Rescissione di contratto

[Roberto Bonfanti]

Egr. Sig. Babbo Natale,
con la presente formalizzo la rescissione del mio contratto con lei.
Immagino che questa lettera non la sorprenda più di tanto, probabilmente aveva già intuito la mia intenzione, vista l'assenza di comunicazione fra di noi, che dura ormai da parecchio tempo. Le assicuro che questa decisione è stata da me ponderata a lungo, non la prenda come avventata e dettata dall'impulso del momento.
In passato avevo più volte espresso la mia perplessità riguardo al peggioramento del servizio da lei fornito, rimostranze che sono rimaste del tutto inascoltate: mai un cenno di risposta, una telefonata, una email, una lettera, mi sarei accontentato anche di un semplice prestampato standard da parte di uno dei sui collaboratori (o aiutanti, come li chiama lei), le consiglio di curare un po' meglio il customer care, un'azienda moderna deve porre più attenzione alla soddisfazione dei clienti. È proprio questo l'aspetto sul quale verte la mia critica: la sua impresa non ha saputo evolversi, rimanere al passo con i tempi. Fin quando lei operava in regime di monopolio si poteva permettere di condurre il suo business con metodi tradizionali, senza preoccuparsi della concorrenza, oggi non è più così.
In fondo, e con questo non voglio sminuire l'importanza, anche simbolica, del suo marchio, il suo lavoro è semplice: si tratta di raccogliere le ordinazioni, preparare la merce, imballare e recapitare i pacchi ai destinatari, che c'è di complicato? Lei mi risponderà che le consegne devono avvenire in un periodo di tempo limitato, è vero, ma queste sono le condizioni che lei stesso ha stabilito, fanno parte della sua politica aziendale e sono indicate nel contratto, ne ha sempre fatto un punto di forza della sua impresa, sono il motivo per cui finora mi ero avvalso del suo servizio. Adesso anche questo non è più una sua esclusiva, tanto per farle un esempio, una nota azienda di Seattle evade quasi la totalità degli ordini in un giorno, non solo il 25 dicembre, ma tutto l'anno! Invece, da parte sua, sempre più spesso ho subito ritardi e mancate consegne. Non mi venga a dire che l'ubicazione della sede rende problematica la logistica; dislochi, apra filiali in altre zone, si espanda.
Ma la ragione principale che mi ha spinto a questa, mi creda, dolorosa decisione riguarda la conformità della merce rispetto alla richiesta. C'è stato un tempo in cui non potevo lamentarmi, ordinavo una cosa e quella mi arrivava, col passare degli anni ho notato quanto sia scaduto questo aspetto del suo operato, aggravato dal suo pessimo servizio di reso, del tutto inesistente: alla fine mi sono ritrovato in casa un mucchio di articoli inutili che ho dovuto svendere, anzi, praticamente regalare.
Anche i suggerimenti che le avevo dato per migliorare la sua immagine sono rimasti del tutto inascoltati. Non ci voleva molto per puntare a un target di clienti più glamour: un po' di palestra, qualche tatuaggio, una bella Harley Davidson e lei poteva diventare un'icona hipster coi fiocchi. E invece? Niente, sempre sovrappeso, infagottato nel suo vetusto pigiamone rosso e con la slitta trainata da quelle povere bestie, alla faccia degli animalisti! Non sarà a causa del contratto capestro di sponsorizzazione con la multinazionale delle bibite gassate?
Insomma, fra mancate consegne, merce sbagliata e disguidi vari mi trovo costretto a prendere la decisione di cui sopra.
Non le rubo altro tempo (anche se in questo periodo immagino ne abbia molto…), la chiudo qui. Devo scrivere due righe al Coniglio Pasquale: se anche quest'anno trovo un altro portachiavi nell'uovo di cioccolato annullo tutte le ordinazioni da qui all'eternità!

