Intervista a Francesco Verso (seconda parte)
Moderatore: Isabella Galeotti
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Intervista a Francesco Verso (seconda parte)
1) Come nasce e-Doll e quale iter segue dalla prima stesura alla pubblicazione?
E-Doll è nato dall'osservazione di semplici fatti quotidiani, dalla constatazione di quanta violenza sia congenita alla razza umana (soprattutto di sesso maschile), dalle notizie su stupri di gruppo, delitti passionali, abusi domestici reiterati e "stalking" e "mobbing" a scopo sessuale. Cosi mi sono chiesto cosa succederebbe se alla popolazione mondiale venissero dati in pasto degli esseri forgiati per assecondare ogni perversione e ossessione, finanche il delitto? Da qui è nata la storia che poi si è arricchita di personaggi e vicende familiari che si dipanano da questo nucleo centrale.
Alla prima stesura di 350 pagine ne è seguita una seconda in cui sono intervenuto con dei tagli fino a portarla a 320 pagine. Poi una terza fino a 270. Infine sono seguiti almeno tre giri di bozze tra me e Mondadori. C'è chi dice che scrivere il romanzo occupa solo un 10% del tempo, il resto se ne va in riscrittura…
2) Eros e thanatos, un binomio ricorrente in letteratura e in filosofia. Lo stesso Freud che aveva incentrato la teoria psicanalitica sulla sessualità, nei suoi scritti filosofici si ritrova a fare i conti con questa dicotomia. Se da un lato identifica la pulsione sessuale con l'istinto di vita, dall'altro intravede nel suo totale appagamento, l'istinto di morte giungendo alla conclusione secondo cui l'essere umano, per natura, tende proprio a ciò da cui, altrettanto naturalmente, sembra fuggire. Pensi che una simile concezione possa essere in sintonia con le tematiche espresse in e-Doll?
Sicuramente, il personaggio di Maya incarna bene questa pulsione. Per lei il bene coincide con il farsi del male. E vede proprio nel farsi passare per un e-Doll, con tutto quello che comporta in termini di rischi per la sua vita, il coronamento di un sogno, pericoloso ma affascinante. Direi anzi che tutti i personaggi, chi più o chi meno, vanno incontro o hanno già incontrato il loro personale rischio mortale con soluzioni diverse per ognuno.
3) La coscienza è il perno fondamentale su cui ruota il romanzo. Da alcune tue dichiarazioni, apprendiamo che è anche una tematica alla quale hai dedicato studi approfonditi. A tuo parere, è in questo che va ricercata la linea di demarcazione tra uomo e macchina?
Per molti è cosi. Ma vorrei far notare come esistano esseri umani che non hanno alcuna consapevolezza di sé, che non sanno cosa farsene della coscienza e che non sono neppure coscienti di avere una capacità riflessiva cosi sofisticata. Quindi, seguendo questo ragionamento, forse un giorno potranno esistere anche delle macchine che invece sanno di essere coscienti, che sono consapevoli di far parte del mondo delle macchine, di funzionare per automatismi e regole algoritmiche cosi come gli esseri umani sono convinti di funzionare per idee o emozioni quando in realtà potrebbero benissimo essere reazioni chimiche o semplici regole della fisica terrestre. Questo è un campo assai complesso dove negli ultimi anni si stanno facendo enormi passi in avanti.
Quello che mi interessa è analizzare le conseguenze (e spesso i drammi) che si generano a partire da queste posizioni, sviluppare dei personaggi interessanti, costruire delle storie che ruotino attorno a temi universali, capaci di allargarsi al mondo intero.
4) In e-Doll gli esseri umani sembrano perdere la coscienza e la loro stessa umanità mentre gli androidi, sempre più evoluti, sembrano acquisirla. Assistiamo così, quasi a un ribaltamento di ruoli da cui l'uomo esce sconfitto. Pensi che sia davvero questa la direzione verso cui ci stiamo muovendo? Ritieni che la letteratura abbia il potere di risvegliare le coscienze e indirizzarci verso un futuro meno apocalittico?
A dire la verità io non ci vedo "del marcio in Danimarca" nel senso che il passaggio da l'essere umano a quello post-umano non è necessariamente un male, né deve per forza di cose inquietare. Esiste una crescente posizione filosofica denominata appunto Post-umanesimo (e un suo ramo detto Trans-umanesimo) che vede un'evoluzione nel progressivo distaccamento dalla chimica del carbonio. Pensate soltanto a quanto sarebbe utile poter disporre di un corpo sintetico in grado di affrontare senza danno le distanze intergalattiche o a quanti pianeti potremmo esplorare se non fossimo limitati dalla fragilità della nostra biologia che mal sopporta sbalzi di pressione, variazioni di calore o semplicemente più di 80-90 anni di vita (in condizioni fisiche operative).
