Repubblica fondata sul lavoro

Spazio dedicato alla Gara stagionale d'estate 2024.

Sondaggio

1 - non mi piace affatto
0
Nessun voto
2 - mi piace pochino
0
Nessun voto
3 - si lascia leggere
1
17%
4 - mi piace
4
67%
5 - mi piace tantissimo
1
17%
 
Voti totali: 6

Avatar utente
Lodovico
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 619
Iscritto il: 19/05/2011, 10:22
Località: Borgosesia
Contatta:

Author's data

Repubblica fondata sul lavoro

Messaggio da leggere da Lodovico »

leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Ergon: la parola greca che indica il lavoro. Era stato paradossale vedere sulla carta intestata della ditta Ergon S.r.l., l’annuncio che per lui il lavoro non c’era più.
“Licenziamento per riduzione del personale”. Il proprietario, il signor Mazza, gli aveva spiegato che, con le nuove tasse imposte dal governo, aveva dovuto tagliare drasticamente i posti di lavoro. In tutto lo Stato le aziende licenziavano. Niente stipendio, niente soldi per la famiglia. Era finita.

Le sue mani decomposte riuscirono finalmente ad aprire la bara. Sentiva ancora in bocca il sapore acre del vomito che lo aveva soffocato la notte in cui, per la disperazione, aveva bevuto una bottiglia di whisky e ingoiato una scatola di sonniferi.
Il responsabile della sua morte l’avrebbe pagata. Pochi metri e si unì a lui il suo collega ragioniere del secondo piano, con il cuore spezzato in due da un infarto per il dolore dell'impiego perso. E la segretaria del capo, imputridita sul fondo del lago insieme alla sua auto dopo il licenziamento.

I suoi occhi dalle palpebre grigie e ormai marcite riconobbero il suo ex datore di lavoro, il signor Mazza, a pochi metri da loro. Con un impressionante buco nella scatola cranica. Se lo era fatto col suo fucile da caccia quando la Ergon S.r.l. era fallita. Si unì a loro.
La strada che li avrebbe portati a Roma era lunga. Da ogni cimitero qualche cadavere in giacca e cravatta o in tuta da operaio si metteva a marciare verso la capitale. Erano migliaia. Svegli per vendicarsi.

Quando il ministro delle finanze sentì scuotere la porta ebbe un brivido.
Un brivido di piacere.
Davvero quei cervelli marci pensavano di coglierlo di sorpresa?
Terminò senza fretta il bicchiere di cognac Hennessy XO, visibilmente divertito. La stessa cosa fece il ministro della difesa seduto di fronte, poi quest'ultimo prese il cellulare.
– Generale, tocca a lei.
I bagliori dei lanciafiamme dell'esercito illuminarono il salotto a giorno.
Immagine

Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine

Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine
Yakamoz
rank (info):
Pubblicista
Messaggi: 57
Iscritto il: 04/03/2024, 10:51

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Yakamoz »

Magari fosse così! Ma manco da morti protestano gli italiani! Sempre molto attenuati e attenti più ai loro problemi individuali, io compreso, piuttosto che a problematiche/questioni di carattere collettivo/sociale. Non esistendo forze aggreganti convincenti in Italia per fare proteste e scioperi, ma surroghiamo abbastanza bene col "populismo" che fa contento il "popolino"; e poi ci si lamenta che esiste gente che neppure vota.

Il tuo è un microracconto: scritto con una buona prosa, e abbastanza originale, anche surreale, nell'introdurre elementi alla Carpenter, infatti la scena dei morti che resuscitano mi ha ricordato il film (e similari) "Essi vivono", horror/splatter di molti annetti fa. Diciamo che il racconto non è male, per come è scritto e per quello che intende comunicare, manca però, forse per la brevità della trama, qualcosa di incalzante/appassionante (pathos) che riesca a dargli la giusta luce. Cioè, e scusami se te lo dico, non mi ha convinto molto: per via del finale troppo vago e aperto, un po' da games/sparatutto e per la poca profondità emotiva (malgrado la bella prosa) che il testo trasmette.

Voto 4/5, ma solo per la prosa, perché il contenuto (nel mio valutare soggettivo il contenente e il contenuto) non mi ha convinto molto e tu potevi sicuramente fare di più, avendo letto già cose tue in precedenza.

Tante belle cose, Lodovico

Antonio

P.S. 4 (che non è Pleistescion 4 ma il voto) perché cmq il racconto è divertente e ironico, meritevole sotto questo aspetto, e ad altri potrebbe sicuramente piacere, essendo il mio, e qui mi ripeto, solo un giudizio personale.

