Braccata

Mi è piaciuto molto il connubio tra action-movie e contesto italiano con dovizia di particolari. In realtà mi pare che il mix sia molto più complicato di così: oltre al chiaro e predominante elemento noir, io ci ravviso contaminazioni di genere fantasy (non nel senso di elfi e nani, ovviamente), spy story, hard boiled, il tutto sorretto da una prosa efficace, di buon livello. Gli appunti che mi sento di fare, anche ricollegando questo capitolo al precedente, sono in primo luogo una maggior attenzione ai refusi (sono tutte cose superficiali e facilmente individuabili con un pizzico in più di concentrazione) e poi una valutazione a freddo dello sviluppo narrativo, un "pensare" sulla lunga distanza, cosa che magari stai già facendo e che io non posso sapere. Se dico questo è soltanto perché a mio giudizio personale (e sottolineo personale) ravviso una eccessiva concentrazione di scontri a fuoco in così poche cartelle. Io adoro queste cose, intendiamoci, ma credo vadano dosate. Benissimo anche tutti i nomi intriganti che lasciano intravedere fantomatiche e intriganti organizzazioni criminali, però poi bisogna cominciare anche a concretizzare e a dare al lettore le dovute informazioni. Non sono un critico eh, ma soltanto un autodidatta molto volonteroso che usa i commenti agli altri per riflettere anche sul proprio lavoro, che in questo momento specifico direi che si avvicina molto al tuo (intendo il racconto lungoromanzo breve su cui sto lavorando). Credo inoltre che certi passaggi più "tranquilli" oltre al dover dar corpo all'immaginazione, siano anche fisiologici e necessari all'economia del racconto, enfatizzando ancora di più il sesso e l'azione. Concludo con una forse un po' amara riflessione per chi scrive, e cioè che più si alza la qualità del proprio scrivere e più ahimè il proprio scrivere diventa impegnativo. Vabbuò, riassumo il tutto dicendo: ottima prosa, soggetto dalle grandi potenzialità, un gusto sorprendente per la mescolanza di genere e una grande passione per la scrittura, che si sente bella chiara. Ciao Carlo.