Descrizione: Lobizon ha partecipato al primo concorso "versi d'autore" indetto da sogni d'horror. Ottavo posto e premio speciale della giuria come miglior poesia breve.
incipit: Con tonfi secchi cadevano le pigne coperte di neve dai rami delle conifere che costeggiavano la strada. Era nevicato parecchio la notte appena passata, ma bianche erano soltanto le cime degli abeti e le vette smussate delle colline.
incipit: La giornata era iniziata con il suo matrimonio, fu ricca di emozioni, ed era giunta ormai a conclusione. Julie, prima di andare a dormire, prese dalla borsa la lettera che la madre le aveva dato nel ricevimento post matrimonio, prima di andar via. La aprì, la tirò fuori dalla busta, e la incominciò a leggere.
incipit: Amore di mamma Seguì la giovane donna fino a casa. Era simile a quelle che erano venute prima di lei: giovane, forse sulla ventina, lunghi capelli castani a incorniciarle il viso dai tratti dolciche ancora non avevano abbandonato l'adolescenza. Ma non era questa l'aspetto più importante: era una ragazza madre, come le altre. Aveva raccolto tutte le informazioni necessarie durante i mesi precedenti, prima ancora che mettesse al mondo quel piccoloesserino.
incipit: Pensavo che rivederlo non mi avrebbe fatto nessun effetto. Dopo esserci fatti tanto male, pensavo fosse diventato un estraneo. Avevo chiuso con lui, con noi, tanto tempo fa.
incipit: L’uomo nero Giulietta camminava lungo la stradina che costeggiava il lago, spingendo la carrozzina che custodiva il piccolo Nicolas. Era felice di quella giornata, i primi raggi di sole della primavera riscaldavano e illuminavano le montagne circostanti. Aveva lavorato duro gli ultimi giorni al negozio di calzature, dove era tutto un fermento di acquisti per la nuova stagione. Tutti che volevano comprare le ultime proposte relative allo.
Descrizione: Un gabbiano che vola, una camera d'ospedale, un gioco, ricordi che affiorano alimentando dubbi.
incipit: Elena spalanca la finestra, la brezza mattutina le punge il viso, un gabbiano vola disegnando evoluzioni, intanto pensa alla notte passata. Nella stanza il dottore di turno esegue i controlli di rito, il signor Carlo è morto; per Elena non è il primo, anzi nell'ultimo mese è già successo, ma il signor Carlo, quella notte, le ha svelato un segreto; intanto il gabbiano è scomparso.
Descrizione: Un'ennesima lettera che gronda storia da tutte le righe…
incipit: Quando un padre cerca di quantificare l'amore che vive in lui nei confronti del proprio figlio, si trova di fronte ad un impresa molto difficile. È come costruire un ponte senza sapere nulla delle fondamenta, un'opera decisamente ardua. Colui che hai messo al mondo è destinato a diventare presto o tardi una entità a sé, tanto diversa dal proprio genitore quanto la vita è riuscita a farlo diventare.
Descrizione: Certe volte si passa per codardi, mentre si vorrebbe solo stare tranquilli.
incipit: «Attenzione! Lama intercettata!» Il boato del pubblico coprì integralmente la voce dello speaker per qualche istante, poi si affievolì, nell'attesa di qualcosa. «Attenzione, attenzione… ah, lama spezzata! Che peccato!» La delusione prese il sopravvento anche tra gli spettatori. Non tutti, c'è sempre chi parteggia per i deboli, ma l'incontro non era ancora terminato, chissà che prima della fine non ci fosse un'ulteriore occasione per vedere un po' di sangue.
Descrizione: Le stelle fanno incontrare due persone e accade un miracolo.
incipit: "Vivere può costare fatica e la fatica può costarti la vita" ripeteva spesso mia madre. Oggi so che molto dipende dalle variabili che si intersecano nel periodo in cui sei cosciente, quando il cervello funge da elaboratore e da centro emissione dati, emanando comandi a iosa. A volte coerenti, altre no. E poi dipende dalla vita stessa che ti ritrovi addosso.
Descrizione: I ricordi di una bimba e il grande amore per il padre, nonostante tutto.
incipit: Il sindaco di Vacca Pezzata Mio padre! Dio, quante cose potrei raccontare su di lui. Belle, gentili, piene di amore. E anche tristi, sofferte, pezzi mancanti che ancora vado cercando. Ora che anch’io sono diventata madre e sono più serena, raggomitolo il filo dei ricordi, in quest’incessante attività della memoria, un sottile filo di Arianna che mi fa correre a ritroso nel tempo, sfidando i miei ricordi a ricomporsi nella loro esatta sequenza.
incipit: Annetta aprì gli occhi, si era addormentata e il lavoro le era caduto a terra, lo raccolse e lo ripose dentro al mobile e con esso anche il cestino degli ago e filo; avrebbe ripreso l'indomani, tanto al matrimonio mancavano ancora diversi giorni e la gonna era quasi finita.
incipit: Che stress avere una figlia di quindici anni e un marito antiquato, vieux jeux come diceva mia madre. Solo che non è un gioco, né vecchio né nuovo, ma una litigata dal mattino alla sera.
Descrizione: Breve racconto riguardante i ricordi di un uomo.
incipit: Ero lì che leggevo il giornale. Il solito periodico, quel Sole 24 Ore che mi accompagnava fin da quando ero uno studente universitario. Lo Spread aveva toccato il giorno prima un nuovo massimo, il più alto degli ultimi 5 anni…
Descrizione: Scherzoso gioco di parole protagonista una mamma tutta particolare.
incipit: Alla giovin figlia inesperta giovinetta non pratica del mondo e in particolar di quell'immenso non definito bosco come della fauna che lì trova ricetto che un dì decise in quello di Diana seguire la passione la saggia mamma cacciatrice esperta da più anni maestra del mestiere così le disse: non t'affannare figlia mia diletta lepri a stanar ad inseguir cinghiali astute volpi rossicce cercar timidi cerbiatti.
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A voi, astanti ed esteti dell'arte.
(Sam L. Basie)
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