
Amor de lonh
Amor de lonh

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Nella mia ignoranza delle radici letterarie, sono andato a ricercare per capire il significato del titolo… sembrerebbe che Jaufre Rudel abbia qualcosa a che vedere con questo scritto.
Un amore in lontananza difficilmente dà frutti che si possano raccogliere e gustare… si resta sotto l'albero a vederli maturare… l'attesa è dolorosa, specie se il frutto non sarà mai nostro.
Jacopo
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Re: Amor de lonh
chiedo scusa se mi permetto di analizzare il tuo componimento in modo forse troppo razionale, ma mi è necessario per cercare di comprenderne il senso e, da lì, la compiutezza dell'elaborato.
La prima strofa è molto visiva: un orologio segna il momento della separazione tra l'amante e l'amata, dopo una giornata trascorsa insieme, talmente piena di emozioni da far perdere il senso di quanto lui ha vissuto.
La seconda strofa fa da contrappunto: lei deve andar via e tornare alla sua vita. Sembra di capire che lei sia una ragazza tedesca, o biondissima, col suo lui, ma che non disdegna la conoscenza di altri. Mi è difficile inquadrare l'ultimo verso di questa strofa, alquanto lugubre.
La terza strofa sembra discorde: lui la rivede ancora, probabilmente senza farsi notare. L'"orfeico desiderio" è molto suggestivo, ma sappiamo che in quella storia lui perse Euridice per essersi voltato. Sembri dire che lui vorrebbe che lei avesse il desiderio di voltarsi per vederlo lì. Forse è un livello di troppo, che infine, purtroppo, confondi quando aggiungi "o della mia". Sento quanto quel verso sia musicalmente giusto, ma riduce il senso della strofa.
La quarta strofa chiude meravigliosamente, ma ci arrivo dopo. Lui segue lei con lo sguardo per diverse sere. Dunque si è innamorato di una passante e non ha il coraggio di farsi avanti? Qui i tempi a volte litigano: passi da un remoto a un imperfetto a un presente. Credo che il "Continuasti" sarebbe forse meglio rappresentato da un presente abituale. Alle volte è come se lei sentisse di essere seguita dallo sguardo di lui.
Ma l'aggettivo che risolve tutto il componimento è quel "primitivo", semplicemente perfetto: è inesprimibile, perché né si può dire, né è nelle facoltà di lui esprimerlo, né lui saprebbe come esprimere il sentimento (è davvero "amore"?), e se è amore, letto il componimento, sembra essere "primordiale", inspiegabile (non solo non esprimibile), un colpo di fulmine. Come potrebbe, infatti, avvicinare lui una sconosciuta (perché dalla seconda strofa in poi, lei tale sembra) e dirle "signorina, mi sono innamorato di lei"?
Ho molto apprezzato il componimento, e mi farebbe cosa gradita se chiarisse i dubbi che ho esposto e che, spero, non le risultino molesti.
Cordialmente.
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Ho trovato molto interessante la ripresa in chiave moderna dei temi dell'amor de lonh, con l'utilizzo di termini tipici poi anche dello stilnovo che si è ispirato ai provenzali ("angelica", cortese") accanto a immagini più realistiche ("...stanchi, appassiti, sciupati dal giorno...") e a versi quasi ironici ("Amor de lonh: fiabe cavalleresche con troppi cavalieri e con principesse morte").
E, pur in chiave (a mio avviso) "modernizzata", ho ritrovato la vena malinconica e eterea dei poeti che avevo studiato al liceo.
Un lavoro da persona di gran cultura.
Complimenti.
Saluti.
p.s. ma il "vado comparando" è un richiamo voluto al "vo comparando" ne "L'infinito"?
Dentro la birra
antologia di racconti luppolati
Complice di serate e di risate, veicolo per vecchie e nuove amicizie, la birra ci accompagna e ha accompagnato la nostra storia. "Dentro la birra", abbiamo scelto questo titolo perché crediamo sia interessante sapere che cosa ci sia di così attraente nella bevanda gialla, gasata e amarognola. Perchè piace così tanto? Che emozioni fa provare? Abbiamo affidato questa "indagine" a Braviautori, affinché trovasse, tramite l'associazione e il portale internet, scrittori capaci di esprimere tali sensazioni. E infatti sono arrivati numerosi racconti: la commissione ne ha scelti 33. Nemmeno a farlo apposta, 33 è la quantità di centilitri di un gran numero di bottiglie (e lattine) di birra; una misura nota a chi se n'intende.
A cura di Umberto Pasqui e Massimo Baglione.
Contiene opere di: Andrea Andreoni,
Tullio Aragona, Enrico Arlandini, Beril, Enrico Billi,
Luigi Bonaro, Vittorio Cotronei, Emanuele Crocetti,
Bruno Elpis, Daniela Esposito, Lorella Fanotti, Lodovico Ferrari, Livio Fortis, Valerio Franchina, Luisa Gasbarri, Oliviero Giberti, Elena Girotti, Concita Imperatrice, Carlotta Invrea, Fabrizio Leo, Sandra Ludovici, Micaela Ivana Maccan, Cristina Marziali, Stefano Masetti, Maurizio Mequio,
Simone Pelatti, Antonella Provenzano, Maria Stella Rossi, Giuseppe Sciara,
Salvatore Stefanelli,
Ser Stefano,
SunThatSpeed, Marco Vignali.
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La donna dipinta per caso
racconti e poesie imperniati sulla donna in tutte le sue sfaccettature
Il libro contiene quattro racconti lunghi, undici racconti brevi e trentuno poesie. Il tema principale è la donna in tutte le sue sfaccettature: amante, madre, figlia, gioco, musa, insegnante, dolore, tecnologia, delusione e speranza. Nella prefazione è ospitato un generoso commento del prof. Carlo Pedretti, professore emerito di storia dell'arte italiana e titolare della cattedra di studi su Leonardo presso l'Università della California a Los Angeles, dove dirige il Centro Hammer di Studi Vinciani con sede italiana presso Urbino. Copertina e alcune illustrazioni interne di Furio Bomben.
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
La spina infinita
"La spina infinita" è stato scritto quasi vent'anni fa, quando svolgevo il mio servizio militare obbligatorio, la cosiddetta "naja". In origine era una raccolta di lettere, poi pian piano ho integrato il tutto cercando di dare un senso all'intera opera. Quasi tutto il racconto analizza il servizio di leva, e si chiude con una riflessione, aggiunta recentemente, che riconsidera il tema trattato da un punto di vista più realistico e maturo.
Di Mario Stallone
A cura di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
La Gara 65 - Viaggi, amici, bagagli






A cura di Ida Dainese.
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Gara di primavera 2022 - La grandinata (19 luglio 1943) - e gli altri racconti











A cura di Massimo Baglione.
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La Gara 39 - Le nostre scelte generano molti mondi







A cura di Nunzio Campanelli.
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