P.P.S. In precedenza mi hai scritto che non riesci ad andare altre un certo limite di battute, il che non è un male. Io noto che hai una scrittura abbastanza "Punk", ma magari mi sbaglio, ed è questo il motivo. È un fatto di stile, tecnica di scrittura, io sono più "arcaico" come scrittura, uso molti aggettivi, avverbi, disloco molto, uso frasi gemelle e altro. Con questo non voglio dire che sono più bravo, ma farti capire che con una scrittura più moderna, tipo Chuck Palahniuk volendo estremizzare molto il concetto di "Cultura Punk", è molto più difficile essere estesi: per via di un mindset narrativo molto differente.
Giovanni p
rank (info):
Correttore di bozze
Messaggi: 333
Iscritto il: 13/10/2021, 17:38

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Giovanni p »

Buongiorno

ho letto con piacere la tua proposta, l'idea è ottima, mi sono sentito coinvolto per varie ragioni con la quali non intendo annoiarti.
Dare un voto è difficile, è un ottima idea ma non può definirsi racconto, sembra quasi più un incipit.
Comunque sia un voto lo devo dare e l'idea merita, quindi 4.
In bocca al lupo per la gara!
Andr60
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 518
Iscritto il: 15/11/2019, 15:45

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Andr60 »

Mi associo a quanto detto da Antonio/Yakamoz; il racconto è piacevole (beh, per modo di dire, visto il tema :)) ma, essendo molto breve, forse sarebbe stata preferibile una trovata finale più convincente. Per quanto riguarda il contenuto: gli italiani in grande maggioranza hanno dimostrato di saper accettare tutto, e non c'è motivo di pensare che in futuro sarà diverso. E poi, per quanto riguarda la crisi economica, i guardiani del giardino europeo hanno già pronta la soluzione: produrre armi, bombe e pallottole. Per il nostro bene, naturalmente.
Culture
rank (info):
Foglio bianco
Messaggi: 27
Iscritto il: 10/07/2024, 11:15

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Culture »

Un softhorror sociopsicologico che descrive bene gli stati d'animo dei maltrattati in una forma drammatizzata ma anche divertente.
Tolta la natura e quel che resta di buono sul pianeta, il resto si rivela poco più che niente.
Ho letto oggi del gran galà dei capi di Stato al vertice Nato.
Ho guardato le mises delle Signore e i soliti incravattamenti da migliaia di Euro dei Signori.
Insomma, più horror di così...
Marirosa
rank (info):
Foglio bianco
Messaggi: 39
Iscritto il: 22/10/2023, 19:22

Author's data

Re: Repubblica fondata sul lavoro

Messaggio da leggere da Marirosa »

Ho letto il racconto, non è per nulla il mio genere, zombie, ambientazione, ma c'è un bel ma: è scritto davvero bene. Il mio voto per questo è 4.
Non lo reputo un incipit, ma senza dubbio non ha la struttura "classica " del racconto, soprattutto manca un finale "circolare", ma personalmente non mi dispiace. I miei complimenti!
Globednatura
rank (info):
Foglio bianco
Messaggi: 11
Iscritto il: 20/07/2024, 3:50

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Globednatura »

Leggendo il tuo racconto me ne è venuto in mente un altro scritto da un bravo scrittore amatoriale.Si chiamava "Guardia Sociale" e descriveva un mondo futuro dove la gente veniva controllata da agenti sociali con metodi anche violenti.
Nel tuo c' è la vendetta, nel suo spiegava il ricatto in termini chiari.
In tutte e due i casi, succede che la gente sta sotto qualcuno e qualcosa e la sua reazione è la vendetta o l' acquiescenza.
Voterei 4 ma preferisco pensarci, vedrei volentieri una ritmica meno veloce nel descrivere i fatti.
Namio Intile
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 718
Iscritto il: 07/03/2019, 11:31

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Namio Intile »

Non è facile scrivere dei corti e invidio chi ci riesce. Questo è proprio ottimo, l'autore riesce a essere sempre un passo avanti al lettore, almeno a me, e il finale arriva per nulla scontato. Bravo. Anche il tema è di quelli mica male.
Immagine
Rispondi

Torna a “Gara d'estate, 2024”


Alcuni esempi di nostri ebook gratuiti:


La Gara 39 - Le nostre scelte generano molti mondi

La Gara 39 - Le nostre scelte generano molti mondi

(giugno 2013, 40 pagine, 630,19 KB)

Autori partecipanti: nwScrittore 97, nwLodovico, Robygian, Filippo Puddu, nwRovignon, nwAnto Pigy, nwNunzio Campanelli, nwSer Stefano, nwMonica Porta may bee,
A cura di Nunzio Campanelli.
Scarica questo testo in formato PDF (630,19 KB) - scaricato 255 volte.
oppure in formato EPUB (551,18 KB) (nwvedi anteprima) - scaricato 253 volte..
nwLascia un commento.

