Curiosa deriva di BA
Moderatori: Sphinx, Massimo Baglione
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Curiosa deriva di BA
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Re: Curiosa deriva di BA
Eppure proprio io mi sono gettato sugli haiku e sui Drabble che fanno della brevità e velocità una loro caratteristica. l'ho fatto perché era una cosa nuova e i paletti imposti dalle regole li trovavo uno stimolo per migliorare la tecnica. Però è vero che ti passa la voglia di impegnarti in lavori più lunghi e non è bello. È vero che cose lunghe spariscono molto velocemente dal radar letterario e bisognerebbe dedicargli un settore dedicato.
Sulle gare niente da dire mi piacciono e le seguo. Prometto che alla prossima gara metto un racconto lungo, ma se poi non me lo leggete...
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Re: Curiosa deriva di BA
La deriva di BA è a mio avviso una deriva generale, dove la leggerezza e la facilità si impongono sulla capacità di esprimere concetti complessi. La leggerezza vince sulla pesantezza e tutti assistiamo in ogni recondita manifestazione del sociale all'affermarsi delle personalità maniacali che fanno del tutto e subito, dell'adesso, l'orizzonte massimo del loro contatto col mondo. Un contatto sempre euforico, improntato all'assoluta novità, ma proprio per questo anche superficiale, perché nell'istante non c'è spazio né tempo per il dispiegarsi della riflessione, per la continuità di un senso che le cose sono solite portare con sé quando una biografia intera le ha frequentate, caricandole di significati che sono la risonanza di un vissuto.
Bisogna allora fare muro, falange, testuggine, e tu quindi supera la tua ritrosia, repulsione, e dunque il tuo racconto postalo, ché la mia attenzione di sicuro ci sarà e ti riporterò le mie impressioni.
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Re: Curiosa deriva di BA
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Re: Curiosa deriva di BA
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Re: Curiosa deriva di BA
In che senso?Marcello Rizza ha scritto: 05/07/2022, 0:09Ma mi chiedo, veramente mi chiedo perché ho pronto un racconto e nessun piacere a pubblicarlo sapendo che in mezza giornata sparirebbe dal radar letterario...
Il racconto resta online finché l'utente resta iscritto, e apparirà persino in ebook se si classificherà nei primi 10.
Non so davvero dove altro si possa trovare di meglio (che non sia un sito gratuito e persino senza spot pubblicitari).
Credo che come prova vi basti cercare il titolo di una qualsiasi vostra opera (pubblicata qui o nel sito principale) su un motore di ricerca.
Vedi, tu stai scegliendo di non partecipare nella sezione dei racconti (a quanto capisco da ciò che hai scritto), questo però non significa che la tua percezione debba essere la medesima di chi, invece, ci va (anche da anni).Marcello Rizza ha scritto: 05/07/2022, 0:09Resto fuori a osservare e sperare, dal mio parziale punto di vista, che tornino a prevalere racconti, autori e recensori legati allo spirito iniziale che mi ha condotto qui con voi.
Non ne sono certo ma, secondo la mia di percezione, buona parte degli scrittori ha iniziato a scrivere proprio con le poesie e raccontini veloci. Da questa considerazione, molti dei nuovi arrivati potrebbero essere proprio loro. C'è chi poi rimane in quell'àmbito, chi invece si vuole avventurare in stesure più corpose.
Come qualcuno ha a mio avviso giustamente fatto notare, credo sia scorretto discriminare le due tipologie di scrittura. Se vi piacciono le poesie, scrivetele e partecipate ai GranPrix poetici stagionali, se vi piace (anche) buttar giù racconti brevi, partecipate (anche) alle Gare Letterarie stagionali.
Lo spirito del sito è sempre quello, te lo garantisco con la mia vita. E' la Società che cambia.Marcello Rizza ha scritto: 05/07/2022, 0:09...legati allo spirito iniziale che mi ha condotto qui con voi.
Non fatevi imbambolare da qualche demente che viene qui a fare il troll di turno. Tirate dritto e ignoratelo, è la linea di condotta migliore. Questa stessa discussione è pane per i loro denti, perché gliela stiamo (state, scusate) dando vinta.
