Cose dette, cose sognate
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Cose dette, cose sognate
La sua voce mi giunge
più dolce
più sfumata
diverse sono le pause
e anche gli accenti
che non sembra neppure lei
telefonarsi nelle ore più buie della notte
quelle che di solito annunciano disgrazie
per noi sono un gioco per dire cose
che di giorno non è così facile
mettersi a nudo
abbassare le difese
però ancora non l'ho sentita dire
ti amo
e neppure
ho voglia di far l'amore
queste cose non le ha mai dette
mai di notte
figuriamoci di giorno
che si ripara dietro grandi occhiali scuri
e labbra scarlatte e reticenti
ma io so che mi ama anche quando dice
che non ci vedremo più
che questa è l'ultima volta
che la storia è meglio finirla
che altri e altre verranno
per lei
per me
e lo dice da così tanto tempo
che oramai le parole
hanno invertito il significato
e intanto continuiamo al telefono
in piena notte
passando da stati di veglia a stati di sonno
da coscienza a incoscienza
che poi al mattino mi chiedo
se quelle cose ce le siamo dette
o solo sognate.
- Laura Traverso
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Bella l'idea del domandarsi se "sogno o son desto", ma come dicevo prima, il brano, diventa invece, un po' "logorroico". Valuto tra il 2 e il 3 voto. Voto 3
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Mi piace anche questo dubbio; se effettivamente le cose dette sono vere oppure sognate, ci siamo passati un po' tutti quando, nelle ore più buie, attaccati alla cornetta quasi assopiti, non si vuole mai chiudere la telefonata. Quel bisogno di sentire l'altro, anche se solo al telefono, sentire il suo respiro già ci basta per stare bene, come un odore o un sapore di cui non riesci a farne a meno.
Lo so, forse sto farneticando, per questo mi fermo qui.
Voto 5.
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The Smiths - Please, Please, Please Let Me Get What I Want - Violin Cover - Barbara Krajewska, un grandissimo pezzo degli Smiths in versione strumentale.
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La Gara 21 - Lasciate ogni speranza, oh voi ch'entrate.
A cura di Conrad.
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La Gara 46 - Non più in vita
A cura di Ser Stefano.
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La Gara 32 - MOM - Storie di Madri (e figli)
A cura di Mastronxo.
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Déjà vu - il rivissuto mancato
antologia poetica di AA.VV.
Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. Il dèjà vu diventa così una fotocopia mentale di quell'attimo, un incontro del pensiero con se stesso.
Chi non ha mai pensato (o realmente vissuto) un'istantanea della propria vita, gli stessi gesti e le stesse parole senza rimanerne perplesso e affascinato? Chi non lo ha mai rievocato come un sogno o, perché no, come un incubo a occhi aperti?
Ventitrè autori si sono cimentati nel descrivere le loro idee di déjà vu in chiave poetica.
A cura di Francesco Zanni Bertelli.
Contiene opere di: Alberto Barina, Angela Catalini, Enrico Arlandini, Enrico Teodorani, Fausto Scatoli, Federico Caruso, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel, Francesca Paolucci, Gabriella Pison, Gianluigi Redaelli, Giovanni Teresi, Giuseppe Patti, Ida Dainese, Laura Usai, Massimo Baglione, Massimo Tivoli, Pasquale Aversano, Patrizia Benetti, Pietro Antonio Sanzeri, Silvia Ovis, Umberto Pasqui, Francesco Zanni Bertelli.
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Bagliori Cosmici
la Poesia nella Fantascienza
Il sonetto "Aspettativa" di H. P. Lovecraft è stato il faro che ha guidato decine di autori nella composizioni delle loro poesie fantascientifiche pubblicate in questo libro. Scoprirete che quel faro ha condotto i nostri poeti in molteplici luoghi; ognuno degli autori ha infatti accettato e interpretato quel punto fermo tracciando la propria rotta verso confini inimmaginabili.
A cura di Alessandro Napolitano e Massimo Baglione.
Contiene opere di: Sandro Battisti, Meth Sambiase, Antonella Taravella, Tullio Aragona, Serena M. Barbacetto, Francesco Bellia, Gabriele Beltrame, Mara Bomben, Luigi Brasili, Antonio Ciervo, Iunio Marcello Clementi, Diego Cocco, Vittorio Cotronei, Lorenzo Crescentini, Lorenzo Davia, Angela Di Salvo, Bruno Elpis, Carla de Falco, Claudio Fallani, Marco Ferrari, Antonella Jacoli, Maurizio Landini, Andrea Leonelli, Paolo Leoni, Lia Lo Bue, Sandra Ludovici, Matteo Mancini, Domenico Mastrapasqua, Roberto Monti, Daniele Moretti, Tamara Muresu, Alessandro Napolitano, Alex Panigada, Umberto Pasqui, Simone Pelatti, Alessandro Pedretta, Mattia Nicolò Scavo, Ser Stefano, Marco Signorelli, Salvatore Stefanelli, Alex Tonelli, Francesco Omar Zamboni.
Le radici del Terrore
Antologia di opere ispirate agli scritti e all'universo lovecraftiano
Questa antologia nasce dalla sinergia tra le associazioni culturali BraviAutori ed Electric Sheep Comics con lo scopo di rendere omaggio alle opere e all'universo immaginifico di Howard Phillips Lovecraft. Le ventitrì opere selezionate hanno come riferimento la narrativa "lovecraftiana" incentrata sui racconti del ciclo di Cthulhu, già fonte di ispirazione non solo per scrittori affermati come Stephen King, ma anche in produzioni cinematografiche, musicali e fumettistiche. Il motivo di tanto successo è da ricercare in quell'universo incredibile e "indicibile", fatto di personaggi e creature che trascendono il Tempo e sono una rappresentazione dell'Essere umano e delle paure che lo circondano: l'ignoto e l'infinito, entrambi letti come metafore dell'inconscio.
A cura di Massimo Baglione e Roberto Napolitano.
Copertina di Gino Andrea Carosini.
Contiene opere di: Silvano Calligari, Enrico Teodorani, Rona, Lellinux, Marcello Colombo, Sonja Radaelli, Pasquale Aversano, Adrio the boss, Benedetta Melandri, Roberta Lilliu, Umberto Pasqui, Eliseo Palumbo, Carmine Cantile, Andrea Casella, Elena Giannottu, Andrea Teodorani, Sandra Ludovici, Eva Bassa, Angela Catalini, Francesca Di Silvio, Anna Rita Foschini, Antonella Cavallo, Arianna Restelli.
Special guests: gli illustratori americani e spagnolo Harry O. Morris, Joe Vigil and Enrique Badìa Romero.
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