27 pagine, 3,39 MB)

Autori partecipanti: nwLodovico, nwGiorgio Leone, nwAngelo Manarola, nwFederico Pani, nwAlberto Tivoli, Skyla, nwMarina Paolucci, nwEliseo Palumbo,
A cura di Carlocelenza.
Scarica questo testo in formato PDF (3,39 MB) - scaricato 164 volte.
oppure in formato EPUB (448,80 KB) (nwvedi anteprima) - scaricato 210 volte..
nwLascia un commento.

Gara d'autunno 2022 - La Méduse - e gli altri racconti

Gara d'autunno 2022 - La Méduse - e gli altri racconti

(autunno 2022, 80 pagine, 1,21 MB)

Autori partecipanti: nwNamio Intile, nwAndr60, nwGiovanni p, nwAlberto Marcolli, nwMarino Maiorino, nwLaura Traverso, nwNuovoautore, nwMessedaglia, nwLetylety, nwMariovaldo, Francesco Pino, nwNunzio Campanelli, nwAthosg, nwRobertoBecattini,
A cura di Massimo Baglione.
Scarica questo testo in formato PDF (1,21 MB) - scaricato 43 volte.
oppure in formato EPUB (438,10 KB) (nwvedi anteprima) - scaricato 11 volte..
nwLascia un commento.