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Re: Curiosa deriva di BA
E' con la massima umiltà che intervengo a questa "discussione" visto che sono uno degli ultimi arrivati su BA, credo che Marcello abbia detto quello che sta sotto gli occhi di tutti, i racconti più lunghi sono meno letti rispetto agli aforismi e gli haiku, ma secondo me questa non è una deriva, ma un comportamento generale. Questo è uno spazio bellissimo, dove ho avuto la fortuna di conoscere persone che mi aiutano e dove ognuno può confrontarsi con la massima libertà.
Qui si scrive per passione e i racconti non spariscono visto che chiunque può leggere qualsiasi racconto pubblicato anche molto tempo fa.
BA è uno dei pochissimi spazi dove la passione per la scrittura viene trattata con la massima serietà, oltretutto è gratuito, dove ci sono concorsi grazie ai quali si può migliorare.
Non chiamerei "deriva" qualcosa che funziona benissimo, d'altronde le abitudini degli utenti vanno rispettate e se le opere brevissime sono più gettonate così sia.
Detto questo viviamo in un paese dove pochissime persone leggono, purtroppo i numeri parlano chiaro, sono più apprezzati facebook o instagram che un buon libro, e immagino che siano pochi quelli che siano appassionati di scrittura.
Non dobbiamo perdere la passione per quello che facciamo, anche se le nostre opere più lunghe vengono lette meno rispetto a opere più corte.
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Re: Curiosa deriva di BA
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Re: Curiosa deriva di BA
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Re: Curiosa deriva di BA
Per me va bene, magari poi riportate il link della discussione del forum anche all'interno di una recensione nell'opera commentata.Gabriele Pecci ha scritto: 27/07/2022, 7:09 Quindi mi impegno d'ora in poi per quel che mi riguarda di postare qualsiasi ulteriore riflessione su questi temi direttamente sul forum, e non più nella parte pubblica e di maggior visione o richiamo.
Grazie per la pazienza e la lucidità

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Re: Curiosa deriva di BA
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Re: Curiosa deriva di BA
Giancarlo ha già provveduto per un suo testo filosofico qui: https://www.braviautori.it/forum/viewtopic.php?t=6779
Buon lavoro!
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Re: Curiosa deriva di BA
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Re: Curiosa deriva di BA
Questo lo affermo con tutta la chiarezza e forza possibile avendo rivoluzionato io stesso il mio modo di pormi o intendere numerosi fatti o convinzioni sulla mia vita precedenti al mio ingresso su questo sito proprio grazie a queste "chat" autoreferenziali che tu stai dicendo e a tuo modo affermando come solo fini a se stesse o al proprio o altrui compiacimento. Ti posso confermare su me stesso per quel che mi riguarda che non è assolutamente così.
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Re: Curiosa deriva di BA
Che d'altronde è l'esatta cosa che stiamo facendo ora con questa discussione aperta sul forum, dove mi sembra non "infastidiamo" o "occupiamo" nessuno spazio di chi si adoperi o approcci diversamente il sito. Oppure andrebbero messi ed evidenziati ulteriori limiti di espressione sulle stesse opere, adottando quindi specificamente queste risposte/recensioni solo come strettamente inerenti ad un proprio giudizio/commento all'opera senza però nessun pensiero aggiuntivo di riflessione, breve o lungo che sia, su uno o più messaggi della stessa con analisi invece di natura personale da questa derivata. A mio avviso così facendo risulterebbe il tutto però, ora si molto più sterile o fine a se stesso. Ma questa rimane solo una mia opinione, da cui tu poi dal tuo punto di vista puoi sicuramente e giustamente divergere.
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Re: Curiosa deriva di BA
Questa è la mia presentazione sul Forum dell’anno scorso.
Confessione di Giancarlo Rizzo
Messaggio da Giancarlo Rizzo » 02/10/2021, 17:16
Confesso che mi sono sempre ritenuto un " buzzurro".
Intelligente e sensibile ma rozzo nelle reazioni tanto da sembrare, spesso, uno stupido ignorante.
