Quella notte...

Spazio dedicato alla Gara stagionale d'estate 2024.

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Jacopo Serafinelli
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Quella notte...

Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Quella notte nessuno si accorse che l'aria stava diventando sempre più pesante e dolorosa a passare attraverso le normali narici…come se le molecole di ossigeno ed altri componenti >perlopiù inquinati< fossero diventate più grosse e più lente nella loro vibrazione…insomma per avere un'idea della sensazione che (essendo vigili) avreste potuto provare…pensate ad immaginarvi seppelliti nel deserto ed essere costretti a respirare sabbia.
Nessuno si accorse del cambiamento che stava verificandosi…poiché tutti…ma proprio tutti…erano in uno stato di sopore profondo…che al massimo consentiva loro di avere la percezione di un sogno inquietante e quindi rientrante nella norma dell'attività onirica notturna! Quindi nessun inconscio di nessuno pensò bene di svegliare nessuno per uscire da quella sensazione soffocante…considerata solo un sogno e in quanto tale non letale…anzi…alquanto eccitante e molto adrenalinica per evadere dalla monotonia di una vita reale in cui la noia routiniana consumava corpo e mente.
Quel sopore profondo nel quale tutta l'umanità era piombata era stato uno sbaglio che non avrei dovuto commettere…Mi ero lasciato sopraffare da quel senso di bontà pietistica e un po' nostalgica che ci prende quando dobbiamo disfarci di qualcosa (in questo caso…qualcuno) della quale non abbiamo più bisogno…ma al quale…appunto per quel senso sopra detto…vogliamo risparmiare la sofferenza dell'essere eliminato…che sia essa un'eliminazione metaforica o reale.
Uno sbaglio veramente imperdonabile che rendeva quel disfarsi…banalmente monotono…ridotto solo all'attesa della fine per soffocamento di tutta la popolazione mondiale…senza urla strazianti…richieste di aiuto in ginocchio e mani giunte…grandi esodi di massa in cerca di posti dove l'aria fosse ancora respirabile.
In fondo Mi piaceva essere pregato nei momenti che precludevano alla morte e quindi ad un passaggio nell'incognito mondo ultraterreno…insomma capitemi…Mi faceva sentire importante…e diciamo pure un po' narcisisticamente…Divino!
Sono incorso in questo sbaglio…che Mi ha tolto tutto il divertimento di un olocausto totale…per colpa di Quello lì…Quello di sotto…che per quanto Io l'abbia isolato per i problemi che mi creava rendendo questo Mio Paradiso sempre meno Paradiso e sempre più campo di agitazioni e rivendicazioni sindacali…ebbene oh!… continua ad influenzarmi con i Suoi interventi inopportuni. Stavolta Mi è venuto a dire che Io…in quanto IO!…non posso essere in assoluto più cattivo di Lui…in quanto LUI!…ragionamento che non fa una piega e che Mi ha portato a fare in modo di sterminare(disfarmi) l'umanità senza che soffrisse…OK l'ho fatto ma così Mi sono precluso anche quel poco divertimento che ancora Mi dava ad osservare il loro destino!
Voi potreste dire: ma allora eliminando tutta l'umanità Ti sei dato la zappa sui piedi da solo…ora il Tuo narcisismo egocentrico non potrà più essere sleccazzato dalle preghiere di milioni e milioni di persone che pendevano dalle Tue grazie e volontà!
Eh no… carini!…così facendo…nella prossima creazione farò in modo che i nuovi bamboccetti non si inventino altre varianti di Me alle quali rivolgersi e per le quali* uccidersi a vicenda…tutti i meriti delle future distruzioni e violenze…li voglio per Me Solo ed Unico Pretesto…anche se così facendo supererò LUI in perfidia!…ma chissenefrega…almeno schiatterà di rabbia!
PS. Tanto Io so che poi faremo pace…e poi forse anche una S.r.L.

* Pretesto
N.d.A. (sarà possibile uccidersi per un unico pretesto?)
Andr60
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Messaggio da leggere da Andr60 »

Un racconto che finalmente risolve uno dei paradossi teologici più problematici: Dio è onnipotente, ma NON è affatto buono :)
La descrizione del progressivo soffocamento e morte è efficace, ho però un'osservazione da fare; se lo sterminio di tutta l'umanità avviene di notte, non è possibile che si svolga contemporaneamente in tutto il mondo (a causa dei fusi orari), quindi mezza umanità rimarrebbe cosciente. E come potrebbe non accorgersi di ciò che sta avvenendo? Possibile che nessuno comunichi con qualcuno abitante nell'emisfero notturno e non dia l'allarme, scatenando così il panico?
Come commento finale, sono sicuro che per ucciderci tra di noi basti anche mezzo pretesto.
Jacopo Serafinelli
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Re: Quella notte...

Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

@Andr60
Per il tempo necessario a scrivere il raccontino mi sono immaginato credente (cosa che non sono) ed ho pensato ad un dio in grado di unificare il giorno e la notte in un'unica oscurità*… in barba ai fusi orari… e che cavolo… mica un diuccio di periferia!
* ah… anche a far si che nessuno soffrisse di insonnia! :-D
Grazie della lettura!
Jacopo
Yakamoz
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Messaggio da leggere da Yakamoz »

Un'apocalisse di sonno! Essendo il sonno parvenza della morte: perché quando una persona dorme è come se non ci fosse. "Abbiamo bisogno di questa piccola morte quotidiana per poter continuare a vivere", dice Leopardi, mi sembra. Il racconto è abbastanza efficace nel rappresentare l'idea di un Dio che si è stufato di questa nostra umanità, e che in soft modes, consigliato da "quello di sotto", decide poi di farla fuori. Promettendo in seguito di generare una nuova umanità destinata a venerare un unico Dio, cioè lui. Curioso di scoprire poi per quale pretesto i nuovi esseri si scontreranno, dandosi morte tra loro. L'idea di questo piccolo racconto non è male. Penalizzata, forse, proprio dalle poche battute.
Insomma, concludendo, racconto interessante, ma limitato nella sua adeguata compiutezza/sviluppo, anche perché non vi è nessuno accenno del "The after day the big sleep" post estinzione, visto il finale un po' sbrigativo e la scrittura molto essenziale, ridotta all'osso, quasi "ermetica" direi. Ma il racconto è comunque simpatico, sarcastico e "stuzzicante" da leggere: peccato solo che duri un po' poco.

Come voto avevo pensato a 3,5, ma non c'è!

Ma se ti do 4, vai a 3, 5 (credo)

Allora: 4

Tante belle cose, Jacopo

Antonio
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Alberto Marcolli
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Commento Quella notte...

Messaggio da leggere da Alberto Marcolli »

Uso improprio della “d” eufonica
Ho cercato “sleccazzato” in rete ma ne ho ricavato ben poco, salvo un sito gay che non mi ha fornito un significato coerente.

Racconto surreale direi, ma non troppo. Mi ha fatto meditare. Dopo il primo diluvio, il Padreterno salverà il mondo, magari permettendo alla scienza di scoprire una fonte di energia pulita, oppure lo castigherà definitivamente? La tua versione è terribile, ma possibile. Accidenti!
Il raccontino mi è piaciuto.
Voto 4
Jacopo Serafinelli
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Re: Quella notte...

Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

@ Yakamoz
Beh… il racconto è breve come tutti i miei, pochi, raccontini… è il mio modo… forse dettato dall'incapacità di scrivere altro che poesie. In fondo mi ritengo più poeta che scrittore… i raccontini sono un hobby.
Il seguito di questo raccontino si potrebbe immaginare… immaginate una S.r.L tra i due big del bene e del male… :-D
Grazie e buone cose!
Jacopo
@Alberto Marcolli
Sì, ho notato l'uso improprio della d eufunica… ci starò più attento!
La mia è solo fantasia essendo credente nella non esistenza di qualsiasi dio ma… ma chi è credente sì… dovrebbe preoccuparsi… specie la sera quandi si corica certo di svegliarsi il giorno dopo. ;-)
Grazie!
Jacopo
Monet569
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Messaggio da leggere da Monet569 »

Non c'è momento della vita più libero e creativo del sonno e del sognare.
Piace talmente tanto alle persone che molti dormono anche di giorno.
Essendo credente e sapendo che Dio ha bisogno della Terra quanto un cane di una pulce… apprezzo la fantasia del racconto e l'idea di un Dio che sembra più un diavolo stufo del mondo che si ritrova addosso.
Per adesso non dò voti, sono appena entrata e mi sto appena ambientando.
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Complice di serate e di risate, veicolo per vecchie e nuove amicizie, la birra ci accompagna e ha accompagnato la nostra storia. "Dentro la birra", abbiamo scelto questo titolo perché crediamo sia interessante sapere che cosa ci sia di così attraente nella bevanda gialla, gasata e amarognola. Perchè piace così tanto? Che emozioni fa provare? Abbiamo affidato questa "indagine" a Braviautori, affinché trovasse, tramite l'associazione e il portale internet, scrittori capaci di esprimere tali sensazioni. E infatti sono arrivati numerosi racconti: la commissione ne ha scelti 33. Nemmeno a farlo apposta, 33 è la quantità di centilitri di un gran numero di bottiglie (e lattine) di birra; una misura nota a chi se n'intende.
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Contiene opere di: nwAndrea Andreoni, nwTullio Aragona, Enrico Arlandini, Beril, Enrico Billi, nwLuigi Bonaro, Vittorio Cotronei, Emanuele Crocetti, nwBruno Elpis, Daniela Esposito, Lorella Fanotti, Lodovico Ferrari, Livio Fortis, Valerio Franchina, Luisa Gasbarri, Oliviero Giberti, Elena Girotti, Concita Imperatrice, Carlotta Invrea, Fabrizio Leo, Sandra Ludovici, Micaela Ivana Maccan, Cristina Marziali, Stefano Masetti, Maurizio Mequio, nwSimone Pelatti, Antonella Provenzano, Maria Stella Rossi, Giuseppe Sciara, nwSalvatore Stefanelli, nwSer Stefano, nwSunThatSpeed, Marco Vignali.

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What if we were cattles grazing for someone who needs a lot of of food? How would we feel if it had been us to be raised for the whole time waiting for the moment to be slaughtered? This is the spark that gives the authors a chance to talk about the human spirit, which can show at the same time great love and indiscriminate, ruthless selfishness. In this original parody of an alien invasion, we follow the short story of a couple bound by deep love, and of the tragic decision taken by the heads of state to face the invasion. Two apparently unconnected stories that will join in the end for the good of the human race. So, this is a story to be read in one gulp, with many ironic and paradoxical facets, a pinch of sadness and an ending that costed dearly to the two authors. (review by Cosimo Vitiello)
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Cover artist: Roberta Guardascione.
Translation from Italian: Carmelo Massimo Tidona.

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Ognuno di noi ha un proprio autore preferito.
Cosa scrivereste se voi foste loro?
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Contiene opere di: Concita Imperatrice, nwAngela Di Salvo, nwCinzia Colantoni, nwDaniela Rossi, Amelia Baldaro, nwUmberto Pasqui, Michela Giudici, Adriano Carrieri, nwAlma Trucillo, nwDiego Cocco, Laura Chiabudini, Enrico Arlandini, Franca Cini, Mauro Sighicelli, nwFlora Lalli, nwAnna Rita Foschini, Fabrizio Roscini, nwMaria Rosaria Spirito, Sandra Ludovici, Mauro Cancian, Agata Alleruzzo, nwGiorgio Leone, nwCristina Giuntini, Sashenka, Gloria Dafne Fedi, nwRosanna Fontana, nwMarina Paolucci.

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