Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
- Massimo Baglione
- rank (info):
- Site Admin
- Messaggi: 9636
- Iscritto il: 11/04/2007, 12:20
- Località: Belluno
- Contatta:
-
Author's data
Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
che scopo ha essere giustamente obbligati a indossare guanti e mascherine, per poi essere costretti a mantenere in ogni caso la distanza di due metri?
Per esempio sui mezzi di trasporto o al cinema o in qualunque altra parte, soprattutto all'aperto: perché dobbiamo stare distanziati se siamo protetti?
Il distanziamento sociale, a che ne so io, serve per stare a distanza di sicurezza da chi è privo di protezioni e può essere infetto, no? Farei casomai di tutto a che ognuno usi le protezioni, e punire chi disobbedisce, questo sì.
Giuro che non è una domanda per far polemica ma proprio perché non capisco, quindi mi piacerebbe che qualcuno più informato me lo spieghi per bene.
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Tuarag
- Massimo Baglione
- rank (info):
- Site Admin
- Messaggi: 9636
- Iscritto il: 11/04/2007, 12:20
- Località: Belluno
- Contatta:
-
Author's data
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
-
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 734
- Iscritto il: 07/03/2019, 11:31
-
Author's data
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Detto questo, io non ho risposte alla tua domanda. Ma ne ho altre, di domande: la mia vicina ha deciso di lasciare tutte le scarpe di casa sua nel pianerottolo, dove getta anche guanti e mascherine. I suoi cani sono però esenti dal provvedimento restrittivo ed entrano in casa senza levarsi alcunché. I cani il virus non lo pigliano e non lo portano?
E poi, se esco con i guanti e mi viene da grattarmi il naso coperto dalla mascherina, sono al sicuro dal virus? E se invece del naso m'alliscio i lunghi capelli? E per levarmi i guanti, devo mettermi altri guanti o farmeli levare da qualcun altro munito di guanti? E se poi deve toglierseli lui i guanti? Gli elastici delle mascherine, si infettano? E se li tocco senza guanti? Lavarsi le mani, serve a qualcosa? La roba dal sacco della spesa la tolgo con o senza guanti? E la carta igienica per lavarmi il c...
A parte gli scherzi, il concetto credo esatto sia quello di carica virale. Se un virus solo entra in contatto con me il mio sistema immunitario lo farà fuori. Ma se sono migliaia qualche rischio lo corro. È la concentrazione che è pericolosa ed è il motivo per cui gli ambienti chiusi, come ospedali o RSA o RA, sono diventati focolai, e il motivo per cui tengono chiusi tutti i luoghi dove le persone devono per forza di cose stare in gruppo.
All'aperto, a mio avviso, il pericolo è relativo. Soprattutto ora, con gli UV solari quasi al massimo.
- Massimo Baglione
- rank (info):
- Site Admin
- Messaggi: 9636
- Iscritto il: 11/04/2007, 12:20
- Località: Belluno
- Contatta:
-
Author's data
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
-
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 734
- Iscritto il: 07/03/2019, 11:31
-
Author's data
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Aggiungo che lo stare all'aperto favorisce la sintesi di vitam D, che rafforza le difese immunitarie. Invece, lo stare al chiuso favorisce il ristagno di aria e la concentrazione di particelle virali, se presenti.Namio Intile ha scritto: ↑23/04/2020, 9:56 Massimo, le domande non sono mai polemiche, lo sono le risposte.
Detto questo, io non ho risposte alla tua domanda. Ma ne ho altre, di domande: la mia vicina ha deciso di lasciare tutte le scarpe di casa sua nel pianerottolo, dove getta anche guanti e mascherine. I suoi cani sono però esenti dal provvedimento restrittivo ed entrano in casa senza levarsi alcunché. I cani il virus non lo pigliano e non lo portano?
E poi, se esco con i guanti e mi viene da grattarmi il naso coperto dalla mascherina, sono al sicuro dal virus? E se invece del naso m'alliscio i lunghi capelli? E per levarmi i guanti, devo mettermi altri guanti o farmeli levare da qualcun altro munito di guanti? E se poi deve toglierseli lui i guanti? Gli elastici delle mascherine, si infettano? E se li tocco senza guanti? Lavarsi le mani, serve a qualcosa? La roba dal sacco della spesa la tolgo con o senza guanti? E la carta igienica per lavarmi il c...
