I colori della luna

Spazio dedicato alla Gara stagionale d'estate 2024.

Sondaggio

1 - non mi piace affatto
0
Nessun voto
2 - mi piace pochino
2
25%
3 - si lascia leggere
0
Nessun voto
4 - mi piace
4
50%
5 - mi piace tantissimo
2
25%
 
Voti totali: 8

Avatar utente
Alberto Marcolli
rank (info):
Necrologista
Messaggi: 295
Iscritto il: 08/05/2018, 18:06

Author's data

I colori della luna

Messaggio da leggere da Alberto Marcolli »

leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Questa notte la luna splende dorata nel cielo stellato.
I gomiti appoggiati alla finestra, spalancata sui campi di grano, Iryna osserva incantata quel suo lento scivolare all’orizzonte, come un corpo vivo, in eterno movimento. Lo spettacolo le ricorda un canto di Vasyl, perché le poesie hanno sempre esercitato su di lei un fascino particolare.
«Le poesie sono simili alla luna, risvegliano i sentimenti e permettono alle persone di ritrovarsi,» le raccontò una volta nonna Kateryna.
Da qualche parte la fuori, pure Marko, suo marito, osserva la stessa luna e le affida il compito di riunire il suo cuore a quello della moglie, lontana centinaia di chilometri.
Rincuorata da questo magico incontro, Iryna ritorna sotto le coperte, sperando che suo figlio Denis, cui sta spuntando il primo dentino, non la svegli nuovamente.

Questa sera la luna è rossa. Rossa come il sangue degli uomini che sono morti in battaglia. L’attacco è terminato da poco, e le bombe “intelligenti” hanno seminato l’inevitabile scia di vittime tra soldati e persone inermi.
Marko si accomoda alla meglio nel ruvido nascondiglio, improvvisato sulla nuda terra, e la solita vocina gli sussurra all’orecchio:
«Ringrazia il cielo che sei ancora vivo, gli eroi laggiù non ce l’hanno fatta!»

I suoi compagni sembrano rassegnati a questo cambiamento radicale della loro vita, ma per Marko non c’è modo di abituarsi al puzzo di carne umana, abbrustolita dalle micidiali bombe al fosforo bianco. È qui da un anno ormai, e impazzisce dal bisogno di tornare a casa, rivedere, non solo in fotografia, il suo bambino, riabbracciare Iryna, e riconquistare un briciolo di fiducia nel futuro, al posto di questa nausea che non lo abbandona un istante.
Al collo di Marko brilla una catenina d’oro con appeso uno scrigno piccolissimo. Dentro vi ha nascosto una ciocca dei capelli di Iryna, ma non del suo Denis. Quando iniziò questa aggressione maledetta era istruttore militare a Zhytomyr. Denis aveva solamente una leggera peluria scura e una soffice fossetta nella parte superiore della fronte, dove le ossa non si erano ancora saldate.
«Perché c’è questa specie di fontanella?» aveva chiesto preoccupato.
«Per facilitare l’arrivo in questo mondo,» aveva risposto Iryna, aiutandolo a reggere delicatamente la rosea testolina di Denis.

Iryna ha trascorso la sua adolescenza in compagnia di nonna Kateryna, dopo la separazione dei suoi genitori, fuggiti ognuno per la propria strada, dimenticandosi della loro unica figlia.
Nonna Kateryna, abituata alle lunghe assenze di nonno Borys, soldato pure lui, è sempre stata di grande conforto per Iryna, soprattutto adesso che è alle prese, per la prima volta, con un neonato.
Il giorno dopo, infatti, eccola comparire di buon mattino.
«Iryna, ti ho portato la collanina d’ambra: è miracolosa contro il mal di denti dei neonati.»
Iryna la guarda dubbiosa.
«Sicura che funziona, nonna?»
«Beh! Ha funzionato alla grande con la tua mamma!»
«Perché non ti metti a riposare per un po’? Tengo io a bada Denis e ti preparo qualcosa per il pranzo.»
Iryna lancia alla nonna uno sguardo colmo di gratitudine, mentre le sfugge uno sbadiglio: questa notte in pratica non ha chiuso occhio.
Tre ore dopo, la tavola è imbandita con tante cose buone e la nonna osserva Iryna mangiare con appetito.
«Notizie da Marko?»
«Lui dice che tutto va bene e gli manchiamo tantissimo. Ma noi due abbiamo un trucco per scacciare la malinconia. Quello che mi hai insegnato tanto tempo fa. Ricordi nonna?»
«Quale trucco?»
Iryna infila la sua mano tra le dita ossute della nonna.
«Quello di guardare alla luna: aiuta a sentirsi più vicini.»

