I colori della luna

Spazio dedicato alla Gara stagionale d'estate 2024.

Sondaggio

1 - non mi piace affatto
0
Nessun voto
2 - mi piace pochino
2
40%
3 - si lascia leggere
0
Nessun voto
4 - mi piace
2
40%
5 - mi piace tantissimo
1
20%
 
Voti totali: 5

Avatar utente
Alberto Marcolli
rank (info):
Necrologista
Messaggi: 293
Iscritto il: 08/05/2018, 18:06

Author's data

I colori della luna

Messaggio da leggere da Alberto Marcolli »

leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Questa notte la luna splende dorata nel cielo stellato.
I gomiti appoggiati alla finestra, spalancata sui campi di grano, Iryna osserva incantata quel suo lento scivolare all’orizzonte, come un corpo vivo, in eterno movimento. Lo spettacolo le ricorda un canto di Vasyl, perché le poesie hanno sempre esercitato su di lei un fascino particolare.
«Le poesie sono simili alla luna, risvegliano i sentimenti e permettono alle persone di ritrovarsi,» le raccontò una volta nonna Kateryna.
Da qualche parte la fuori, pure Marko, suo marito, osserva la stessa luna e le affida il compito di riunire il suo cuore a quello della moglie, lontana centinaia di chilometri.
Rincuorata da questo magico incontro, Iryna ritorna sotto le coperte, sperando che suo figlio Denis, cui sta spuntando il primo dentino, non la svegli nuovamente.

Questa sera la luna è rossa. Rossa come il sangue degli uomini che sono morti in battaglia. L’attacco è terminato da poco, e le bombe “intelligenti” hanno seminato l’inevitabile scia di vittime tra soldati e persone inermi.
Marko si accomoda alla meglio nel ruvido nascondiglio, improvvisato sulla nuda terra, e la solita vocina gli sussurra all’orecchio:
«Ringrazia il cielo che sei ancora vivo, gli eroi laggiù non ce l’hanno fatta!»

I suoi compagni sembrano rassegnati a questo cambiamento radicale della loro vita, ma per Marko non c’è modo di abituarsi al puzzo di carne umana, abbrustolita dalle micidiali bombe al fosforo bianco. È qui da un anno ormai, e impazzisce dal bisogno di tornare a casa, rivedere, non solo in fotografia, il suo bambino, riabbracciare Iryna, e riconquistare un briciolo di fiducia nel futuro, al posto di questa nausea che non lo abbandona un istante.
Al collo di Marko brilla una catenina d’oro con appeso uno scrigno piccolissimo. Dentro vi ha nascosto una ciocca dei capelli di Iryna, ma non del suo Denis. Quando iniziò questa aggressione maledetta era istruttore militare a Zhytomyr. Denis aveva solamente una leggera peluria scura e una soffice fossetta nella parte superiore della fronte, dove le ossa non si erano ancora saldate.
«Perché c’è questa specie di fontanella?» aveva chiesto preoccupato.
«Per facilitare l’arrivo in questo mondo,» aveva risposto Iryna, aiutandolo a reggere delicatamente la rosea testolina di Denis.

Iryna ha trascorso la sua adolescenza in compagnia di nonna Kateryna, dopo la separazione dei suoi genitori, fuggiti ognuno per la propria strada, dimenticandosi della loro unica figlia.
Nonna Kateryna, abituata alle lunghe assenze di nonno Borys, soldato pure lui, è sempre stata di grande conforto per Iryna, soprattutto adesso che è alle prese, per la prima volta, con un neonato.
Il giorno dopo, infatti, eccola comparire di buon mattino.
«Iryna, ti ho portato la collanina d’ambra: è miracolosa contro il mal di denti dei neonati.»
Iryna la guarda dubbiosa.
«Sicura che funziona, nonna?»
«Beh! Ha funzionato alla grande con la tua mamma!»
«Perché non ti metti a riposare per un po’? Tengo io a bada Denis e ti preparo qualcosa per il pranzo.»
Iryna lancia alla nonna uno sguardo colmo di gratitudine, mentre le sfugge uno sbadiglio: questa notte in pratica non ha chiuso occhio.
Tre ore dopo, la tavola è imbandita con tante cose buone e la nonna osserva Iryna mangiare con appetito.
«Notizie da Marko?»
«Lui dice che tutto va bene e gli manchiamo tantissimo. Ma noi due abbiamo un trucco per scacciare la malinconia. Quello che mi hai insegnato tanto tempo fa. Ricordi nonna?»
«Quale trucco?»
Iryna infila la sua mano tra le dita ossute della nonna.
«Quello di guardare alla luna: aiuta a sentirsi più vicini.»