L'uomo è l'unico essere vivente in grado di creare tecnologia e forse sarà il primo essere vivente a fondersi con il prodotto della propria inventiva. Se succederà, non sarà necessariamente un male. Gli scrittori di fantascienza, da questo punto di vista, non hanno il compito di prevedere il futuro ma solo di porre certe domande, di sollevare alcune questioni scomode e, forse, mi piace crederlo, di farlo per il bene di molti.
5) Il tuo romanzo ha suscitato reazioni molto diverse e contraddittorie tra loro. I lettori si sono schierati su due fronti radicalmente opposti: alcuni osannano quest'opera reputandola un capolavoro, altri ne prendono le distanze accusandoti addirittura di pornografia. Nello scrivere e-Doll percepivi di avere tra le mani una "bomba a orologeria"? Le polemiche che hanno seguito la sua pubblicazione ti hanno sorpreso o, in qualche modo, eri preparato anche a questo? Secondo te, quali aspetti del romanzo "disturbano" tanto i tuoi detrattori e quali, invece, suscitano l'entusiasmo dei tuoi sostenitori?
All'inizio poteva sembrare cosi mentre ora a distanza di settimane, i pareri si stanno avvicinando. Forse c'è stata la reazione immediata dei lettori di Urania, di quelli che leggono i romanzi della collana e riportano subito le loro impressioni. E sì, in effetti tra loro si sono aperte due posizioni nette tra chi vorrebbe leggere una SF diversa (aperta alle contaminazioni e alle ibridazioni dei generi) e chi si aspetta di vedere confermate, più o meno, le proprie letture attraverso archetipi costruitisi nel corso di 60 anni di SF. Per quanto mi riguarda non ho problemi ad ammettere che e-Doll possa non piacere ad alcuni lettori sia per il tema che tratta che per il modo in cui lo tratta.
Quello che noto ora invece, da lettori estranei alla SF che magari sono arrivati al romanzo tramite passaparola o che non conoscevano neppure Urania, è un parere meno acceso, che mette in luce le qualità del romanzo pur con qualche riserva sullo stile che a tratti non scorre fluidissimo.
Tutto sommato, era quello che mi aspettavo essendo il mio secondo romanzo e avendo scelto un tema alquanto "delicato".
Al prossimo libro, mi aspetto critiche di altra natura, ma sono convinto che ce ne saranno sempre. In fondo ritengo che sia un bene parlare di romanzi…
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Re: Intervista a Francesco Verso (seconda parte)
^^
Sito internet personale http://www.diegobortolozzo.com
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Re: Intervista a Francesco Verso (seconda parte)
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Re: Intervista a Francesco Verso (seconda parte)
Un libro bisogna terminarlo prima di giudicare.
Premetto che non ho ancora letto il racconto in questione, ma ti assicuro che in molti racconti mi è capitato di non capirci niente addirittura nei primi capitoli per poi diventare bellissimi man mano che li leggevo.
Ti porto l'esempio di Neanche gli dei di Isaac Asimov o Universo incostante di Vernor Vinge che qualcosa d'importante l'hanno scritta.
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Re: Intervista a Francesco Verso (seconda parte)
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Re: Intervista a Francesco Verso (seconda parte)
All'ora dell'intervista sono già a casa e là la connessione non è semplice perchè devo stendere un filo per tutta casa per arrivare dal Pc alla presa telefonica e con i miei figli che corrono come matti capita spesso che il modem prenda il volo verso il corridoio... e non è bello.
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Re: Intervista a Francesco Verso (seconda parte)
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Re: Intervista a Francesco Verso (seconda parte)
è più facile che siano i nostri figli a metterci a dormire
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Re: Intervista a Francesco Verso (seconda parte)
I bambini di oggi non sono come i bambini che eravamo noi. Sono a uno stadio evolutivo superiore.
Loro sprizzano un energia costante per 24h che è tuttora allo studio della Duracell.
Loro piangono nell'esatto momento in cui squilla il telefono (e più cerchi di tapparti l'orecchio libero e più loro piangeranno).
Loro sono la dimostrazione che la follia è una cosa ereditaria: sono loro che la trasmettono ai genitori
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Re: Intervista a Francesco Verso (seconda parte)
Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2018 - (a colori)
A cura di Tullio Aragona.
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Gara d'autunno 2019 - Mattoni, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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La Gara 63 - Treni e stazioni
A cura di Ida Dainese.
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77, le gambe delle donne
ovvero: donne in gamba!
Antologia di 77 opere e 10 illustrazioni per esplorare, conoscere e rappresentare la complessità e la varietà dell'universo femminile. Ognuno dei testi presenti in questa antologia riesce a cogliere tanti aspetti, anche contrastanti, di questa creatura affascinante e sorprendente che assieme agli uomini per millenni ha contribuito, nell'ombra o sul palco della storia, all'evoluzione della civiltà così come la conosciamo oggi. è inutile aggiungere che 77 opere soltanto non hanno la presunzione di fornire una rappresentazione esaustiva, ma lasciamo che la parte di questo "iceberg" femminile ancora sommerso rimanga pronto per emergere in prossime indagini e, perchì no, per costituire ancora la materia prima di altre future opere di ingegno.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Tullio Aragona, Maria Basilicata, Mara Bomben, Alessandro Borghesi, Emanuela Bosisio, Nunzio Campanelli, Paolo Caponnetto, Alessandro Carnier, Gino Centofante, Polissena Cerolini, Antonio Ciervo, Luigi Andrea Cimini, Giacomo Colosio, Cristina Cornelio, Marika Davoli, Stella Demaris, Maria Rosaria De Simone, Cetta de Luca, Cristoforo De Vivo, Roberta Eman, Luca Fadda, Lorella Fanotti, Lodovico Ferrari, Raffaella Ferrari, Virginia Fiorucci, Anna Rita Foschini, Franco Frainetti, Manuela Furlan, Nicola Gaggelli, Isabella Galeotti, Rebecca Gamucci, Lucilla Gattini, Michela Giudici, Antonino R. Giuffrè, Alessandro Kabon, Concita Imperatrice, Carlotta Invrea, Greta Leder, Silvia Leuzzi, Yuleisy Cruz Lezcano, Libero, Marina Li Volsi, Rosalia Maria Lo Bue, Diego Luci, Sandra Ludovici, Verdiana Maggiorelli, Marino Maiorino, Angelo Manarola, Myriam Mantegazza, Germana Meli (geMadame), Roberta Michelini, Samuele Mocellin, Maurizio Nequio, Teresa Pace, Marina Paolucci, Roberto Paradiso, Umberto Pasqui, Viviana Picchiarelli, Daniela Piccoli, Anna Pisani, Luciano Poletto, Monica Porta, Pietro Rainero, Gianluigi Redaelli, Maria Rejtano, Stefania Resanfi, Franca Riso, Massimo Rosa, Francesca Santucci, Libera Schiano Lomoriello, Daniele Schito, Veronica Sequi, Salvatore Stefanelli, Stella Stollo, Paola Tomasello, Sonia Tortora, Liliana Tuozzo, Alessandro Zanacchi.
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L'Animo spaziale
Tributo alla Space Opera
L'Animo Spaziale è un tributo alla space opera. Contiene una raccolta di racconti dell'autore Massimo Baglione, ambientati nella fantascienza spaziale. Un libro dove il concetto di fantascienza è quello classico, ispirato al Maestro Isaac Asimov. La trilogia de "L'Animo Spaziale" (Intrepida, Indomita e Impavida) è una storia ben raccontata con i giusti colpi di scena. Notevole la parentesi psicologica, in Indomita, che svela la complessa natura di Susan, elemento chiave dell'intera vicenda. "Intrepida", inoltre, ha vinto il primo premio nel concorso di letteratura fantascientifica "ApuliaCon 2006" (oggi "Giulio Verne"). I racconti brevi "Mr. Sgrultz", "La bottiglia di Sua Maestà" e "Noi, sorelle!" sono stati definiti dalla critica "piccoli capolavori di fantascienza da annoverare negli annali.
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
BReVI AUTORI - volume 1
collana antologica multigenere di racconti brevi
BReVI AUTORI è una collana di libri multigenere, ad ampio spettro letterario. I quasi cento brevi racconti pubblicati in ogni volume sono suddivisi usando il seguente schema ternario:
Fantascienza + Fantasy + Horror
Noir + Drammatico + Psicologico
Rosa + Erotico + Narrativa generale
La brevità va a pari passo con la modernità, basti pensare all'estrema sintesi dei messaggini telefonici o a quelli usati in internet da talune piattaforme sociali per l'interazione tra utenti. La pubblicità stessa ha fatto della brevità la sua arma più vincente, tentando (e spesso riuscendo) in pochi attimi di convincerci, di emozionarci e di farci sognare.
Ma gli estremismi non ci piacciono. Il nostro concetto di brevità è un po' più elastico di un SMS o di un aforisma: è un racconto scritto con cura in appena 2500 battute (sì, spazi inclusi).
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Fausto Scatoli. Giorgio Leone, Annamaria Vernuccio, Luca Franceschini, Alphaorg, Daniel Carrubba, Francesco Gallina, Serena Barsottelli, Alberto Tivoli, Giuseppe C. Budetta, Luca Volpi, Teresa Regna, Brenda Bonomelli, Liliana Tuozzo, Daniela Rossi, Tania Mignani, Enrico Teodorani, Francesca Paolucci, Umberto Pasqui, Ida Dainese, Marco Bertoli, Eliseo Palumbo, Francesco Zanni Bertelli, Isabella Galeotti, Sandra Ludovici, Thomas M. Pitt, Stefania Fiorin, Cristina Giuntini, Giuseppe Gallato, Marco Vecchi, Maria Lipartiti, Roberta Eman, Lucia Amorosi, Salvatore Di Sante, Valentina Iuvara, Renzo Maltoni, Andrea Casella.