Questa notte Marko è nella squadra di pronto intervento e inganna il tempo giocando a carte con i compagni d'armi.
Arriva l’ennesima chiamata di emergenza: in città si è udita una forte esplosione, seguita da spari di mitragliatrice. Bisogna precipitarsi a controllare.
Sulla camionetta che li trasporta a sirene spiegate, c’è grande eccitazione, i compagni raccontano barzellette spinte per scacciare l’afrore della paura.
Attraversano strade polverose, sfilano miseri palazzi, ridotti a scheletri fumanti dai continui bombardamenti.
Nella piazza principale regna il caos. I soldati ucraini scendono dall’autoblindo e corrono là dove un razzo russo ha provocato una strage tra la folla del mercato. Si odono appena gli ordini del sergente maggiore, soffocati dalle urla dei feriti che giacciono a terra in un lago di sangue.
Marko ha l’adrenalina a mille. Il cuore gli batte impazzito nel petto. Non avverte nemmeno la fitta pungente della pallottola che gli trapassa le carni. Soltanto quando cade a terra, rotolando nella polvere, si accorge di essere stato colpito alla gamba.
I compagni gli sono subito intorno e sparano all’impazzata in tutte le direzioni, poi lo sollevano di peso e lo caricano sull’autoblindo. L’autista parte a tutto gas in direzione dell’ospedale militare.
Marko ha perso molto sangue. Il suo cervello ha rallentato i riflessi al punto che non percepisce un vero dolore quando i medici gli tagliano la divisa, e costatano che il proiettile gli ha frantumato l’osso del femore.
Il rischio di un’infezione è altissimo e operarlo sul posto non è possibile.
Deve essere spedito d’urgenza a Kiev.
Mentre lo trasportano su una barella verso l’elicottero già in attesa, con i motori accesi, Marko cerca la luna nel cielo. Un fremito lo scuote quando la scorge di un colore grigio cereo, simile ai volti di tanti soldati caduti.

Iryna, appena sa dove suo marito è ricoverato, lascia Denis nelle mani sicure di nonna Kateryna e si precipita all’ospedale.

Marko è in sala operatoria e non può vederlo subito. Un medico gli spiega l’intervento, ma nessuno se la sente di rivelargli il rischio d’amputazione della gamba. Iryna, però, lo intuisce ugualmente dagli sguardi preoccupati delle infermiere, ma reagisce con coraggio e trattiene le lacrime.
È vivo, questo gli basta: non l’hanno riportato a casa in una bara avvolta nella bandiera… come troppi suoi compagni.

Dal balcone della cameretta dove Marko ora riposa, dopo un lungo intervento chirurgico, Iryna lancia un’occhiata verso l’alto.
La luna che brilla nel cielo è un disco di luce abbagliante. Bianca come il colore della speranza.
Andr60
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 529
Iscritto il: 15/11/2019, 15:45

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Andr60 »

Eh già, la guerra fa schifo e chi ci va può finire male. Molto meglio affittare i combattenti, vero Von der Leyen? Un racconto teso, con descrizioni efficaci, come piace a me. Una sola osservazione: l'uso delle bombe al fosforo bianco è una specialità di USA e Israele, non so se osservatori indipendenti l'abbiano documentata da parte dell'esercito russo.
Avatar utente
Alberto Marcolli
rank (info):
Necrologista
Messaggi: 295
Iscritto il: 08/05/2018, 18:06

