Ed ecco qua il mio contributo votereccio
1) Giovani e bellissimi
La storia di un amore vissuto solo per un attimo e poi cancellato dalla situazione, dalla società, dai sensi di colpa e da chissà cos'altro.
Un accorato appello struggente, toccante e intenso, enfatizzato dalla ripetizione spasmodica dei due aggettivi che formano il titolo.
Un desiderio disperato di tornare indietro nel tempo per cambiarlo, per vivere quello che lei ha solo potuto immaginare, e poi la
dichiarazione finale ambigua, tramite l'uso della parola "rimorso". Il rimorso di aver tradito o quello di non aver vissuto?
Davvero commovente.
Brava: 5
2) ESSERE LA SIGNORA SANDERS
Il desiderio di vivere la vita di un'altra persona, nel racconto della quotidianità di una donna semplice.
Ci sono persone che a volte sembrano far parte dell'arredamento, della situazione, di cui non ci accorgiamo e che quindi ignoriamo, pur senza volere. E invece anche loro hanno dei sentimenti, spesso delicati e innocenti, come quelli di questa donna, che si rifugia nei sogni, unico sfogo possibile per una vita carente di soddisfazioni. Scritto molto bene, forse può migliorare sostituendo qualche virgola con il due punti o il punto e virgola. Stupenda la frase finale.
Voto 4,5
3) Quando è nato Piero
Evoluzione del rapporto fraterno che viene vissuto, più o meno, da tutti i fratelli con una certa differenza di età.
La descrizione è coinvolgente e il lettore vive o rivive l'epoca e l'innocenza associata a quel periodo e a quell'età.
Anche il rapporto con il padre, burbero e sbrigativo, viene vissuto con un candore naturale, perchè, senza bisogno di coinvolgere
i servizi sociali, era così che le cose funzionavano e non siamo venuti poi così male.
Controllare:
erano sempre troppe per noi che, come quasi tutti a quei tempi, non possedevano l’automobile. (non possedevamo)
mio fratello mi cercava... . (dopo i puntini di sospensione il punto non ci va)
Mi stese, poi, quel pezzo di pane duro (mi tese)
Anche in questo racconto la frase finale è da manuale.
Voto 4,5
4) Vestito rosso e niente scarpe
Un racconto che sembra voglia ironizzare su tutti quei film di serie B con attori Zombi che interpretano Zombi, diretti pure da Zombi.
Mi piacevano anni fa, poi sono stato vaccinato. A farmi ridere rimane solo l'ossimoro "Morto vivente". Sto divagando, torniamo al racconto. Devo mandare un SMS a mia nonna. Simpatica e ben scritta tutta la parte ironica. Non vedo bene dove sia l'amore, lei se lo sta mangiando un pezzo alla volta, però è divertente.
Voto 4,0
5) MEDITAZIONI
Un cambio di punto di vista che fa percepire il legame che si è instaurato nel tempo fra due persone, ora anziane, che sono state insieme una vita. Peccato che sia breve. Credo che meriterebbe una meditazione ulteriore. Bello il finale.
Controllare: "veglia ed il sonno" - "ma sempre, la protagonista"
Voto 4,0
7) NOTTE PRIMA DELLA PUFFA
Divertente parodia puffo-erotica, come non si era mai vista, ma che tutti (forse) avremmo voluto vedere in tv.
Voto 4,0
AMORE MALATO
Il titolo poteva anche essere "AMORE PARECCHIO MALATO"
Un modo singolare di possedere la persona amata.
Un personaggio femminile ben delineato e credibile.
C'è da preoccuparsi andando a letto stanotte.
Controllare:
Non da fastidio a nessuno (dà)
non mi osavo attaccare bottone.
Voto 4,0
9) @more 2.0
Riflessioni su un rapporto di coppia pseudo-virtual-astratto?
Alcuni passaggi sono criptici, ma è scritto bene e il senso di irreale che aleggia nella storia li giustifica.