Gara d'inverno 2023/2024 - La buona scuola / Profondo nord - e gli altri racconti

Gara d'inverno 2023/2024 - La buona scuola / Profondo nord - e gli altri racconti

(inverno 2023-2024, 70 pagine, 1,22 MB)

Autori partecipanti: nwMarino Maiorino, nwFausto Scatoli, nwGiovanni p, nwSelene Barblan, nwLaura Traverso, nwMaria Spanu, nwAndr60, nwTeseo Tesei, nwAthosg, nwMarirosa, nwAlberto Marcolli,
A cura di Massimo Baglione.
Scarica questo testo in formato PDF (1,22 MB) - scaricato 19 volte.
oppure in formato EPUB (574,96 KB) (nwvedi anteprima) - scaricato 4 volte..
nwLascia un commento.

Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2018 - (in bianco e nero)

Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2018 - (in bianco e nero)

(edizione 2018, 4,37 MB)

Autori partecipanti: (vedi sopra),
A cura di Tullio Aragona.
Scarica questo testo in formato PDF (4,37 MB) - scaricato 117 volte..




Alcuni esempi di nostri libri autoprodotti:


Mai Più

Mai Più

Antologia di opere grafiche e letterarie aventi per tema il concetto del MAI PIÙ in memoria del centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, di AA.VV.

Nel 2018 cade il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, perciò abbiamo voluto celebrare quella follia del Genere umano con un'antologia di opere grafiche e letterarie di genere libero aventi per tema il concetto del "mai più".

Copertina di Pierluigi Sferrella.
A cura di Massimo Baglione.

Contiene opere di: nwIda Dainese, nwAlessandro Carnier, Romano Lenzi, nwFrancesca Paolucci, Pasquale Aversano, nwLuisa Catapano, nwMassimo Melis, Alessandro Zanacchi, Furio Bomben, nwPierluigi Sferrella, nwEnrico Teodorani, nwLaura Traverso, nwF. T. Leo, nwCristina Giuntini, Gabriele Laghi e Mara Bomben.

nwinfo e commenti

compralo su   amazon



A modo mio

A modo mio

antologia AA.VV. di opere ispirate a storie famose, ma rimaneggiate dai nostri autori

A cura di Massimo Baglione.

Contiene opere di: nwSusanna Boccalari, nwRemo Badoer, nwFranco Giori, nwIda Daneri, nwEnrico Teodorani, Il Babbano, nwFlorindo Di Monaco, Xarabass, Andrea Perina, Stefania Paganelli, Mike Vignali, Mario Malgieri, nwNicolandrea Riccio, Francesco Cau, Eliana Farotto.

Vedi nwANTEPRIMA (1,22 MB scaricato 34 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon



Déjà vu - il rivissuto mancato

Déjà vu - il rivissuto mancato

antologia poetica di AA.VV.

Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. Il dèjà vu diventa così una fotocopia mentale di quell'attimo, un incontro del pensiero con se stesso.
Chi non ha mai pensato (o realmente vissuto) un'istantanea della propria vita, gli stessi gesti e le stesse parole senza rimanerne perplesso e affascinato? Chi non lo ha mai rievocato come un sogno o, perché no, come un incubo a occhi aperti?
Ventitrè autori si sono cimentati nel descrivere le loro idee di déjà vu in chiave poetica.
A cura di Francesco Zanni Bertelli.

Contiene opere di: Alberto Barina, nwAngela Catalini, Enrico Arlandini, nwEnrico Teodorani, nwFausto Scatoli, Federico Caruso, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel, nwFrancesca Paolucci, nwGabriella Pison, nwGianluigi Redaelli, Giovanni Teresi, Giuseppe Patti, nwIda Dainese, nwLaura Usai, nwMassimo Baglione, Massimo Tivoli, Pasquale Aversano, nwPatrizia Benetti, Pietro Antonio Sanzeri, nwSilvia Ovis, nwUmberto Pasqui, nwFrancesco Zanni Bertelli.

Vedi nwANTEPRIMA (941,40 KB scaricato 133 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon