Il mio bimbo raccoglie conchiglie

[Menodizero]

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Il mio bimbo raccoglie conchiglie

e per lui ognuna è unica e preziosa

perché è dorata,

o perché è a strisce

perché ha due buchi,

o perché è grande,

la più grande che esiste.

O forse solo perché questa

è la quarta estate

di tutta la sua vita.

Il mio bimbo raccoglie conchiglie

e ognuna è unica e preziosa

perché quell’onda,

in quel momento,

in pieno sole,

l’ha portata tra le sue dita,

sotto ai suoi occhi splendidi.

E forse questa

è la quarta estate

di tutta la mia vita.

[Giuseppe Gianpaolo Casarini]

Versi di grande delicatezza del poeta nei confronti del figlioletto ....belle le vivide immagini di questo bambinetto tutto preso nella raccolta delle conchiglie e ti par di vedere tutta la sua gioia ed il suo stupore di fronte al loro variare per forma, grandezza, colore e nel contempo quel nascosto trasparire del compiacimento del padre che ne osserva le mosse e la felicità...dolce quel duplice richiamo su quella quarta estate di tutta la sua vita!
Voto 4.

[Jacopo Serafinelli]

@Menodizero
La meraviglia della "bambinità" è una dote che non dovremmo perdere ma… ma crecendo sempre succede e ci dobbiamo accontentare di vederla negli occhi dei nostri figli… finché anche loro la perderanno crescendo.
Fortunato chi la mantiene e la vive per tutta la vita… se si perde l'IO bambino si perde parte di se stessi.
La Poesia è una cura contro il grigiore della così detta maturità!
Il tuo scritto: uno dei bei momenti che vivi con tuo figlio… goditeli e portali con te!
Jacopo

[Menodizero]

Grazie a Jacopo Serafinelli e a Giuseppe Gianpaolo Casarini per aver avuto voglia di leggere e commentare!
Saluti

[Marco Pozzobon]

Che bella poesia! Solitamente non sono un amante di questi componimenti ma qui traspare una naturalezza e una spontaneità che nella poesia è rara. Mi riporta alla mia infanzia, le onde e le conchiglie e lo stupore di qualsiasi cosa.
I tre versi finali sono stupendi, come se anche un genitore iniziasse una nuova vita insieme al figlio. Voto 4!

[Culture]

Una descrizione poetica sincera e sentita.
Spesso i poeti trascendono la realtà, la idealizzano o la demonizzano, diventano financo metafisici oppure scadono nella volgarità.
La tua poetica è piacevole e realistica voto 4

[GiacomoB]

Poesia assolutamente toccante, da genitore cogli sicuramente nel segno anche solo grazie al tema trattato. Le immagini sono vivide e ben presentate, la struttura rende il testo piacevole e scorrevole alla lettura.

Forse le mancherebbe qualcosa per fare il salto di qualità, come immagini più originali o un'analisi più profonda dei temi. Comunque è una poesia piacevole e commovente, ovviamente non si tratta di un giudizio ma solo del mio gusto personale.

[Globednatura]

Mi piace questa poesia: un bambino esplora, osserva e raccoglie quello che gli interessa e piace di più.
Il padre lo osserva compiaciuto e il tutto descrive e esprime un momento unico molto bello e personalizzato.
Amore e vita vanno di pari passo, in fondo sono la stessa cosa, la cosa più bella che ci sia!

[Menodizero]

Con colpevole ritardo, ringrazio tanto Marco, Culture, Giacomo e Globednatura per aver letto il mio scritto e per le belle parole.
Saluti a tutti.

[Raffaella]

Questa poesia è veramente delicata, mi affascina tanti ricordi, poesia che tocca il sentimento, la voglia di un bambino che sa apprezzare, curiosità, il bambino è contento raccogliere le conchiglie, sa il fatto suo, la gioia del mare, la gioia della conchiglia e non restare solo.. il mio voto è 5.

[Terradipoeti]

La poesia celebra l'innocenza e la meraviglia di un bambino che trova bellezza e valore in ogni conchiglia raccolta. Ogni conchiglia è speciale per il piccolo, non solo per le sue caratteristiche, ma per il significato del momento vissuto. La riflessione si estende al genitore, che riconosce che la gioia e la meraviglia del bambino riflettono anche la propria esperienza, rendendo questa estate significativa per entrambi.

[Alessio Carlini]

Da padre che lascia piena libertà di esplorazione alla propria figlia di dieci anni, devo dire che questa lirica mi ha personalmente colpito e coinvolto. Il testo, pur essendo poco sonoro, sembra riflettere la stessa innocente ingenuità che hanno i bambini nelle loro esplorazioni e di certo, per loro, le conchiglie sono magia pura che fuoriesce dal mare. Mi associo nel comprendere sempre più che i figli sono i veri anni della nostra vita. "Piaciutissima"

[Menodizero]

Nuovamente con colpevole ritardo, ringrazio tanto Raffaella, Terradipoeti e Alessio Carlini per aver avuto voglia di leggere e commentare... e grazie per le belle parole.
Saluti.

[Piramide]

Ciao Menodizero, la poesia per certi aspetti mi è piaciuta molto, per altri è secondo me migliorabile. Innanzitutto, ho apprezzato l’immagine e i sentimenti/significato di fondo che animano la poesia. Sembra quasi di vedere tuo figlio, chinato a raccogliere conchiglie sulla sabbia, e tu che con commozione e felicità cogli quel momento e ti fondi quasi con quel gesto, con quel bambino, con l’estate stessa. Tramite questa contemplazione-fusione ti riscopri vivo e ti riscopri in quella parte di te che rappresenta il miracolo della vita.
Per quanto riguarda la costruzione, non ho apprezzato molto l’inizio, né per la scelta delle parole (il linguaggio mi pare un po’ tendente al “banale”, se mi concedi il termine) né per la sintassi delle frasi stesse, che appare prosastica. Ho invece apprezzato maggiormente la parte centrale (i vv. 8-10, 13-15 e 18-20). Ti vorrei votare con un 3,5, ma non potendo ti darei 3, perché a mio avviso la parte che ho apprezzato meno purtroppo incide un po’ sugli altri versi. Comunque è solo il mio parere, e sono ovviamente consigli. Un saluto e a rileggerti!

[Menodizero]

Grazie a Piramide per aver letto e per il suo commento elaborato e ricco di contenuti.
Hai assolutamente ragione quando scrivi che il linguaggio utilizzato è, per certi versi, "banale" e la sintassi prosastica.
In una piccola quota, questo "stile" può essere da me (per lo più) inconsciamente cercato perché mi piace essere "semplice" nell'esprimermi e mi rendo conto che possa non essere apprezzato.
In linea generale, però, questa "semplicità"/"banalità"/"prosaicità" dipende soprattutto dal fatto che (a prescindere da quella che può essere la mia più o meno conscia intenzione) semplicemente non so esprimere i miei pensieri in altro modo per... incapacità di scrivere vere e proprie poesie!
In effetti, le due "cose" che ho scritto qui nei Grand Prix di primavera ed estate sono più pensieri che mi è piaciuto condividere che vere e proprie "poesie"...
Forse con il tempo cambierò in meglio il mio modo di esprimermi.
Grazie ancora.
Saluti.