A parte gli scherzi, il concetto credo esatto sia quello di carica virale. Se un virus solo entra in contatto con me il mio sistema immunitario lo farà fuori. Ma se sono migliaia qualche rischio lo corro. È la concentrazione che è pericolosa ed è il motivo per cui gli ambienti chiusi, come ospedali o RSA o RA, sono diventati focolai, e il motivo per cui tengono chiusi tutti i luoghi dove le persone devono per forza di cose stare in gruppo.
All'aperto, a mio avviso, il pericolo è relativo. Soprattutto ora, con gli UV solari quasi al massimo.
A me l'espressione "distanziamento sociale" fa un po' ridere: sono secoli che, nelle società ad economia capitalista (cioè il 99% dell'umanità), vige la netta separazione fisica,oltre che economica, tra ricchi e poveri...
Forse sarebbe più corretto chiamarlo "distanziamento individuale".
- Massimo Baglione
- rank (info):
- Site Admin
- Messaggi: 9636
- Iscritto il: 11/04/2007, 12:20
- Località: Belluno
- Contatta:
-
Author's data
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Concordo appieno!
-
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 734
- Iscritto il: 07/03/2019, 11:31
-
Author's data
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Per la cronaca, il 13 gennaio 2020 si registra il primo morto ufficiale per Covid a Wuhan. Già il 31 gennaio 2020 viene dichiarato lo stato di emergenza nazionale dal nostro governo, che permette allo stesso di sospendere le libertà costituzionali e di bypassare il Parlamento. Solo l'undici marzo vengono prese le misure di distanziamento che tutti conosciamo contro l'epidemia. Lo stato di emergenza è in vigore fino al 31 luglio, ma può essere esteso fino a 24 mesi consecutivi. Tra l'altro lo stato di emergenza è stato dichiarato con decreto legge.
Per inciso, le norme che disciplinano lo stato di emergenza, inserite dentro la statuto della protezione civile, prendono la forma di un decreto legislativo, emanato dal governo Gentiloni nel gennaio 2018.
In tutti questi passaggi, è chiaro, il Parlamento o ha delegato al governo o non è entrato nelle decisioni del governo.
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Già. E per chi è non nato nel secolo scorso né conserva memoria degli anni '70: se ci fosse stata una cosa del genere a quel tempo, ci sarebbero state manifestazioni oceaniche con slogan nei cortei che avrebbero gridato al golpe di tipo cileno.Namio Intile ha scritto: ↑23/04/2020, 15:31 Forse distanziamento sociale non è un termine adoperato a caso. Significa proprio quello che dici tu, Andr. E lo sarà sempre di più.
Per la cronaca, il 13 gennaio 2020 si registra il primo morto ufficiale per Covid a Wuhan. Già il 31 gennaio 2020 viene dichiarato lo stato di emergenza nazionale dal nostro governo, che permette allo stesso di sospendere le libertà costituzionali e di bypassare il Parlamento. Solo l'undici marzo vengono prese le misure di distanziamento che tutti conosciamo contro l'epidemia. Lo stato di emergenza è in vigore fino al 31 luglio, ma può essere esteso fino a 24 mesi consecutivi. Tra l'altro lo stato di emergenza è stato dichiarato con decreto legge.
Per inciso, le norme che disciplinano lo stato di emergenza, inserite dentro la statuto della protezione civile, prendono la forma di un decreto legislativo, emanato dal governo Gentiloni nel gennaio 2018.
In tutti questi passaggi, è chiaro, il Parlamento o ha delegato al governo o non è entrato nelle decisioni del governo.
#stateacasa (#chevifatantobene)
- Teseo Tesei
- rank (info):
- Necrologista
- Messaggi: 207
- Iscritto il: 03/02/2019, 19:35
-
Author's data
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Il virus infatti entra anche dagli occhi, e a volte anche dalla pelle.