Questa notte Marko è nella squadra di pronto intervento e inganna il tempo giocando a carte con i compagni d'armi.
Arriva l’ennesima chiamata di emergenza: in città si è udita una forte esplosione, seguita da spari di mitragliatrice. Bisogna precipitarsi a controllare.
Sulla camionetta che li trasporta a sirene spiegate, c’è grande eccitazione, i compagni raccontano barzellette spinte per scacciare l’afrore della paura.
Attraversano strade polverose, sfilano miseri palazzi, ridotti a scheletri fumanti dai continui bombardamenti.
Nella piazza principale regna il caos. I soldati ucraini scendono dall’autoblindo e corrono là dove un razzo russo ha provocato una strage tra la folla del mercato. Si odono appena gli ordini del sergente maggiore, soffocati dalle urla dei feriti che giacciono a terra in un lago di sangue.
Marko ha l’adrenalina a mille. Il cuore gli batte impazzito nel petto. Non avverte nemmeno la fitta pungente della pallottola che gli trapassa le carni. Soltanto quando cade a terra, rotolando nella polvere, si accorge di essere stato colpito alla gamba.
I compagni gli sono subito intorno e sparano all’impazzata in tutte le direzioni, poi lo sollevano di peso e lo caricano sull’autoblindo. L’autista parte a tutto gas in direzione dell’ospedale militare.
Marko ha perso molto sangue. Il suo cervello ha rallentato i riflessi al punto che non percepisce un vero dolore quando i medici gli tagliano la divisa, e costatano che il proiettile gli ha frantumato l’osso del femore.
Il rischio di un’infezione è altissimo e operarlo sul posto non è possibile.
Deve essere spedito d’urgenza a Kiev.
Mentre lo trasportano su una barella verso l’elicottero già in attesa, con i motori accesi, Marko cerca la luna nel cielo. Un fremito lo scuote quando la scorge di un colore grigio cereo, simile ai volti di tanti soldati caduti.

Iryna, appena sa dove suo marito è ricoverato, lascia Denis nelle mani sicure di nonna Kateryna e si precipita all’ospedale.

Marko è in sala operatoria e non può vederlo subito. Un medico gli spiega l’intervento, ma nessuno se la sente di rivelargli il rischio d’amputazione della gamba. Iryna, però, lo intuisce ugualmente dagli sguardi preoccupati delle infermiere, ma reagisce con coraggio e trattiene le lacrime.
È vivo, questo gli basta: non l’hanno riportato a casa in una bara avvolta nella bandiera… come troppi suoi compagni.

Dal balcone della cameretta dove Marko ora riposa, dopo un lungo intervento chirurgico, Iryna lancia un’occhiata verso l’alto.
La luna che brilla nel cielo è un disco di luce abbagliante. Bianca come il colore della speranza.
Andr60
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 522
Iscritto il: 15/11/2019, 15:45

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Andr60 »

Eh già, la guerra fa schifo e chi ci va può finire male. Molto meglio affittare i combattenti, vero Von der Leyen? Un racconto teso, con descrizioni efficaci, come piace a me. Una sola osservazione: l'uso delle bombe al fosforo bianco è una specialità di USA e Israele, non so se osservatori indipendenti l'abbiano documentata da parte dell'esercito russo.
Avatar utente
Alberto Marcolli
rank (info):
Necrologista
Messaggi: 293
Iscritto il: 08/05/2018, 18:06

Author's data

Re: Commento

Messaggio da leggere da Alberto Marcolli »

Andr60 ha scritto: 29/07/2024, 10:54 Eh già, la guerra fa schifo e chi ci va può finire male. Molto meglio affittare i combattenti, vero Von der Leyen? Un racconto teso, con descrizioni efficaci, come piace a me. Una sola osservazione: l'uso delle bombe al fosforo bianco è una specialità di USA e Israele, non so se osservatori indipendenti l'abbiano documentata da parte dell'esercito russo.
Kiev: "Mosca usa bombe al fosforo bianco su Bakhmut"
Le forze speciali ucraine hanno accusato la Russia di usare bombe al fosforo e munizioni incendiarie a Bakhmut. “Cercano di cancellare la città dalla faccia della Terra, ma i militari delle forze speciali e delle altre unità delle forze di difesa continuano a proteggere coraggiosamente la città", hanno affermato.

Sto riferendo quanto afferma un soldato ucraino, quindi non mi serve il parere di osservatori indipendenti, altrimenti la faccenda va in politica e questo non è lo scopo del mio racconto.
Maya Mazzaggio (quella vera)
rank (info):

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Maya Mazzaggio (quella vera) »

Inanzitutto ti dò i miei complimenti, non è facile scrivere que cose però avrei preferito che mettessi più pensieri dentro il racconto, pensavo che sarebbe finito con lui che muore ma a quanto pare mi hai sorpresa!
Però ho un dubbio, all'inizio dici che la luna è rossa ora invece è bianca, dovresti scrivere i tempi in cui si svolgono le azioni. Per il resto è carino
Avatar utente
Alberto Marcolli
rank (info):
Necrologista
Messaggi: 293
Iscritto il: 08/05/2018, 18:06

Author's data

Re: Commento

Messaggio da leggere da Alberto Marcolli »

Maya Mazzaggio (quella vera) ha scritto: 31/07/2024, 10:12 Però ho un dubbio, all'inizio dici che la luna è rossa ora invece è bianca, dovresti scrivere i tempi in cui si svolgono le azioni. Per il resto è carino
Ciao. Grazie per il tempo che mi hai dedicato. Per quanto riguarda i colori della luna, essi si devono intendere come una metafora. Nella realtà i colori probabilmente non cambiano, sono i protagonisti che, influenzati dalla drammaticità degli eventi, ne intravedono il loro variare.
Avatar utente
Alberto Marcolli
rank (info):
Necrologista
Messaggi: 293
Iscritto il: 08/05/2018, 18:06

Author's data

Re: Commento

Messaggio da leggere da Alberto Marcolli »

Andr60 ha scritto: 29/07/2024, 10:54 Molto meglio affittare i combattenti,
rileggendo il tuo commento aggiungo una seconda considerazione: saranno anche combattenti affittati, ma pur sempre esseri umani anche loro. Il problema purtroppo non cambia.
Andr60
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 522
Iscritto il: 15/11/2019, 15:45

Author's data

Re: I colori della luna

Messaggio da leggere da Andr60 »

Cambia la percezione della guerra, dal punto di vista delle opinioni pubbliche della UE. Se cominciassero ad arrivare centinaia di sacchi neri avvolti nel tricolore, persino il TG1 sarebbe costretto ad ammettere che sì, siamo in guerra e forse non sta andando troppo bene.
Yakamoz
rank (info):
Pubblicista
Messaggi: 60
Iscritto il: 04/03/2024, 10:51

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Yakamoz »

La luna è una spettatrice silente che guarda e non dice niente. "Dormi! Mentre lontano le bianche fate danzano al lume della luna…", dice una poesia di cui non mi ricordo né bene il verso né il poeta. Vero! Sì, devo commentare il racconto… scusa, divagavo. È un racconto che parla di fatti di guerra da un punto di vista personale, come punto di vista narrativo: benché l'io narrante sia in III persona. La storia è verosimile/possibile. E mi è facile pensare che siano tante le Iryna, non fortunate come quella del tuo racconto, sia da una parte che dall'altra, che ogni tanto piangono ripensando a un proprio marito, padre, fratello, figlio o altra persona cara, che non rivedranno mai più. Mi piace pure molto l'idea che c'è nel racconto: della luna vista come luogo in cui ritrovarsi; quel sapere che tu stai guardando quello che io sto guardando per sentirti un po' più vicino/a… Sì, molto "mielestrazio", come direbbe Alex di Arancia Meccanica. So' ironico, non irriverente. Perché la vita va presa con leggerezza, anche quando le cose non vanno troppo bene. Torniamo al tuo racconto… Prosa sempre ottima, senza fronzoli, composta, precisa, a parte 3 refusi che nel P.S. ti evidenzierò. L'unico aspetto che non mi è molto piaciuto è l'atteggiamento troppo "fatalista" dei protagonisti, li avrei preferiti un poco più "incazzati". È comunque un racconto che merita di essere premiato, più del mio, credo. Momentaneamente hai un solo voto e stai a 4; io, non so come, ne ho 6 e sto a 4,20. Prego, si accomodi più avanti, voto 5, così vai a 4,5. Che gara sia! Animiamola!