Voto 4,5
10) GIOVEDI' POMERIGGIO
Un resoconto un po' scontato della fine di un rapporto fra una coppia. Manca la novità.
E manca una revisione del testo. Va controllata la punteggiatura, soprattutto nella parte iniziale.
Alcune frasi sono poco chiare. Per esempio: "Quella sera era pazzo, pazzo non capivo, non capivo, perché?"
Voto: 2,5
11) Anna
Idea originale e portata avanti con maestria, nascondendo fino all'ultimo le vere intenzioni del protagonista.
Va controllata la punteggiatura, soprattutto nella parte iniziale.
Nel dialoghi, il trattino non richiede che ne venga messo uno a chiusura e non ci va il punto quando si continua.
- Vieni. - le dico accompagnandola in cucina - ti faccio un caffè. -
- Vieni - le dico accompagnandola in cucina - ti faccio un caffè.
Amiche d’infanzia, e questo lo sapevo, come che avevano fatto
Amiche d’infanzia, e questo lo sapevo, come sapevo che avevano fatto
Credo che sarebbe perfetto lasciando al lettore più margine di intuizione.
Voto: 4,0
12) FUORI SINCRONO
La resa dei conti fra una ragazza giovane e un uomo maturo. Troppo maturo per lei, nel senso della responsabilità, più che per gli anni.
La lascia per il suo bene, un classico, ma reso bene, con sfumature diverse dal solito. Si capisce l'immaturità del personaggio femminile anche prima di sapere che si sta per laureare e alla fine il senso del titolo ti piomba addosso grazie alla penultima frase.
Quando sei troppo fuori sincrono, anche l'orologio di Windows rifiuta di sincronizzarsi.
Una delle frasi migliori: "...un frutto maturo, concimato dai ricordi degli inevitabili sbagli che fanno tutti."
Controllare: "tu ti sia sentita."
Bravo: 4,5
13) L'ABITO NON FA
Colpito e affondato. Mi aspettavo un colpo di scena, ma non così potente. Bello.
Ottima anche l'idea dei titoletti per introdurre la rivelazione finale.
E l'ultima frase fa anche capire perchè il titolo non sia completo.
Scritto molto bene, personaggi credibili e delineati magistralmente.
Controllare: "Lisa lo aveva intravista"
Voto: 5
14) SYNTETIC LOVE (SEXY SAMANTHA)
Surreale e ben scritto, non lascia trapelare l'epilogo, fino a poche frasi dalla fine.
Voto: 4,5
15) PRENDIAMOCI UNA PAUSA
Cronologia di un rapporto di coppia allo sbando, soprattutto a causa di lui.
Il punto di vista cambia in modo disorganizzato e in certi passaggi è difficile seguire il discorso.
Da controllare:
"...disse che era la soluzione migliore anche in vista di Giulio e Francesca, i due loro figli."
In vista di un figlio significa che sta per nascere. Ci sono troppe "?!"
"Lui invece si" - Sì vuole l'accento.
«Una tavola piatta! qui vengono usati i caporali mentre altrove si usa il trattino
"aguzzando i denti come un tricheco" una persona riesce ad aguzzare i denti?
I dialoghi non necessitano di "Lui:" e "Lei"; si capisce ugualmente chi parla. Mancano diverse virgole.
Voto: 3,0
16) Lascia che io vada
È il mio genere: tutto tranquillo e poi... un pugno nello stomaco a sorpresa. Complimenti Ida.
Brava: 5
17) MOONDANCE
Scritto molto bene, un personaggio dipinto in modo credibile e struggente.
Il suo problema viene solo tratteggiato, ma avvolge sottilmente tutto il racconto.
Bella l'idea dei pizzoccheri annegati nello strutto. Il mio fegato ringrazia
Voto 4,5
PS
Grazie Skyla74 (nb: hai indovinato)