[Nuovoautore]

Troppo ancorato al passato, è rimasto il povero Babbo Barbuto, nell'epoca delle logistiche, delle multinazionali, delle consegne h 24 e del prezzo stracciato (molto spesso quasi come il prodotto offerto) non poteva che finire con l'essere sepolto sotto una montagna di reclami… e magari dal dover pure affrontare qualche causa milionaria intentata da qualche papà Paperone per non aver soddisfatto i desiderata del pargolo viziato. Molto divertente, Piaciuto! Voto… 4 Ciao, Roberto

[Giovanni p]

Avevo già recensito questo racconto breve, quindi il 5 che ho dato non credo sarà sta gran novità. Ho poco da aggiungere alla recensione già data, se non che mi piace molto il tono ironico e l atteggiamento smaliziato, ma non vittimistico. Speriamo nel coniglio pasquale!

[Stefano M.]

Un racconto (anzi, una lettera) che molti padri e/o figli al giorno d’oggi scriverebbero molto volentieri a Babbo Natale! Un pensiero vagamento distopico che dissacra una figura ormai entrata nell’immaginario comune: sorprendente? Fino ad un certo punto, in fin dei conti è stato lo stesso Babbo Natale ad aver spazzato via il Gesù Bambino dei nostri nonni… magari fra un po’ arriverà qualche trovata da Amazon o eBay per rimpiazzarli entrambi, chissà… Nel complesso godibilissimo, davvero! Passando agli aspetti tecnici, davvero poco da segnalare, si tratta di una lettera formale che, proprio per questo, rende il giusto distacco fra mittente e destinatario e penso che sia proprio questa contrapposizione con il “calore” del Natale a rendere interessante la lettura. Buon Natale anche a te!
PS: mi permetto di segnalarti un minuscolo refuso, ovviamente del tutto ininfluente. Viene scritto “indicato nel contratto” anziché “indicate nel contratto”.

[Domenico Gigante]

Ciao Roberto! Molto simpatica la tua "letterina" a Babbo Natale. Il tono è piacevole e la lettura scorre senza intoppi. E' chiaro che sulla logistica, i resi e il customer care, Amazon è molto più avanti di Santa Claus Spa. Secondo me, però, resta tutto il fascino del ciccione sulla slitta che scenda dal camino, nonostante sia un'invenzione di quella società che vende bibite gassate. E' più genuino e simpatico (gli americani direbbero "friendly") di questi tizi che si costruiscono il proprio shuttle privato per andare nello spazio. Ti invito a ripensarci.

[Laura Traverso]

ma ciao Roberto, mi è piaciuta moltissimo la tua letterina a Babbo Natale; mi ha fatto sorridere e, credimi, che con i tempi che stiamo vivendo, non è risultato da poco. Spiritosa, ben esposta e divertente. Una tirata d'orecchi con i fiocchi al panciuto, anche se sempre amato, ometto di rosso vestito. Bravo!

[Andr60]

Vero che il ciccione è superato, però è stato anche un precursore: in fondo gli elfi non sono sindacalizzati e hanno un lavoro precario a termine, esattamente come i dipendenti Amazon. Bezos dovrebbe pagargli i diritti, altro che scorrrazzare sul suo razzo a forma di... Bezos!
Saluti

[Roberto Bonfanti]

Troppo ancorato al passato, è rimasto il povero Babbo Barbuto, nell'epoca delle logistiche, delle multinazionali, delle consegne h 24 e del prezzo stracciato (molto spesso quasi come il prodotto offerto) non poteva che finire con l'essere sepolto sotto una montagna di reclami… e magari dal dover pure affrontare qualche causa milionaria intentata da qualche papà Paperone per non aver soddisfatto i desiderata del pargolo viziato. Molto divertente, Piaciuto! Voto… 4 Ciao, Roberto

Grazie del commento e del voto. Eh sì, tempi duri per il vecchio Santa!

[Roberto Bonfanti]

Povero Babbo Natale, Amazon l'ha messo in ginocchio! Dai, cerca di ripensarci sulla rescissione del contratto... manca poco per la pensione. L'INPS mica gli dà la possibilità di riscattare i vuoti contributivi. Ma sulle renne, no, non si può chiudere un occhio, è sfruttamento "cervidile"!
È simpatico e scorre piacevolmente.
Fra

Grazie Fra.
Io alla pensione ci credo ancora meno che a Babbo Natale!