Se ci pensi bene il personale ospedaliero nei reparti COVID è dotato anche di visiere, e sono protetti ovunque senza neppure un centimetro quadrato di pelle scoperta.
Le disposizioni governative indicano un distanziamento di un metro e, solo se non è possibile rispettarlo, obbligo di "museruola".
Il comportamento del "gregge" si attesta però su due metri e "museruola" sempre e comunque per tutti.
Tutto ciò crea confusione allo stesso "gregge", ancora senza immunità.
Non per nulla quando erroneamente ad un posto di blocco viene fatta notare la "museruola" mancante anche all'autista solo sul veicolo, probabilmente per meglio enfatizzare la bizzarria della richiesta, vi è chi risponde: "E' come mettersi il preservativo ed andare a letto da soli".
Conclusione:
Quando il gregge, non ancora immune, è affetto da ipocondria finisce che tutte le pecore, interpretando la parte del cane, si mettono la "museruola".
Non sempre serve e non sempre è utile, ma se questo rende più felice il gregge, va bene così con buona pace di tutti i cani da pastore ...
https://www.youtube.com/watch?v=HTRHL3yEcVk
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
- Laura Traverso
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 994
- Iscritto il: 27/05/2016, 16:40
- Località: GENOVA
- Contatta:
-
Author's data
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
- Il_Babbano
- rank (info):
- Correttore Infame di Bozze
- Messaggi: 137
- Iscritto il: 28/04/2022, 8:33
-
Author's data
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
La distanza.
Era circa 1,8 metri, secondo l'OMS, ma noi avevamo solo un metro e, per dire, in Bangladesh, 50 cm, in USA 2 metri, a riprova che il virus, quella bestia che ti aspettava dietro a ogni angolo, sull'asfalto, attaccata alle maniglie del tram, nel colpo di tosse del vicino di casa (chiuso tra le sue mura) e sulla pulsantiera dell'ascensore, oltre a rispettare le dogane, agiva diversamente nei vari paesi.
La mascherina
Fondamentale, certo. Fondamentale SE incrociavi l'aria respirata un secondo o due prima da altre persone, perché il virus non galleggiava eterno nell'aria, ma si spostava con quella respirata dalle persone. Dunque la mascherina serviva averla, ma siccome pure la FFP2 aveva maglie troppo larghe per fermare per davvero il virus, bisognava portarla tutti, almeno quando, per forza di cose, ci si incontrava. Ma no, non impediva di venir contagiati, riduceva solo la possibilità - serviva comunque anche la distanza, perché il virus non viene fermato da quella. Poi: da soli, in auto o in casa (qualcuno ricorda la trasmissione con l'intervistato in casa sua senza mascherina, che a un certo punto starnutiva e il conduttore lo riprendeva per non averlo fatto nel gomito? Che hai visto mai il virus passasse via internet...), aveva ben poco senso.
Epperò: si doveva dare il buon esempio, no? Già, in generale, siamo indisciplinati di nostro. Se poi ti faccio anche vedere che ci stanno eccezioni, poi finisce che non la metti più nemmeno quando serve. Bisognava far sapere che non c'erano deroghe e tutti dovevano adeguarsi.
Al minuto 6 il meccanismo del "buon esempio" ce lo spiega chiaramente questo qui a proposito dell'attività motoria, quando avevamo il dovere di non uscire di casa se non per necessità reali (tipo che dovevi andare in ospedale o a fare la spesa) o per lavoro (chi ce l'aveva):
https://www.youtube.com/watch?v=-ax4wteUcp0
Resta che, per ridurre davvero il contagio, l'unica, a meno di girare con tute da bioazard, era restare isolati.
La disinfezione delle strade ve la ricordate? Era basata sul modello cinese, dove pare fosse normale scatarrare per terra - e quindi le scarpe veicolavano il virus facilmente. Ma serviva anche a far capire che pure camminare per strada, da soli, poteva essere pericoloso. E figurati portare le scarpe in casa! Poi c'era chi lavava le zampe del cane con l'amuchina - e anche un certo numero di cani intossicati, almeno dalle mie parti.