Author's data

Re: Commento

Messaggio da leggere da Alberto Marcolli »

Andr60 ha scritto: 29/07/2024, 10:54 Eh già, la guerra fa schifo e chi ci va può finire male. Molto meglio affittare i combattenti, vero Von der Leyen? Un racconto teso, con descrizioni efficaci, come piace a me. Una sola osservazione: l'uso delle bombe al fosforo bianco è una specialità di USA e Israele, non so se osservatori indipendenti l'abbiano documentata da parte dell'esercito russo.
Kiev: "Mosca usa bombe al fosforo bianco su Bakhmut"
Le forze speciali ucraine hanno accusato la Russia di usare bombe al fosforo e munizioni incendiarie a Bakhmut. “Cercano di cancellare la città dalla faccia della Terra, ma i militari delle forze speciali e delle altre unità delle forze di difesa continuano a proteggere coraggiosamente la città", hanno affermato.

Sto riferendo quanto afferma un soldato ucraino, quindi non mi serve il parere di osservatori indipendenti, altrimenti la faccenda va in politica e questo non è lo scopo del mio racconto.
Maya Mazzaggio (quella vera)
rank (info):

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Maya Mazzaggio (quella vera) »

Inanzitutto ti dò i miei complimenti, non è facile scrivere que cose però avrei preferito che mettessi più pensieri dentro il racconto, pensavo che sarebbe finito con lui che muore ma a quanto pare mi hai sorpresa!
Però ho un dubbio, all'inizio dici che la luna è rossa ora invece è bianca, dovresti scrivere i tempi in cui si svolgono le azioni. Per il resto è carino
Avatar utente
Alberto Marcolli
rank (info):
Necrologista
Messaggi: 295
Iscritto il: 08/05/2018, 18:06

Author's data

Re: Commento

Messaggio da leggere da Alberto Marcolli »

Maya Mazzaggio (quella vera) ha scritto: 31/07/2024, 10:12 Però ho un dubbio, all'inizio dici che la luna è rossa ora invece è bianca, dovresti scrivere i tempi in cui si svolgono le azioni. Per il resto è carino
Ciao. Grazie per il tempo che mi hai dedicato. Per quanto riguarda i colori della luna, essi si devono intendere come una metafora. Nella realtà i colori probabilmente non cambiano, sono i protagonisti che, influenzati dalla drammaticità degli eventi, ne intravedono il loro variare.
Avatar utente
Alberto Marcolli
rank (info):
Necrologista
Messaggi: 295
Iscritto il: 08/05/2018, 18:06

Author's data

Re: Commento

Messaggio da leggere da Alberto Marcolli »

Andr60 ha scritto: 29/07/2024, 10:54 Molto meglio affittare i combattenti,
rileggendo il tuo commento aggiungo una seconda considerazione: saranno anche combattenti affittati, ma pur sempre esseri umani anche loro. Il problema purtroppo non cambia.
Andr60
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 529
Iscritto il: 15/11/2019, 15:45

Author's data

Re: I colori della luna

Messaggio da leggere da Andr60 »

Cambia la percezione della guerra, dal punto di vista delle opinioni pubbliche della UE. Se cominciassero ad arrivare centinaia di sacchi neri avvolti nel tricolore, persino il TG1 sarebbe costretto ad ammettere che sì, siamo in guerra e forse non sta andando troppo bene.
Yakamoz
rank (info):
Pubblicista
Messaggi: 81
Iscritto il: 04/03/2024, 10:51

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Yakamoz »