Fino al momento della pensione non sono stato un lettore. Ho sempre impiegato il tempo della vita a lavorare, lavorare, lavorare. Poca TV ad esclusione dei telegiornali, poca musica, pochissimi film; nessun libro.
Una mente fasciata e chiusa al mondo se non a quello piccolissimo circoscritto alle mie esperienze di commerciante.
Poi, in pensione, ho cominciato a leggere con interesse e impegno tutto quello che capitava nel sito BraviAutori.
Gli autori più apprezzati dai colleghi, scrivono molto bene, anche se si scherniscono spesso per stimolare adulazioni sdolcinate. Ma a me non interessano questi.
Leggere racconti, poesie, riflessioni e commenti sui più disparati argomenti, attraverso stili diversissimi tra loro e soprattutto in grade numero (sono centinaia), mi ha affascinato moltissimo.
Mi chiedo spesso perché la gente scrive. Anche io scrivo ma solo di me; scrivo per fissare idee e fotografare momenti mentali che poi posso rivedere; scrivo per sfogare le mie ansie avendo scoperto da tempo che così facendo evaporano.
Non scrivo per gli altri e se ho imparato a pubblicare sul sito qualche poesia è per uno strano bisogno di confessare, per avere un confronto e forse un conforto.
Ma la mia timidezza o riservatezza mi sembra una rarità tra tutti gli autori che pubblicano sul sito.
Tutti scrivono con la speranza che altri leggano come se fosse inutile o assurdo scrivere se non ci fossero lettori.
Accetto che questo mio stupore sia incompreso e ammetto di essere un po' strano dato che tutti sanno che un libro si stampa solo perché sia letto.
Così, siccome voglio capire, mi metto dalla parte del lettore.
E noto che mi piace se il testo mi coinvolge anche emotivamente.
Se la lettura apporta nozioni o sentimenti alla mia persona, se mi arricchisce o semplicemente mi procura piacere, la giudico opportuna.
Capisco allora che ci siano persone che scrivendo vogliano far partecipi gli altri del loro mondo per procurare reazioni. Come fanno i musicisti che creano ed eseguono la musica, o i pittori…
Come chiunque sia un creatore di qualsiasi forma di Arte; che ha senso solo se condivisa.
Ecco, ho dovuto scrivere per fissare idee, per riordinarle in modo da chiarire dubbi avendo risposte.
E condivido con chi mi leggerà la soddisfazione di questa confessione banale.
Ulteriore confessione:
Quando sono entrato su BA non c’era il genere Filosofia che dietro mio invito Massimo ha catalogato.
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Re: Curiosa deriva di BA
Qui non è cambiato nulla, vai tranquillo.Giancarlo Rizzo ha scritto: 30/07/2022, 15:29 È tutta colpa mia se il sito BA è cambiato come dice Marcello?
Il forum serve a questo, a "forumare". Se qualcuno vuol soffermarsi a leggere e/o commentare, leggerà e commenterà (forumerà), altrimenti passerà oltre. Non vedo dove sia il problema nell'aver spostato qui una discussione approfondita.
Anzi, ottimo così.
(ovviamente restando nei limiti del regolamento, del buon senso, della netiquette eccetera).
L'Altro
antologia AA.VV. sulle diversità del Genere Umano
Attraverso il concorso "L'Altro - antologia sulle diversità del Genere Umano", gli autori erano stati chiamati a esprimersi sulle contrapposizioni fra identità, in conflitto o meno, estendibili anche a quelle diversità in antitesi fra di loro come il terreste e l'alieno, l'Uomo e l'animale, l'Uomo e la macchina, il normale e il diversamente abile, il cristiano e il musulmano, l'uomo e la donna, il buono e il cattivo, il bianco e il nero eccetera. La redazione cercava testi provocatori (purché nei limiti etici del bando), senza falsi moralismi, variegati, indagatori e introspettivi. Ebbene, eccoli qua! La selezione è stata dura e laboriosa, ma alla fine il risultato è questo ottimo libro.
A cura di Massimo Baglione.
Copertina di Furio Bomben.
Contiene opere di: Furio Bomben, Antonio Mattera, Maria Letizia Amato, Massimo Tivoli,
Vespina Fortuna,
Thomas M. Pitt,
Laura Massarotto, Pasquale Aversano,
Ida Dainese,
Iunio Marcello Clementi, Federico Pavan,
Francesca Paolucci,
Enrico Teodorani,
Giorgio Leone, Giovanna Evangelista,
Alberto Tivoli,
Anna Rita Foschini,
Francesco Zanni Bertelli,
Gabriele Ludovici,
Laura Traverso, Luca Valmont,
Massimo Melis, Abraham Tiberius Wayne,
Stefania Fiorin.
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Dentro la birra
antologia di racconti luppolati
Complice di serate e di risate, veicolo per vecchie e nuove amicizie, la birra ci accompagna e ha accompagnato la nostra storia. "Dentro la birra", abbiamo scelto questo titolo perché crediamo sia interessante sapere che cosa ci sia di così attraente nella bevanda gialla, gasata e amarognola. Perchè piace così tanto? Che emozioni fa provare? Abbiamo affidato questa "indagine" a Braviautori, affinché trovasse, tramite l'associazione e il portale internet, scrittori capaci di esprimere tali sensazioni. E infatti sono arrivati numerosi racconti: la commissione ne ha scelti 33. Nemmeno a farlo apposta, 33 è la quantità di centilitri di un gran numero di bottiglie (e lattine) di birra; una misura nota a chi se n'intende.
A cura di Umberto Pasqui e Massimo Baglione.
Contiene opere di: Andrea Andreoni,
Tullio Aragona, Enrico Arlandini, Beril, Enrico Billi,
Luigi Bonaro, Vittorio Cotronei, Emanuele Crocetti,
Bruno Elpis, Daniela Esposito, Lorella Fanotti, Lodovico Ferrari, Livio Fortis, Valerio Franchina, Luisa Gasbarri, Oliviero Giberti, Elena Girotti, Concita Imperatrice, Carlotta Invrea, Fabrizio Leo, Sandra Ludovici, Micaela Ivana Maccan, Cristina Marziali, Stefano Masetti, Maurizio Mequio,
Simone Pelatti, Antonella Provenzano, Maria Stella Rossi, Giuseppe Sciara,
Salvatore Stefanelli,
Ser Stefano,
SunThatSpeed, Marco Vignali.
Vedi ANTEPRIMA (276,03 KB scaricato 308 volte).
I sogni di Titano
Il "cubo sognatore" su Titano aveva rivelato una verità sconvolgente sull'Umanità, sulla Galassia e, in definitiva, sull'intero Universo, una verità capace di suscitare interrogativi sufficienti per una vita intera. Come poteva essere bonariamente digerito il concetto che la nostra civiltà, la nostra tecnologia e tutto ciò che riguardava l'Umanità… non esisteva?
"Siamo solo… i sogni di Titano", aveva riportato il comandante Sylvia Harrison dopo il primo contatto col cubo, ma in che modo avrebbe potuto l'orgoglio dell'Uomo accettarlo? Ovviamente, l'insaziabile sete di conoscenza dell'Essere umano anelava delle risposte, e la sua naturale curiosità non poteva che spingerlo alla ricerca dell'origine del cubo e delle ragioni della sua peculiare funzione.
Gli autori GLAUCO De BONA (vincitore del Premio Urania 2013) e MASSIMO BAGLIONE (amministratore di BraviAutori.it) vi presentano una versione alternativa del "Tutto" che vi lascerà senza parole. Di Glauco De Bona e Massimo Baglione.
Vedi ANTEPRIMA (203,77 KB scaricato 101 volte).
Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
La Gara 30 - La verità è là fuori








A cura di Diego Capani e Luigi Bonaro.
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Giudizio Ardito - A.D. - Apocalypse Day













A cura di Arditoeufemismo.
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oppure in formato EPUB (702,41 KB) (


La Gara 54 - Sotto il cielo d'agosto








A cura di Giorgio Leone.
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oppure in formato EPUB (259,51 KB) (