Giustamente qualcuno ha chiesto: "ma poi, se mi si infetta il guanto, come lo tolgo?" Beh, spiegavano anche quello: Ministero della Salute, mica paperino.
https://youtu.be/2tWd_hpP5SE
Spiegavano anche come disinfettare le mascherine per poterle usare più a lungo: bisognava sospenderle sopra una bacinella piena di alcol.
Un paio di problemi però permanevano:
1)il "disinfettante a base alcolica" non c'era, figurati l'alcol;
2)il guanto in lattice, nemmeno.
3) A dirla tutta, non c'erano neppure le mascherine, dalle mie parti.
Infatti per tutto il 2020 andava bene anche una bandana - perché l'importante era indossare qualcosa, sempre per dare il buon esempio e dimostrare che si stava attenti.
Di passaggio:
Nel 2020, che io sappia (ma non c'erano i tamponi, o meglio, li faceva solo chi andava in ospedale), non l'ho preso.
Nel 2021 nemmeno (ma anche lì: tamponi pochi, mica viaggiavo).
L'ho preso (almeno due volte) nel 2022 (quando il tampone lo facevi a ogni angolo di via) dopo la terza dose. Che fortuna che ho avuto: ero già protetto, esattamente come quelli che non subiscono incidenti gravi perché tengono l'immagine di padre Pio sul cruscotto.
Poi ho smesso anche coi tamponi e non l'ho più avuto. Funziona anche quello.
Forse.
Re: Perché il distanziamento sociale se ci proteggiamo?
Ci sono moltissimi studi in rete, tra i quali anche delle meta-analisi. Una di queste (1) conclude dicendo che "Face masks in the general population might be effective, at least in some circumstances, but there is currently little to no evidence supporting this proposition. If the coronavirus is primarily transmitted via indoor aerosols, face masks are unlikely to be protective. Thus, health authorities should not assume or suggest that face masks will reduce the rate or risk of infection."
Inoltre, "A long-term analysis shows that infections have been driven primarily by seasonal and endemic factors, whereas mask mandates and lockdowns have had no discernible impact."
In definitiva, l'unica difesa contro un virus pericoloso che si trasmette per via aerea è uno scafandro con respiratore di aria filtrata, adatto per i laboratori che maneggiano agenti pericolosi (BSL3 o BSL4), comodissimo per chi viaggia in tram
(1) https://swprs.org/face-masks-evidence/
La Gara 28 - L'ultima notte
A cura di Lodovico.
Scarica questo testo in formato PDF (1,94 MB) - scaricato 669 volte..
Lascia un commento.
GrandPrix d'inverno 2023/2024 - Terrazze d'aprile - e le altre poesie
A cura di Massimo Baglione.
Scarica questo testo in formato PDF (628,59 KB) - scaricato 22 volte.
oppure in formato EPUB (317,72 KB) (vedi anteprima) - scaricato 8 volte..
Lascia un commento.
La Gara 49 - La contrapposizione
A cura di Maddalena Cafaro.
Scarica questo testo in formato PDF (560,91 KB) - scaricato 191 volte.
oppure in formato EPUB (319,02 KB) (vedi anteprima) - scaricato 246 volte..
Lascia un commento.
Le radici del Terrore
Antologia di opere ispirate agli scritti e all'universo lovecraftiano
Questa antologia nasce dalla sinergia tra le associazioni culturali BraviAutori ed Electric Sheep Comics con lo scopo di rendere omaggio alle opere e all'universo immaginifico di Howard Phillips Lovecraft. Le ventitrì opere selezionate hanno come riferimento la narrativa "lovecraftiana" incentrata sui racconti del ciclo di Cthulhu, già fonte di ispirazione non solo per scrittori affermati come Stephen King, ma anche in produzioni cinematografiche, musicali e fumettistiche. Il motivo di tanto successo è da ricercare in quell'universo incredibile e "indicibile", fatto di personaggi e creature che trascendono il Tempo e sono una rappresentazione dell'Essere umano e delle paure che lo circondano: l'ignoto e l'infinito, entrambi letti come metafore dell'inconscio.