[Roberto Bonfanti]

Avevo già recensito questo racconto breve, quindi il 5 che ho dato non credo sarà sta gran novità. Ho poco da aggiungere alla recensione già data, se non che mi piace molto il tono ironico e l atteggiamento smaliziato, ma non vittimistico. Speriamo nel coniglio pasquale!

Grazie Giovanni, troppo buono. Eh sì, stiamo a vedere che fa quel roditore.

[Roberto Bonfanti]

Un racconto (anzi, una lettera) che molti padri e/o figli al giorno d’oggi scriverebbero molto volentieri a Babbo Natale! Un pensiero vagamento distopico che dissacra una figura ormai entrata nell’immaginario comune: sorprendente? Fino ad un certo punto, in fin dei conti è stato lo stesso Babbo Natale ad aver spazzato via il Gesù Bambino dei nostri nonni… magari fra un po’ arriverà qualche trovata da Amazon o eBay per rimpiazzarli entrambi, chissà… Nel complesso godibilissimo, davvero! Passando agli aspetti tecnici, davvero poco da segnalare, si tratta di una lettera formale che, proprio per questo, rende il giusto distacco fra mittente e destinatario e penso che sia proprio questa contrapposizione con il “calore” del Natale a rendere interessante la lettura. Buon Natale anche a te!
PS: mi permetto di segnalarti un minuscolo refuso, ovviamente del tutto ininfluente. Viene scritto “indicato nel contratto” anziché “indicate nel contratto”.

Grazie del commento Stefano. E anche della segnalazione, correggo subito!

[Roberto Bonfanti]

Ciao Roberto! Molto simpatica la tua "letterina" a Babbo Natale. Il tono è piacevole e la lettura scorre senza intoppi. E' chiaro che sulla logistica, i resi e il customer care, Amazon è molto più avanti di Santa Claus Spa. Secondo me, però, resta tutto il fascino del ciccione sulla slitta che scenda dal camino, nonostante sia un'invenzione di quella società che vende bibite gassate. E' più genuino e simpatico (gli americani direbbero "friendly") di questi tizi che si costruiscono il proprio shuttle privato per andare nello spazio. Ti invito a ripensarci.

Ciao Domenico, grazie. Uhm... vabbe', dai ci penserò

[Roberto Bonfanti]

ma ciao Roberto, mi è piaciuta moltissimo la tua letterina a Babbo Natale; mi ha fatto sorridere e, credimi, che con i tempi che stiamo vivendo, non è risultato da poco. Spiritosa, ben esposta e divertente. Una tirata d'orecchi con i fiocchi al panciuto, anche se sempre amato, ometto di rosso vestito. Bravo!

Grazie Laura, se questo raccontino fa sorridere chi lo legge ho già raggiunto il mio scopo.
Una caro saluto!

[Roberto Bonfanti]

Vero che il ciccione è superato, però è stato anche un precursore: in fondo gli elfi non sono sindacalizzati e hanno un lavoro precario a termine, esattamente come i dipendenti Amazon. Bezos dovrebbe pagargli i diritti, altro che scorrrazzare sul suo razzo a forma di... Bezos!
Saluti

Sai che non avevo pensato a queste similitudini? In fondo anche il razzo può essere condsiderato una specie di slitta volante...
Grazie!

[Roberto Bonfanti]

Divertente e scorrevole, ottimo lavoro come già detto da tutti gli altri. Certo che corri dei rischi, l'anno prossimo potresti trovarti sommerso di carbone (o l'idea è quella, vuoi venderlo all'enel?)

Eh, magari...
Grazie del commento, Mithril!

[Alycetta7]

Racconto divertente, in forma di lettera-reclamo, che descrive alla perfezione l'era di consumismo e povertà di valori in cui viviamo. Riuscire a farlo così bene in chiave ironica non è per niente semplice. Davvero originale e ben fatto. Complimenti.