La luna è una spettatrice silente che guarda e non dice niente. "Dormi! Mentre lontano le bianche fate danzano al lume della luna…", dice una poesia di cui non mi ricordo né bene il verso né il poeta. Vero! Sì, devo commentare il racconto… scusa, divagavo. È un racconto che parla di fatti di guerra da un punto di vista personale, come punto di vista narrativo: benché l'io narrante sia in III persona. La storia è verosimile/possibile. E mi è facile pensare che siano tante le Iryna, non fortunate come quella del tuo racconto, sia da una parte che dall'altra, che ogni tanto piangono ripensando a un proprio marito, padre, fratello, figlio o altra persona cara, che non rivedranno mai più. Mi piace pure molto l'idea che c'è nel racconto: della luna vista come luogo in cui ritrovarsi; quel sapere che tu stai guardando quello che io sto guardando per sentirti un po' più vicino/a… Sì, molto "mielestrazio", come direbbe Alex di Arancia Meccanica. So' ironico, non irriverente. Perché la vita va presa con leggerezza, anche quando le cose non vanno troppo bene. Torniamo al tuo racconto… Prosa sempre ottima, senza fronzoli, composta, precisa, a parte 3 refusi che nel P.S. ti evidenzierò. L'unico aspetto che non mi è molto piaciuto è l'atteggiamento troppo "fatalista" dei protagonisti, li avrei preferiti un poco più "incazzati". È comunque un racconto che merita di essere premiato, più del mio, credo. Momentaneamente hai un solo voto e stai a 4; io, non so come, ne ho 6 e sto a 4,20. Prego, si accomodi più avanti, voto 5, così vai a 4,5. Che gara sia! Animiamola!

Tante belle cose, Marcolli

Antonio

P.S.

"Da qualche parte la fuori, pure Marko…"
Da qualche parte là fuori, pure Marko… Essendo avverbio.
----------------------------------------------------------------------
"Quando iniziò questa aggressione maledetta era istruttore militare a Zhytomyr."
Quando iniziò questa aggressione maledetta, era istruttore militare a Zhytomyr.

Essendo una frase che inizia con una sub. temporale.
---------------------------------------------------------------
"Dal balcone della cameretta dove Marko ora riposa, dopo un lungo intervento chirurgico, Iryna lancia un'occhiata verso l'alto."

Dal balcone della cameretta, dove Marko ora riposa dopo un lungo intervento chirurgico, Iryna lancia un'occhiata verso l'alto.
Per me l'inciso va prima di "dove", ma è corretta anche come l'hai scritta tu.
Avatar utente
Alberto Marcolli
rank (info):
Necrologista
Messaggi: 295
Iscritto il: 08/05/2018, 18:06

Author's data

Re: Commento

Messaggio da leggere da Alberto Marcolli »

Yakamoz ha scritto: 06/08/2024, 2:21 La luna è una spettatrice silente che guarda e non dice niente. .....
Grazie mille del commento: veramente prezioso.
non ho mai considerato questa palestra di "bravi autori" come una gara, ma un confronto prezioso di opinioni utili per tutti al miglioramento.
Jacopo Serafinelli
rank (info):
Apprendista
Messaggi: 138
Iscritto il: 16/10/2023, 13:50

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Jacopo Serafinelli »

@Alberto Marcolli
Chi sono veramente gli aggressori? Questa è la domanda che pare non porsi nessuno!
Non sempre i buoni sono quelli che tali sembrano perché così vogliono farceli sembrare i canali ufficiali.
Basta tornare indietro negli anni per capire molte cose dell'attuale situazione ukraina.
Il discorso, proseguendolo, prenderebbe pieghe non proprio letterarie e il fuori tema sarebbe assicurato!
Nel racconto, rubo un termine usato da Yakamoz, c'è un po' troppo mielestrazio!
Un saluto!
Jacopo
Raffaella
rank (info):
Foglio bianco
Messaggi: 28
Iscritto il: 12/08/2024, 9:41

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Raffaella »

È toccante, una storia dentro in una guerra, scusa ma mi sento un pugno in gola, è un modo di dire che ho affetto, comunque considero questo racconto divino, poi la Luna bianca e magica e speranza, il ritorno a casa con la famiglia. Complimenti, il mio voto è 5.
Ombrone
rank (info):
Foglio bianco
Messaggi: 30
Iscritto il: 24/08/2024, 10:27

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Ombrone »

