Corri ragazza, corri

Ci sono momenti nella vita in cui la convinzione di non farcela ci porta a mollare. è proprio in questi momenti che bisogna usare un imperativo per se stessi. quello dell'autrice è il migliore secondo me: corri ragazza, corri! non fermarti mai, vai dritta come un treno. brava rossella

La scelta del campo di grano, la metafora del cielo sono elementi che evocano un senso di libertà imparagonabile. Ho letto la poesia come un invito ad essere fieri di se stessi nonostante tutto. Un invito a rialzarsi dopo essere caduti, ad essere coraggiosi e fieri delle proprie azioni. Soltanto così si può abbracciare davvero la vita. Questa non è la prima poesia dell'autrice che leggo, però posso dire che fin'ora è la mia preferita. La capacità di comunicare tanto attraverso una decina di versi è un dono inestimabile.

Una poesia breve, ma incisiva. Libertà e trasformazione. Lasciarsi dietro tutte le ansie e i pensieri della vita, per correre con determinazione e tenacia verso un futuro migliore. Complimenti!

Credo sia la prima volta che ci incrociamo, Rossella. Sono rimasto incuriosito dalla poesia "Notte" e ho voluto dare uno sguardo al resto.

Innanzitutto vorrei incitarti - spero ci potremo dare del tu senza problemi - a perseverare in questa ricerca poetica, sia nell'introspezione che nell'affinamento stilistico (scrivere poesie resta un'impresa davvero ardua, ma vedo che hai delle ottime carte). Mi incuriosisce, lo confesso, l'apparente stacco che trovo nella tua storia "scolastica" - legata alla filosofia - con il forte imprinting "sentimentale" che dimostri indubbiamente di possedere. Non so perché penso ad Amore e Psiche, ma lo ammetto mi trovo in un campo minato per me e forse il primo "bum" c'è stato.
Certo buona parte di questo mio sentire è dovuto alla lettura della precedente poesia che, accostata alla presente, mi suscita forti impressioni: "E correndo, volando su questo infinito mare di grano profumato…". Io ipotizzo un forte legame tra le due opere.

Nel manifestare poi il mio apprezzamento per la foto a corredo che rappresenta una scena a me estremamente cara (non a caso ricorrente nei miei testi, parlo del campo di grano), vorrei segnalarti un pezzo musicale affinché tu possa valutarne il possibile accostamento al componimento. È una proposta, niente più, nella speranza che anche tu faccia parte come me dei "dipendenti da musica". Ma di quelli veri.
Si tratta di un celebre successo di Sheryl Crow: Run, Baby, Run. La base musicale fa davvero volare e ti dirò, mi sembra che ben si combini con le tue parole.
A rileggerti presto.