A cura di Massimo Baglione e Roberto Napolitano.
Copertina di Gino Andrea Carosini.
Contiene opere di: Silvano Calligari, Enrico Teodorani, Rona, Lellinux, Marcello Colombo, Sonja Radaelli, Pasquale Aversano, Adrio the boss, Benedetta Melandri, Roberta Lilliu, Umberto Pasqui, Eliseo Palumbo, Carmine Cantile, Andrea Casella, Elena Giannottu, Andrea Teodorani, Sandra Ludovici, Eva Bassa, Angela Catalini, Francesca Di Silvio, Anna Rita Foschini, Antonella Cavallo, Arianna Restelli.
Special guests: gli illustratori americani e spagnolo Harry O. Morris, Joe Vigil and Enrique Badìa Romero.
Vedi ANTEPRIMA (2,02 MB scaricato 258 volte).
77, le gambe delle donne
ovvero: donne in gamba!
Antologia di 77 opere e 10 illustrazioni per esplorare, conoscere e rappresentare la complessità e la varietà dell'universo femminile. Ognuno dei testi presenti in questa antologia riesce a cogliere tanti aspetti, anche contrastanti, di questa creatura affascinante e sorprendente che assieme agli uomini per millenni ha contribuito, nell'ombra o sul palco della storia, all'evoluzione della civiltà così come la conosciamo oggi. è inutile aggiungere che 77 opere soltanto non hanno la presunzione di fornire una rappresentazione esaustiva, ma lasciamo che la parte di questo "iceberg" femminile ancora sommerso rimanga pronto per emergere in prossime indagini e, perchì no, per costituire ancora la materia prima di altre future opere di ingegno.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Tullio Aragona, Maria Basilicata, Mara Bomben, Alessandro Borghesi, Emanuela Bosisio, Nunzio Campanelli, Paolo Caponnetto, Alessandro Carnier, Gino Centofante, Polissena Cerolini, Antonio Ciervo, Luigi Andrea Cimini, Giacomo Colosio, Cristina Cornelio, Marika Davoli, Stella Demaris, Maria Rosaria De Simone, Cetta de Luca, Cristoforo De Vivo, Roberta Eman, Luca Fadda, Lorella Fanotti, Lodovico Ferrari, Raffaella Ferrari, Virginia Fiorucci, Anna Rita Foschini, Franco Frainetti, Manuela Furlan, Nicola Gaggelli, Isabella Galeotti, Rebecca Gamucci, Lucilla Gattini, Michela Giudici, Antonino R. Giuffrè, Alessandro Kabon, Concita Imperatrice, Carlotta Invrea, Greta Leder, Silvia Leuzzi, Yuleisy Cruz Lezcano, Libero, Marina Li Volsi, Rosalia Maria Lo Bue, Diego Luci, Sandra Ludovici, Verdiana Maggiorelli, Marino Maiorino, Angelo Manarola, Myriam Mantegazza, Germana Meli (geMadame), Roberta Michelini, Samuele Mocellin, Maurizio Nequio, Teresa Pace, Marina Paolucci, Roberto Paradiso, Umberto Pasqui, Viviana Picchiarelli, Daniela Piccoli, Anna Pisani, Luciano Poletto, Monica Porta, Pietro Rainero, Gianluigi Redaelli, Maria Rejtano, Stefania Resanfi, Franca Riso, Massimo Rosa, Francesca Santucci, Libera Schiano Lomoriello, Daniele Schito, Veronica Sequi, Salvatore Stefanelli, Stella Stollo, Paola Tomasello, Sonia Tortora, Liliana Tuozzo, Alessandro Zanacchi.
Vedi ANTEPRIMA (317,09 KB scaricato 378 volte).
Vivere con 500 euro al mese nonostante Equitalia
la normale vita quotidiana così come dovrebbe essere
Vi voglio dimostrare come con un po' di umiltà, di fantasia e di buon senso si possa vivere in questa caotica società, senza possedere grandi stipendi e perfino con Equitalia alle calcagna. Credetemi: è possibile, ed è bellissimo!
Vedi ANTEPRIMA (108,61 KB scaricato 236 volte).