Si sente il dolore della lontananza e l''orrore della guerra.
I sentimenti si sentono, anche se i sfugge un po' la dinamica dell'azione in cui Marko viene ferito.
Comunque bello mi è piaciuto e lo ho apprezzato, anche il suo collegamento con le tragedie reali dei nostri giorni.
Roberto
Ultima modifica di Ombrone il 25/08/2024, 21:23, modificato 1 volta in totale.
Avatar utente
Alberto Marcolli
rank (info):
Necrologista
Messaggi: 295
Iscritto il: 08/05/2018, 18:06

Author's data

Re: Commento

Messaggio da leggere da Alberto Marcolli »

Ombrone ha scritto: 25/08/2024, 14:12 ... sfugge un po' la dinamica dell'azione in cui Marko viene ferito.
Grazie per la lettura e per il voto.
Avrei anche potuto essere più preciso sulla dinamica dell'azione e, infatti, in precedenti versioni del racconto mi ero dilungato nei dettagli, trovando che essi nuocevano alla scorrevolezza del testo. Ho perciò preferito la versione in gara.
Avatar utente
Alberto Marcolli
rank (info):
Necrologista
Messaggi: 295
Iscritto il: 08/05/2018, 18:06

Author's data

Re: Commento

Messaggio da leggere da Alberto Marcolli »

Jacopo Serafinelli ha scritto: 16/08/2024, 17:01 Chi sono veramente gli aggressori?
La pace è un bene prezioso e deve essere "coltivato" da ciascuno. Impossibile evitare che nelle vicende umane sorgano contese tra opposte esigenze, a qualsiasi livello, dai rapporti fra le persone a quelli fra i popoli. Concordo perciò con la tua domanda. Nessuno si può considerare indenne da gravi colpe se prima non si è impegnato veramente per il mantenimento della pace. Ascoltare le necessità dell’altro, comprenderne con buona volontà le sue ragioni e non lesinare alcuno sforzo per comporre i conflitti, questo dovrebbe essere fatto a tutti i livelli.
Yakamoz
rank (info):
Pubblicista
Messaggi: 81
Iscritto il: 04/03/2024, 10:51

Author's data

Re: Commento

Messaggio da leggere da Yakamoz »

Alberto Marcolli ha scritto: 25/08/2024, 16:00 La pace è un bene prezioso e deve essere "coltivato" da ciascuno. Impossibile evitare che nelle vicende umane sorgano contese tra opposte esigenze, a qualsiasi livello, dai rapporti fra le persone a quelli fra i popoli. Concordo perciò con la tua domanda. Nessuno si può considerare indenne da gravi colpe se prima non si è impegnato veramente per il mantenimento della pace. Ascoltare le necessità dell'altro, comprenderne con buona volontà le sue ragioni e non lesinare alcuno sforzo per comporre i conflitti, questo dovrebbe essere fatto a tutti i livelli.
Ma che bella "epigrafe", Marcolli, hai scritto. Bravo! Forse un po' "pretestuosa" e troppo generica, ma non nei contenuti falsa o ingannevole.

"Beati i pacifici, perché saranno chiamati figli di Dio", dice più semplicemente il Santo Vangelo.

Ciao
Avatar utente
Marino Maiorino
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 785
Iscritto il: 15/10/2012, 0:01
Località: Barcellona
Contatta:

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Marino Maiorino »

Ciao Alberto,
che questa volta ti sei lanciato in qualcosa di diverso da ciò che avevo letto in precedenza. Lo apprezzo!
Ma sarà forse per questo che la tua prosa mostra tratti che in precedenza avevo solo "annusato", non individuato.
Sei un "fotografo", non un "regista". Il racconto è la storia di una coppia sconvolta dalla guerra in Ucraina, con le immaginabili conseguenze. L'umanità tra lui è lei è tangibile al punto giusto, col trucco della Luna che diventa una sorta di cartina di tornasole per come andranno le cose. Molto, molto umano, e bello. Ma i momenti che racconti sono istantanee: c'è un filo conduttore (anche più di uno), ma le scene sono slegate. Ed è questo, che avevo solo "annusato" nei racconti che avevo letto in precedenza. Lì però l'esperienza diretta aveva cammuffato questo tratto, che ora è più evidente.
In conclusione, un bel lavoro, che mi piacerebbe vedere meglio rifinito sul versante della completezza.
Un saluto!
«Amare, sia per il corpo che per l'anima, significa creare nella bellezza» - Diotima

Immagine
Immagine

ImmagineRacconti alla Luce della Luna

Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Immagine Immagine

Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine
Letylety
rank (info):
Pubblicista
Messaggi: 79
Iscritto il: 21/03/2020, 12:12

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Letylety »

Un racconto dolce dove la luna, nelle sue varie colorazioni, viene osservata da una famiglia separata dall'orribile guerra In corso. A vedere il colore della luna spero che i medici siano riusciti a salvare la gamba al ragazzo. Mia considerazione personale è che i russi si siano macchiati di un gesto terribile, inutile e brutale. A chi ha dubbi chiedo: perchè sono stati esclusi da olimpiadi, campionati mondiali ed europei, competizioni canore e riunioni politiche?
Yakamoz
rank (info):
Pubblicista
Messaggi: 81
Iscritto il: 04/03/2024, 10:51

Author's data

Re: Commento

Messaggio da leggere da Yakamoz »

Letylety ha scritto: ieri, 16:35 Un racconto dolce dove la luna, nelle sue varie colorazioni, viene osservata da una famiglia separata dall'orribile guerra In corso. A vedere il colore della luna spero che i medici siano riusciti a salvare la gamba al ragazzo. Mia considerazione personale è che i russi si siano macchiati di un gesto terribile, inutile e brutale. A chi ha dubbi chiedo: perchè sono stati esclusi da olimpiadi, campionati mondiali ed europei, competizioni canore e riunioni politiche?
La risposta alla tua domanda, Letylety, è piuttosto semplice. La Russia non è una nazione come l'Italia, ma un "impero" composto da oltre 150 gruppi etnici, ciascuno con le proprie lingue e religioni. Gli imperi, per loro natura, aspirano a espandersi ogni volta che ne hanno l'opportunità. Ed essere un impero non significa necessariamente essere 'imperialisti' che è modo diverso per imporsi come nazione sulle altre; in questo senso, i "nordamericani", essendo un nazione relativamente giovane, sono sicuramente più abili e distruttivi nella stessa misura, forse anche peggio.
Rispondi

Torna a “Gara d'estate, 2024”


Alcuni esempi di nostri ebook gratuiti:


Gara d'inverno 2019-2020 - La luce dell'Est, e gli altri racconti

Gara d'inverno 2019-2020 - La luce dell'Est, e gli altri racconti

(inverno 2019-2020, 60 pagine, 949,50 KB)

Autori partecipanti: nwGiorgio Leone, nwEliseo Palumbo, nwAndr60, nwGoliarda Rondone, nwRoberto Ballardini, nwAlessandro Mazzi, nwGiampiero, nwTeseo Tesei, nwAthosg, nwRoberto Bonfanti, nwCarol Bi, nwFausto Scatoli, nwLaura Traverso, nwSonia85,
A cura di Massimo Baglione.
Scarica questo testo in formato PDF (949,50 KB) - scaricato 104 volte.
oppure in formato EPUB (351,88 KB) (nwvedi anteprima) - scaricato 53 volte..
nwLascia un commento.

Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2021 - (a colori)

Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2021 - (a colori)

(edizione 2021, 2,19 MB)

Autori partecipanti: nwAngelo Ciola, nwMauro Conti, nwLodovico, nwLiliana Tuozzo, nwLaura Traverso, nwFrinia, nwFausto Scatoli, nwStefyp, nwAndrepoz, nwAnna Gri, nwAndr60, nwSelene Barblan,
A cura di Tullio Aragona.
Scarica questo testo in formato PDF (2,19 MB) - scaricato 112 volte..
nwLascia un commento.

La Gara 45 - Due personaggi in cerca d'autore

La Gara 45 - Due personaggi in cerca d'autore

(aprile 2014, 30 pagine, 454,14 KB)

Autori partecipanti: nwAnnamaria Vernuccio, nwAnto Pigy, nwNunzio Campanelli, nwSer Stefano, nwDaniela Rossi, nwAlphaorg, nwEddie1969, nwMarina Paolucci,
A cura di Ser Stefano.
Scarica questo testo in formato PDF (454,14 KB) - scaricato 175 volte.
oppure in formato EPUB (613,40 KB) (nwvedi anteprima) - scaricato 285 volte..
nwLascia un commento.




Alcuni esempi di nostri libri autoprodotti:


Déjà vu - il rivissuto mancato

Déjà vu - il rivissuto mancato

antologia poetica di AA.VV.

Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. Il dèjà vu diventa così una fotocopia mentale di quell'attimo, un incontro del pensiero con se stesso.
Chi non ha mai pensato (o realmente vissuto) un'istantanea della propria vita, gli stessi gesti e le stesse parole senza rimanerne perplesso e affascinato? Chi non lo ha mai rievocato come un sogno o, perché no, come un incubo a occhi aperti?
Ventitrè autori si sono cimentati nel descrivere le loro idee di déjà vu in chiave poetica.
A cura di Francesco Zanni Bertelli.

Contiene opere di: Alberto Barina, nwAngela Catalini, Enrico Arlandini, nwEnrico Teodorani, nwFausto Scatoli, Federico Caruso, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel, nwFrancesca Paolucci, nwGabriella Pison, nwGianluigi Redaelli, Giovanni Teresi, Giuseppe Patti, nwIda Dainese, nwLaura Usai, nwMassimo Baglione, Massimo Tivoli, Pasquale Aversano, nwPatrizia Benetti, Pietro Antonio Sanzeri, nwSilvia Ovis, nwUmberto Pasqui, nwFrancesco Zanni Bertelli.

Vedi nwANTEPRIMA (941,40 KB scaricato 142 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon



Un passo indietro

Un passo indietro

Il titolo di questo libro vuole sintetizzare ciò che spesso la Natura è costretta a fare quando utilizza il suo strumento primario: la Selezione naturale. Non sempre, infatti, "evoluzione" è sinonimo di "passo avanti", talvolta occorre rendersi conto che fare un passettino indietro consentirà in futuro di ottenere migliori risultati. Un passo indietro, in sostanza, per compierne uno più grande in avanti.
Di Massimo Baglione.

Vedi nwANTEPRIMA (1,82 MB scaricato 489 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon

Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.



Luna 69-19

Luna 69-19

antologia di opere ispirate al concetto di "Luna" e dedicata al 50° anniversario della storica missione dell'Apollo 11

Il 20 luglio 1969 è la data che segna per sempre il momento in cui il primo essere umano ha posato per la prima volta i piedi sul suolo lunare. Quel giorno una parte di voi era d'avanti ai televisori in trepidante attesa del touch-down del lander, altri erano troppo piccoli per ricordarselo e altri ancora non erano neppure nati, tuttavia ne siamo stati tutti coinvolti in molteplici maniere.
A cura di Massimo Baglione.

Contiene opere di: nwAlessandro Mazzi, nwAndrea Coco, Andrea Messina, nwAngelo Ciola, nwCristina Giuntini, nwDaniele Missiroli, nwEnrico Teodorani, nwFrancesca Paolucci, Franco Argento, nwF. T. Leo, Gabriele Laghi, nwGabriele Ludovici, nwGabriella Pison, nwIunio Marcello Clementi, nwLaura Traverso, nwMarco Bertoli, nwMarco Daniele, Maria Emma Allamandri, Massimo Tessitori, nwNamio Intile, Pasquale Aversano, Pasquale Buonarotti, nwPietro Rainero, Roberta Venturini, nwRoberto Paradiso, nwSaji Connor, nwSelene Barblan, nwUmberto Pasqui, Valentino Poppi, Vittorio Serra, Furio Bomben.

Vedi nwANTEPRIMA (637,22 KB scaricato 117 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon