Intervista a Francesco Verso
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Intervista a Francesco Verso
Parliamo del Premio Urania
1) Un emergente vince il Premio Urania. Sembra l'epilogo di una bella favola. Nel tuo caso, è una favola divenuta realtà. Vuoi raccontarci com'è cominciata?
Tutto è cominciato nel 2004 quando in seguito alla spedizione di Antidoti umani al Premio Urania, ricevetti dalla redazione Mondadori una lettera (all'epoca non c'era ancora il blog di Urania) con cui mi si comunicava di non aver vinto ma di essere arrivato finalista. Quella lettera è conservata a tutt'oggi come un preziosissimo cimelio, in quanto è stata lei ad avermi spinto a non mollare e a continuare a scrivere quello che poi è diventato e-Doll. A volte basta un segno per indicare una via. E sulla mia di questi segni del destino ce ne sono stati diversi altri nel corso degli ultimi anni. Non ultimo la vittoria del Premio che mi ha allontanato in via definitiva dal mio lavoro precedente per intraprendere, con molta meno sicurezza economica ma più soddisfazione, l'impervia strada dello scrittore di professione.
2) Un obiettivo inseguito con tenacia per cinque anni. Cosa ha significato e cosa significa, per te, il Premio Urania? Averlo vinto ha cambiato il tuo modo di rapportarti alla scrittura e al mondo dell'editoria?
Il Premio Urania rappresenta la massima gratificazione per uno scrittore di SF in Italia. Da venti anni, Mondadori punta sul Premio come trampolino di lancio di autori emergenti che poi sono diventati nomi del panorama letterario del calibro di Valerio Evangelisti, Nicoletta Vallorani, Massimo Mongai, Dario Tonani (che non ha vinto ma il cui Infect@ ha convinto tutti alla pubblicazione successiva) e Giovanni De Matteo. Quindi ora starà a me confermare quanto di buono è stato intravisto dalla giuria del Premio. Vincere l'Urania è un attestato di merito, una vetrina prestigiosa, che però dura soltanto un mese. Quindi mi aspetta un duro lavoro per arrivare un giorno a rafforzare questa posizione.
La mia scrittura ha sicuramente beneficiato della vittoria del Premio per vari motivi:
1) ricevo decine di mail dai lettori con osservazioni, plausi e critiche.
2) sull'onda dell'entusiasmo ho quasi finito di scrivere il terzo romanzo in 6 mesi.
3) mi sto confrontando con altri professionisti della scrittura ed editor di Mondadori e
4) si nutrono delle aspettative su di me e questo mi è di enorme incentivo a migliorarmi.
3) Nell'arco di un breve periodo hai sperimentato micro e macro editoria. Nel 2008 hai pubblicato con la Giovane Holden il tuo romanzo "Antidoti umani" (già finalista al Premio Urania), nel 2009 sei passato alla Mondadori con e-Doll. Tralasciando gli aspetti ovvi quali notorietà e distribuzione, te la sentiresti di fare un confronto tra queste due esperienze? Nel passaggio dalla piccola alla grande editoria, cosa cambia in termini di editing, clausole contrattuali, promozione e responsabilità?
Il salto è troppo grande. Il confronto è tra due realtà che hanno dimensioni, tradizioni e mezzi (senza contare le professionalità e gli scopi) troppo diversi e lontani tra di loro. Posso solo dire che se da una parte Mondadori mi ha opzionato per i prossimi dieci anni, dall'altra la Giovane Holden mi ha proposto un contratto per 18 mesi (che ho rescisso dopo 6). Nella piccola editoria possono esserci realtà sensibili alla qualità e all'innovazione, (più nella media che nella micro direi) ma troppo spesso si assiste a politiche di mero ritorno economico immediato che inficiano gravemente il senso stesso di questa professione.
4) Secondo te, perché e-Doll ha vinto il Premio Urania?
Da incontri avuti in questi mesi con gli editor di Mondadori ho colto tre possibili motivi: a) il testo era a un livello di editing piuttosto alto rispetto agli altri, quindi meno necessità di interventi e una scrittura già matura per la pubblicazione, b) uno stile che, seppure a volte grezzo e involuto, dimostra "coraggio" e un "ardire" che non si trova spesso nei manoscritti degli esordienti. C) un tema accativante e un'ambientazione ben curata.
Continua...
- Massimo Baglione
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Re: Intervista a Francesco Verso
E' esattamente come dico io: l'editore lavora! E' anche giusto. Così come uno scrittore ha bisogno di vendere i propri pezzi per pagare l'affitto e mangiare.ma troppo spesso si assiste a politiche di mero ritorno economico immediato che inficiano gravemente il senso stesso di questa professione.
Se l'autore non ha problemi economici o se l'editore è un folle, allora si vedranno pubblicazioni belle che non vendono, e tutti ne saranno felici.
Un caso simile è NASF ehehe , con la sola differenza che gli autori sono eroi, e gli organizzatori sognatori.
- jormungaard
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Re: Intervista a Francesco Verso
Io direi l'esatto contrario: gli autori sono dei sognatori e voi che l'organizzate siete dei paz... degli eroi.Massimo Baglione ha scritto: Un caso simile è NASF ehehe , con la sola differenza che gli autori sono eroi, e gli organizzatori sognatori.
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Re: Intervista a Francesco Verso
Sito internet personale http://www.diegobortolozzo.com
Per acquistare i miei libri, contattatemi via e-mail o visitate il sito: http://stores.lulu.com/fantasylandia
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Re: Intervista a Francesco Verso
Non perderti l'incontro di giovedì. Francesco sarà on line per soddisfare tutte le nsotre curiositàDiego Bortolozzo ha scritto:Attendo con trepidazione la seconda parte dell'intervista
77, le gambe delle donne
ovvero: donne in gamba!
Antologia di 77 opere e 10 illustrazioni per esplorare, conoscere e rappresentare la complessità e la varietà dell'universo femminile. Ognuno dei testi presenti in questa antologia riesce a cogliere tanti aspetti, anche contrastanti, di questa creatura affascinante e sorprendente che assieme agli uomini per millenni ha contribuito, nell'ombra o sul palco della storia, all'evoluzione della civiltà così come la conosciamo oggi. è inutile aggiungere che 77 opere soltanto non hanno la presunzione di fornire una rappresentazione esaustiva, ma lasciamo che la parte di questo "iceberg" femminile ancora sommerso rimanga pronto per emergere in prossime indagini e, perchì no, per costituire ancora la materia prima di altre future opere di ingegno.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Tullio Aragona, Maria Basilicata, Mara Bomben, Alessandro Borghesi, Emanuela Bosisio, Nunzio Campanelli, Paolo Caponnetto, Alessandro Carnier, Gino Centofante, Polissena Cerolini, Antonio Ciervo, Luigi Andrea Cimini, Giacomo Colosio, Cristina Cornelio, Marika Davoli, Stella Demaris, Maria Rosaria De Simone, Cetta de Luca, Cristoforo De Vivo, Roberta Eman, Luca Fadda, Lorella Fanotti, Lodovico Ferrari, Raffaella Ferrari, Virginia Fiorucci, Anna Rita Foschini, Franco Frainetti, Manuela Furlan, Nicola Gaggelli, Isabella Galeotti, Rebecca Gamucci, Lucilla Gattini, Michela Giudici, Antonino R. Giuffrè, Alessandro Kabon, Concita Imperatrice, Carlotta Invrea, Greta Leder, Silvia Leuzzi, Yuleisy Cruz Lezcano, Libero, Marina Li Volsi, Rosalia Maria Lo Bue, Diego Luci, Sandra Ludovici, Verdiana Maggiorelli, Marino Maiorino, Angelo Manarola, Myriam Mantegazza, Germana Meli (geMadame), Roberta Michelini, Samuele Mocellin, Maurizio Nequio, Teresa Pace, Marina Paolucci, Roberto Paradiso, Umberto Pasqui, Viviana Picchiarelli, Daniela Piccoli, Anna Pisani, Luciano Poletto, Monica Porta, Pietro Rainero, Gianluigi Redaelli, Maria Rejtano, Stefania Resanfi, Franca Riso, Massimo Rosa, Francesca Santucci, Libera Schiano Lomoriello, Daniele Schito, Veronica Sequi, Salvatore Stefanelli, Stella Stollo, Paola Tomasello, Sonia Tortora, Liliana Tuozzo, Alessandro Zanacchi.
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L'Animo spaziale
Tributo alla Space Opera
L'Animo Spaziale è un tributo alla space opera. Contiene una raccolta di racconti dell'autore Massimo Baglione, ambientati nella fantascienza spaziale. Un libro dove il concetto di fantascienza è quello classico, ispirato al Maestro Isaac Asimov. La trilogia de "L'Animo Spaziale" (Intrepida, Indomita e Impavida) è una storia ben raccontata con i giusti colpi di scena. Notevole la parentesi psicologica, in Indomita, che svela la complessa natura di Susan, elemento chiave dell'intera vicenda. "Intrepida", inoltre, ha vinto il primo premio nel concorso di letteratura fantascientifica "ApuliaCon 2006" (oggi "Giulio Verne"). I racconti brevi "Mr. Sgrultz", "La bottiglia di Sua Maestà" e "Noi, sorelle!" sono stati definiti dalla critica "piccoli capolavori di fantascienza da annoverare negli annali.
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
BReVI AUTORI - volume 1
collana antologica multigenere di racconti brevi
BReVI AUTORI è una collana di libri multigenere, ad ampio spettro letterario. I quasi cento brevi racconti pubblicati in ogni volume sono suddivisi usando il seguente schema ternario:
Fantascienza + Fantasy + Horror
Noir + Drammatico + Psicologico
Rosa + Erotico + Narrativa generale
La brevità va a pari passo con la modernità, basti pensare all'estrema sintesi dei messaggini telefonici o a quelli usati in internet da talune piattaforme sociali per l'interazione tra utenti. La pubblicità stessa ha fatto della brevità la sua arma più vincente, tentando (e spesso riuscendo) in pochi attimi di convincerci, di emozionarci e di farci sognare.
Ma gli estremismi non ci piacciono. Il nostro concetto di brevità è un po' più elastico di un SMS o di un aforisma: è un racconto scritto con cura in appena 2500 battute (sì, spazi inclusi).
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Fausto Scatoli. Giorgio Leone, Annamaria Vernuccio, Luca Franceschini, Alphaorg, Daniel Carrubba, Francesco Gallina, Serena Barsottelli, Alberto Tivoli, Giuseppe C. Budetta, Luca Volpi, Teresa Regna, Brenda Bonomelli, Liliana Tuozzo, Daniela Rossi, Tania Mignani, Enrico Teodorani, Francesca Paolucci, Umberto Pasqui, Ida Dainese, Marco Bertoli, Eliseo Palumbo, Francesco Zanni Bertelli, Isabella Galeotti, Sandra Ludovici, Thomas M. Pitt, Stefania Fiorin, Cristina Giuntini, Giuseppe Gallato, Marco Vecchi, Maria Lipartiti, Roberta Eman, Lucia Amorosi, Salvatore Di Sante, Valentina Iuvara, Renzo Maltoni, Andrea Casella.
Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2018 - (a colori)
A cura di Tullio Aragona.
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Gara d'autunno 2019 - Mattoni, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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La Gara 63 - Treni e stazioni
A cura di Ida Dainese.
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