[Temistocle]

Sul testo… non si discute. Tutto scorre al meglio e lo stile supporta il tema.
Io, però… preferisco sempre Babbo Natale! Mi definisco un luddista intellettuale e quindi, capirai, faccio a pugni con le diavolerie moderne, anche se (apparentemente!) perfette.
Vuoi mettere aspettare al camino la mezzanotte e non sapere se scenderà qualcuno? Vuoi mettere la sorpresa di veder arrivare un regalo non richiesto ma sempre un dono perché sono stato buono? Se ricevo quello che voglio, che aspetto a fare Natale? Lo posso chiedere tutti i giorni (e infatti, ormai, i bambini hanno sempre tutto, sempre e subito; così che Natale è solo il 25 dicembre).
Sempre viva Babbo Natale!

[Roberto Bonfanti]

Racconto divertente, in forma di lettera-reclamo, che descrive alla perfezione l'era di consumismo e povertà di valori in cui viviamo. Riuscire a farlo così bene in chiave ironica non è per niente semplice. Davvero originale e ben fatto. Complimenti.

Ti ringrazio per il bel commento, Alycetta.

[Roberto Bonfanti]

Sul testo… non si discute. Tutto scorre al meglio e lo stile supporta il tema.
Io, però… preferisco sempre Babbo Natale! Mi definisco un luddista intellettuale e quindi, capirai, faccio a pugni con le diavolerie moderne, anche se (apparentemente!) perfette.
Vuoi mettere aspettare al camino la mezzanotte e non sapere se scenderà qualcuno? Vuoi mettere la sorpresa di veder arrivare un regalo non richiesto ma sempre un dono perché sono stato buono? Se ricevo quello che voglio, che aspetto a fare Natale? Lo posso chiedere tutti i giorni (e infatti, ormai, i bambini hanno sempre tutto, sempre e subito; così che Natale è solo il 25 dicembre).
Sempre viva Babbo Natale!

Grazie per il passaggio, Temistocle.
Spero che sia passata l'ironia del mio testo. Ci mancherebbe, sempre viva Babbo Natale.

[Marino Maiorino]

Mi hai strappato un sorriso di tristezza: spero davvero che non si arrivi a cose del genere.
Il fatto stesso che usi il verbo "speri" (Spes ultima dea) la dice lunga su quanto condivida il tuo evidente sconforto per la mentalità ormai dilagante. E, lavorando in un'azienda... mi vien voglia di fondare un gruppo sovversivo anarchico per la salvezza e l'autogestione degli Elfi di Babbo Natale!
Uhm... Mi sa che mi hai dato un'idea...

[Myname]

È proprio così, un mondo che perde per strada i suoi aspetti più innocenti e umani.
La Cola Cola usa Babbo Natale ma non è la sola, il personaggio viene assimilato alla macchina sempre e solo se la cosa produce soldi.
Forse questo aspetto manca nel tuo racconto ma quello che c'è è sufficiente per inchiodare la macchina al muro! Anche a me, Babbo Natale piace molto!

[Myname]

Aggiungo una nota...psicanalitica: Freud non amava il "super Io" , l'istanza della censura mentale.
A questo proposito scrive: "una volta che il paziente ha risolto il problema, il suo super Io non è più severo ma ricorda il personaggio di Babbo Natale.Una presenza bonaria e amichevole che "dona" libertà all' Io..."
Interessante perchè la società attuale sostituisce a questo la presenza di censure a tutti i livelli, controlli e str....e varie

[Alberto Marcolli]

sminuire l'importanza -- forse è meglio "sminuirne l'importanza"
un icona hipster -- manca l'apostrofo

Tono veramente "commerciale" di uno che di commercio se ne intende. Non dirlo a me che ho perfino tenuto fior di corsi sulla materia.
Spiritoso al punto giusto. Insomma, "un corto" quasi da manuale. Voto alto. Per il massimo, io sono un lettore esigente e una certa verbosità sarebbe da "limare", ma non è semplice. Manomettere un corto si rischia di far peggio. quindi va bene così. Io l'ho gradito molto.

[Tiziano Legati]

Riceverai sicuramente del carbone dopo questa letterina a Babbo Natale.
Tempi duri per tutti e anche Babbo ha i suoi grattacapi fra disdette che arrivano, regali sbagliati, vertenze sindacali e animalisti sulle barricate.
Bello e divertente.

[Roberto Bonfanti]

Mi hai strappato un sorriso di tristezza: spero davvero che non si arrivi a cose del genere.
Il fatto stesso che usi il verbo "speri" (Spes ultima dea) la dice lunga su quanto condivida il tuo evidente sconforto per la mentalità ormai dilagante. E, lavorando in un'azienda... mi vien voglia di fondare un gruppo sovversivo anarchico per la salvezza e l'autogestione degli Elfi di Babbo Natale!
Uhm... Mi sa che mi hai dato un'idea...

Parli di qualcosa tipo il FLNJ (Front de Libération des Nains de Jardin)?
Grazie del commento, Marino, mai perdere la speranza.

[Roberto Bonfanti]

È proprio così, un mondo che perde per strada i suoi aspetti più innocenti e umani.
La Cola Cola usa Babbo Natale ma non è la sola, il personaggio viene assimilato alla macchina sempre e solo se la cosa produce soldi.
Forse questo aspetto manca nel tuo racconto ma quello che c'è è sufficiente per inchiodare la macchina al muro! Anche a me, Babbo Natale piace molto!

Grazie del commento e della nota psicoanalitica!

[Roberto Bonfanti]

sminuire l'importanza -- forse è meglio "sminuirne l'importanza"
un icona hipster -- manca l'apostrofo

Tono veramente "commerciale" di uno che di commercio se ne intende. Non dirlo a me che ho perfino tenuto fior di corsi sulla materia.
Spiritoso al punto giusto. Insomma, "un corto" quasi da manuale. Voto alto. Per il massimo, io sono un lettore esigente e una certa verbosità sarebbe da "limare", ma non è semplice. Manomettere un corto si rischia di far peggio. quindi va bene così. Io l'ho gradito molto.

Grazie Alberto, per il gradimento e per le segnalazioni, sempre utili.

[Roberto Bonfanti]

Riceverai sicuramente del carbone dopo questa letterina a Babbo Natale.

Lo spero, visto i costi attuali dell'energia!
Grazie del bel commento, Tiziano.

[Namio Intile]

L'avevo naturalmente letto da tempo. Anche se non ricordo di averlo recensito. È un racconto umoristico divertente piacevole e scorrevole, ma ci ho letto anche una satira amara al mondo dell'e-commerce al lavoro h24 (come si suole dire) 365 giorni l'anno eccetto forse proprio il giorno di Santa Claus.
I portatori di doni non sono altro che lavoratori sfruttati.
Oggi come oggi per la pensione ci vogliono almeno venti anni di contributi e 64 anni di età. Ma col sistema contributivo di sicuro l'assegno sarà da fame.
Un ottimo lavoro, a rileggerti.

[Roberto Bonfanti]

L'avevo naturalmente letto da tempo. Anche se non ricordo di averlo recensito. È un racconto umoristico divertente piacevole e scorrevole, ma ci ho letto anche una satira amara al mondo dell'e-commerce al lavoro h24 (come si suole dire) 365 giorni l'anno eccetto forse proprio il giorno di Santa Claus.
I portatori di doni non sono altro che lavoratori sfruttati.
Oggi come oggi per la pensione ci vogliono almeno venti anni di contributi e 64 anni di età. Ma col sistema contributivo di sicuro l'assegno sarà da fame.
Un ottimo lavoro, a rileggerti.

Grazie Namio. La pensione, alla faccia di tutte le conquiste sindacali del secolo scorso, sta diventando sempre più una chimera.
Un saluto.