I letti tumultuosi della Noia
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I letti tumultuosi della Noia
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Mi piace un sacco questo"espressionismo" agitato e ribelle… ribelle di una ribellione che… se non solo poetica… è ancora più apprezzabile ed auspicata.
Sui letti tumultuosi della noia il tumulto dei pensieri agita il sonno e stimola la poetica della fantasia che del malessere esistenziale si fa ponte verso un altro mondo… utopico… desiderato… o forse no… ma certamente fonte di ispirazione.
Voto 5
Jacopo
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La tua poesia illustra bene la cosa, quindi mi piace!
Commento a: I Letti tumultuosi della Noia
Originale? Ma una poesia ha il compito istituzionale di suscitare emozioni.
A me suscita tutt'altro.
Abbiamo una concezione differente della poesia.
Perdonami
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Re: Commento a: I Letti tumultuosi della Noia
Non critico la visione diversa, assolutamente. Sarei ipocrita a farlo. Tuttavia sono curioso di sapere cosa suscita in te, e quale sia la tua concezione di poesia, per pura curiositàVladimiro ha scritto: ↑04/10/2024, 20:39 Non mi mai sembrata propriamente una poesia, una elencazione, piuttosto, è anche abbastanza caotica di pensieri trasposta in non-versi.
Originale? Ma una poesia ha il compito istituzionale di suscitare emozioni.
A me suscita tutt'altro.
Abbiamo una concezione differente della poesia.
Perdonami
Re: I Letti tumultuosi della Noia
comincio dalla seconda domanda.
A una poesia chiedo - da un pdv emotivo - che smuova sentimenti, provochi emozioni; che si faccia leggere appoggiandosi alla ritmica degli accenti dal pdv tecnico.
Un testo che "suggerisca" , non sbatta in faccia , un qualcosa di condivisibile con un amico - il Lettore - il quale, trovando in essa poesia qualcosa in comune con l'autore, gliela espropri e la faccia propria, patrimonio emotivo singolare e inconfondibile.
La poesia non è di chi la scrive, ma di chi la legge.
Se non accade...
È così ho risposto alla prima domanda.
Vlad
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Questo tuo scritto non mi è piaciuto e non mi ha coinvolto come quello dello scorso Grand Prix (per il mio gusto soggettivo, preferisco composizioni più brevi e immediate) e non l'ho trovato "misterioso" e inquietante come quello (scritto dal tuo alias) del Grand Prix ancora precedente.
Tuttavia, in un modo o nell'altro, ciò che scrivi riesce sempre a risultarmi interessante e, comunque, a smuovermi per l'intensità, l'urgenza e la sincerità, oltreché per alcune scelte di immagini (per esempio, i letti tumultuosi della noia sono una bella e immediata immagine, che trasmette chiaramente lo stato d'animo che permea la poesia).
Mi è poi piaciuta molto la parte centrale:
"Perdere di vista il contatto
Sbraitare contro il già fatto
Infrangere ciò che sono stato
Gridare con fierezza ciò che non ho fatto"
Personalmente, l'ho trovata molto punk, molto 1977 e mi ha anche ricordato i Diaframma di "Libra" (Colpisci il passato al cuore/le illusioni di sempre/Abbatti il futuro/Lui non ti appartiene, etc.), ovviamente, in particolare, nella versione stravolta e molto punk (appunto!) di Live & Unrealesed cantata da Federico Fiumani, più che in quella originale, "sofisticata", semi-new wave e anni '80, contenuta in 3 volte lacrime e cantata da Miro Sassolini (magari non sai di cosa sto parlando, ma potrai cercare di scoprirlo).
Insomma, ciò che scrivi comunque mi piace.
Alla prossima.
Saluti
- Eleonora2
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Un'esplosione epocale che cancellò un'intera isola dalla daccua della terra, pardon, del mare!
Gara d'inverno 2018-2019 - La soffitta, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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La Gara 3 - C'era una volta...
A cura di Bonnie.
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La Gara 19 - Un incipit da Re
A cura di Miriam Mastrovito.
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Idra Loop
la strana verità di una fotografia che non dovrebbe esistere
In una tranquilla cittadina del Nord Italia, gli abitanti rivedono se stessi da giovani. Il CICAP vuole vederci chiaro e ingaggia un reporter specializzato in miti e misteri. Però anch'egli viene suo malgrado coinvolto in qualcosa di altrettanto assurdo, infatti appare dal nulla una misteriosa fotografia Polaroid che lo ritrae in una circostanza mai esistita.
Cosa lega questi due misteri?
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Déjà vu - il rivissuto mancato
antologia poetica di AA.VV.
Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. Il dèjà vu diventa così una fotocopia mentale di quell'attimo, un incontro del pensiero con se stesso.
Chi non ha mai pensato (o realmente vissuto) un'istantanea della propria vita, gli stessi gesti e le stesse parole senza rimanerne perplesso e affascinato? Chi non lo ha mai rievocato come un sogno o, perché no, come un incubo a occhi aperti?
Ventitrè autori si sono cimentati nel descrivere le loro idee di déjà vu in chiave poetica.
A cura di Francesco Zanni Bertelli.
Contiene opere di: Alberto Barina, Angela Catalini, Enrico Arlandini, Enrico Teodorani, Fausto Scatoli, Federico Caruso, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel, Francesca Paolucci, Gabriella Pison, Gianluigi Redaelli, Giovanni Teresi, Giuseppe Patti, Ida Dainese, Laura Usai, Massimo Baglione, Massimo Tivoli, Pasquale Aversano, Patrizia Benetti, Pietro Antonio Sanzeri, Silvia Ovis, Umberto Pasqui, Francesco Zanni Bertelli.
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Human Takeaway
(english version)
What if we were cattles grazing for someone who needs a lot of of food? How would we feel if it had been us to be raised for the whole time waiting for the moment to be slaughtered? This is the spark that gives the authors a chance to talk about the human spirit, which can show at the same time great love and indiscriminate, ruthless selfishness. In this original parody of an alien invasion, we follow the short story of a couple bound by deep love, and of the tragic decision taken by the heads of state to face the invasion. Two apparently unconnected stories that will join in the end for the good of the human race. So, this is a story to be read in one gulp, with many ironic and paradoxical facets, a pinch of sadness and an ending that costed dearly to the two authors. (review by Cosimo Vitiello)
Authors: Massimo Baglione and Alessandro Napolitano.
Cover artist: Roberta Guardascione.
Translation from Italian: Carmelo Massimo Tidona.
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