Tante belle cose, Marcolli

Antonio

P.S.

"Da qualche parte la fuori, pure Marko…"
Da qualche parte là fuori, pure Marko… Essendo avverbio.
----------------------------------------------------------------------
"Quando iniziò questa aggressione maledetta era istruttore militare a Zhytomyr."
Quando iniziò questa aggressione maledetta, era istruttore militare a Zhytomyr.

Essendo una frase che inizia con una sub. temporale.
---------------------------------------------------------------
"Dal balcone della cameretta dove Marko ora riposa, dopo un lungo intervento chirurgico, Iryna lancia un'occhiata verso l'alto."

Dal balcone della cameretta, dove Marko ora riposa dopo un lungo intervento chirurgico, Iryna lancia un'occhiata verso l'alto.
Per me l'inciso va prima di "dove", ma è corretta anche come l'hai scritta tu.
Avatar utente
Alberto Marcolli
rank (info):
Necrologista
Messaggi: 293
Iscritto il: 08/05/2018, 18:06

Author's data

Re: Commento

Messaggio da leggere da Alberto Marcolli »

Yakamoz ha scritto: 06/08/2024, 2:21 La luna è una spettatrice silente che guarda e non dice niente. .....
Grazie mille del commento: veramente prezioso.
non ho mai considerato questa palestra di "bravi autori" come una gara, ma un confronto prezioso di opinioni utili per tutti al miglioramento.
Rispondi

Torna a “Gara d'estate, 2024”


Alcuni esempi di nostri ebook gratuiti:


Calendario BraviAutori.it "Writer Factor" 2013 - (in bianco e nero)

Calendario BraviAutori.it "Writer Factor" 2013 - (in bianco e nero)

(edizione 2013, 7,12 MB)

Autori partecipanti: (vedi sopra),
A cura di Tullio Aragona.
Scarica questo testo in formato PDF (7,12 MB) - scaricato 360 volte..

La Gara 21 - Lasciate ogni speranza, oh voi ch'entrate.

La Gara 21 - Lasciate ogni speranza, oh voi ch'entrate.

(giugno 2011, 32 pagine, 424,38 KB)

Autori partecipanti: nwExlex, nwMastronxo, nwFeffone, nwAleeee76, nwSer Stefano, nwArditoeufemismo, nwJohanRazev, nwRoberto Guarnieri, nwAngela Di Salvo,
A cura di Conrad.
Scarica questo testo in formato PDF (424,38 KB) - scaricato 374 volte.
oppure in formato EPUB (226,82 KB) (nwvedi anteprima) - scaricato 239 volte..
nwLascia un commento.

Gara d'inverno 2018-2019 - La soffitta, e gli altri racconti

Gara d'inverno 2018-2019 - La soffitta, e gli altri racconti

(inverno 2018 - 2019, 45 pagine, 781,63 KB)

Autori partecipanti: Stefano Giraldi, nwTeseo Tesei, nwNamio Intile, nwDaniele Missiroli, nwMarco Daniele, nwFabrizio Bonati, nwFausto Scatoli, nwNunzio Campanelli, nwSeira Katsuto, nwAngelo Ciola, nwCarol Bi, nwLaura Traverso, nwIda Dainese, nwDraper, nwGabriele Ludovici, nwRoberto Bonfanti,
A cura di Massimo Baglione.
Scarica questo testo in formato PDF (781,63 KB) - scaricato 160 volte.
oppure in formato EPUB (328,36 KB) (nwvedi anteprima) - scaricato 91 volte..
nwLascia un commento.




Alcuni esempi di nostri libri autoprodotti:


BReVI AUTORI - volume 2

BReVI AUTORI - volume 2

collana antologica multigenere di racconti brevi

BReVI AUTORI è una collana di libri multigenere, ad ampio spettro letterario. I quasi cento brevi racconti pubblicati in ogni volume sono suddivisi usando il seguente schema ternario:

Fantascienza + Fantasy + Horror
Noir + Drammatico + Psicologico
Rosa + Erotico + Narrativa generale

La brevità va a pari passo con la modernità, basti pensare all'estrema sintesi dei messaggini telefonici o a quelli usati in internet da talune piattaforme sociali per l'interazione tra utenti. La pubblicità stessa ha fatto della brevità la sua arma più vincente, tentando (e spesso riuscendo) in pochi attimi di convincerci, di emozionarci e di farci sognare.
Ma gli estremismi non ci piacciono. Il nostro concetto di brevità è un po' più elastico di un SMS o di un aforisma: è un racconto scritto con cura in appena 2500 battute (sì, spazi inclusi).
A cura di Massimo Baglione.

Contiene opere di: nwIda Dainese, nwDaniele Missiroli, nwFausto Scatoli, nwAngela Di Salvo, nwFrancesco Gallina, nwThomas M. Pitt, Milena Contini, Massimo Tivoli, Franca Scapellato, Vittorio Del Ponte, nwEnrico Teodorani, nwUmberto Pasqui, nwSelene Barblan, Antonella Jacoli, Renzo Maltoni, nwGiuseppe Gallato, Mirta D, nwFabio Maltese, nwFrancesca Paolucci, nwMarco Bertoli, Maria Rosaria Del Ciello, nwAlberto Tivoli, nwDebora Aprile, nwGiorgio Leone, Luca Valmont, Letteria Tomasello, nwAlberto Marcolli, nwAnnamaria Vernuccio, Juri Zanin, Linda Fantoni, Federico Casadei, Giovanna Evangelista, nwMaria Elena Lorefice, nwAlessandro Faustini, nwMarilina Daniele, nwFrancesco Zanni Bertelli, nwAnnarita Petrino, nwRoberto Paradiso, Alessandro Dalla Lana, nwLaura Traverso, nwAntonio Mattera, nwIunio Marcello Clementi, Federick Nowir, Sandra Ludovici.

Vedi nwANTEPRIMA (177,17 KB scaricato 159 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon



I sogni di Titano

I sogni di Titano

Il "cubo sognatore" su Titano aveva rivelato una verità sconvolgente sull'Umanità, sulla Galassia e, in definitiva, sull'intero Universo, una verità capace di suscitare interrogativi sufficienti per una vita intera. Come poteva essere bonariamente digerito il concetto che la nostra civiltà, la nostra tecnologia e tutto ciò che riguardava l'Umanità… non esisteva?
"Siamo solo… i sogni di Titano", aveva riportato il comandante Sylvia Harrison dopo il primo contatto col cubo, ma in che modo avrebbe potuto l'orgoglio dell'Uomo accettarlo? Ovviamente, l'insaziabile sete di conoscenza dell'Essere umano anelava delle risposte, e la sua naturale curiosità non poteva che spingerlo alla ricerca dell'origine del cubo e delle ragioni della sua peculiare funzione.
Gli autori GLAUCO De BONA (vincitore del Premio Urania 2013) e MASSIMO BAGLIONE (amministratore di BraviAutori.it) vi presentano una versione alternativa del "Tutto" che vi lascerà senza parole. Di Glauco De Bona e Massimo Baglione.

Vedi nwANTEPRIMA (203,77 KB scaricato 88 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon

Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.



Un passo indietro

Un passo indietro

Il titolo di questo libro vuole sintetizzare ciò che spesso la Natura è costretta a fare quando utilizza il suo strumento primario: la Selezione naturale. Non sempre, infatti, "evoluzione" è sinonimo di "passo avanti", talvolta occorre rendersi conto che fare un passettino indietro consentirà in futuro di ottenere migliori risultati. Un passo indietro, in sostanza, per compierne uno più grande in avanti.
Di Massimo Baglione.

Vedi nwANTEPRIMA (1,82 MB scaricato 487 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon

Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.