Il viaggio
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Il viaggio
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Già… la strada è una sola se intendiamo quella che alla fine, volenti o nolenti, siamo costretti a seguire… a meno che non si nasca con una o più strade già spianate e magari senza "eventi atmosferici" contrastanti.
Il significato di queste poche righe merita di essere chiamato così… significato significante!
Jacopo
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Re: Il viaggio
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Un momento pioveva, il secondo dopo il sole ti arrostiva e quello dopo dovevi tirar fuori sciarpa e maglione…
Grazioso e si lascia leggere, anche se il finale mi lascia un po' sospeso, Avrei provato a marcare di più
Roberto
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Accetta, Mikasa tears, che redarguisca col nodoso bastone della pedanteria grammaticale il tuo brano: costruisci male le frasi, e usi male la punteggiatura... Perché? Il bel materiale è tutto lì, nel tuo brano: chettecosta metterlo in bella forma?
L'esempio più lampante:
"nell'arco di pochi istanti l'ombrello si stracciò per il vento troppo forte e gli occhiali si riempiono di gocce di pioggia impedendomi di vedere chiaramente e sudato per il sole che continuava a battere e dolorante perché adesso la grandine mi stava cadendo sulla testa, decisi, esausto ma anche deluso, di tornare di nuovo indietro."
Il periodo è troppo denso nella sua seconda metà, e mancano pause. Provo a riscriverlo:
"nell'arco di pochi istanti l'ombrello si stracciò per il vento troppo forte e gli occhiali si riempiono di gocce di pioggia, impedendomi di vedere chiaramente. Sudato per il sole che continuava a battere, esausto ma anche deluso, e dolorante perché adesso la grandine mi stava cadendo sulla testa, decisi di tornare di nuovo indietro."
Differenze:
1) l'azione iniziale è più frenetica: tutto accade insieme, ma le cause (occhiali) e le conseguenze (impedendomi di vedere) sono separate;
2) La parte in cui il protagonista decide di tornare indietro è ancora successiva, e infatti è un altro periodo. Gli aggettivi che descrivono il suo stato, fisico e mentale, formano un unico quadretto da "povero cristo", al quale segue la sua più che motivata decisione di tornare indietro, senza separare il "decisi" dal "di tornare".
Piccole cose, ma che se sono numerose in un racconto corto come il tuo, fanno la differenza.
Sperando di rileggerti presto.
Racconti alla Luce della Luna
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mi sembra che il tuo racconto, più parabola moderna che racconto, voglia dire questo: "In molti dicono: io farò questo e quest'altro! E diventerò questo/a e quest'altro/a… Ma parlare/sognare/immaginare è facile, perché poi esiste il mondo fuori che è difficile". Perché è sempre difficile conciliare le nostre aspettative, affettive, lavorative, e di tanto altro ancora, col mondo esterno: quasi estraneo. Che può essere ostile, nemico o disturbante, se non scoraggiante/demoralizzante. Rappresentato nel tuo racconto dalle avversità meteorologiche, in cui l'ombrello che ci ripara simboleggia la famiglia, ma anche legami, o valori o altre cose in cui crediamo e che ci possono essere di aiuto, supporto, protezione. Infatti, si dice "fare da ombrello", nel senso di proteggere. La casa, da cui parte, o immagina di partire, il tuo protagonista, è il nostro IO più prossimo e quindi siamo noi. Anche banalmente, gli individui vengono identificati (per semplicità) in quello che hanno (una casa, una bella auto, pure il cellulare va bene molte volte), in quello che fanno (lavoro, hobby e altro) e in quello che potrebbero fare (per loro e per noi); e mai per come sono realmente. La vita è apparire, non è essere (faccio un po' l'avvocato del diavolo, scusa), come spiega Andr60 (ti cito) attraverso il protagonista del suo racconto, che cerca di apparire e non di essere, e alla fine si ritrova come un "mezzo sbandato" a cercare di ritrovare se stesso nella sua prima auto posseduta (che per lui simboleggia la casa). Quindi, il tuo racconto/parabola è un invito a non scoraggiarsi troppo, a non fare troppe chiacchiere, a non sognare troppo a occhi aperti e a muoversi e impegnarsi seriamente per raggiungere, anche solo in parte e nonostante le avversità, quello che si vuole nella vita. Il testo è scritto più o meno "bene" (ma poteva essere migliore, segui i consigli di Marino nel commento di sopra che non sbaglia); io eviterei di mettere troppe d eufoniche (altrimenti sembra un testo scritto all'inizio del secolo scorso), ed eviterei pure periodi troppo lunghi (impicciano la lettura e rendono poco scorrevole la prosa; spezzali quando sono lunghi i periodi). A dire il vero, ti vedo più poeta che scrittore di prosa; però questa è soltanto una mia impressione e prendila per quello che vale.
A rileggerci e tante belle cose,
Antonio
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L'anno della Luce
antologia ispirata all'Anno della Luce proclamato dall'ONU
Il 2015 è stato proclamato dall'Assemblea generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) Anno internazionale della luce e delle tecnologie basate sulla luce. Obiettivo dell'iniziativa adottata dall'ONU è promuovere la consapevolezza civile e politica del ruolo centrale svolto dalla luce nel mondo moderno. Noi di BraviAutori.it abbiamo pensato di abbracciare questa importante iniziativa proponendo agli autori di scrivere, disegnare o fotografare il loro personale legame con la luce, estendendo però la parola "luce" a tutti i suoi sinonimi, significati e scenari.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Alessandro Carnier, Amelia Baldaro, Andrea Teodorani, Angelo Manarola, Anna Barzaghi, Annamaria Vernuccio, Anna Rita Foschini, Antonella Cavallo, Camilla Pugno, Cinzia Colantoni, Claudia Cuomo, Daniela Rossi, Daniela Zampolli, Domenico Ciccarelli, Dora Addeo, Elena Foddai, Emilia Cinzia Perri, Enrico Arlandini, Enrico Teodorani, Francesca Paolucci, Francesca Santucci, Furio Detti, Gilbert Paraschiva, Giorgio Billone, Greta Fantini, Ianni Liliana, Imma D'Aniello, Lucia Amorosi, Maria Rosaria Spirito, Maria Spanu, Marina Den Lille Havfrue, Marina Paolucci, Massimo Baglione, Mauro Cancian, Raffaella Ferrari, Rosanna Fontana, Salvatore Musmeci, Sandra Ludovici, Simone Pasini, Sonia Tortora, Sonja Radaelli, Stefania Fiorin, Umberto Pasqui.
Un lavoro Fantastico
Antologia di opere ispirate a lavori inventati e ai mestieri del passato riadattati al mondo attuale.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Gabriele Laghi, Alessandro Mazzi, Isabella Galeotti, Marco Bertoli, Carlo Ragonese, Stefania Paganelli, Elegant Stork, Selene Barblan, Domenico De Stefano, Andrea Teodorani, Eliana Farotto, Andrea Perina, Gabriella Pison, F. T. Leo, Ida Dainese, Lisa Striani, Umberto Pasqui, Lucia De Falco, Laura Traverso, Valentino Poppi, Francesca Paolucci, Gianluca Gemelli.
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Masquerade
antologia AA.VV. di opere ispirate alla maschera nella sua valenza storica, simbolica e psicologica
A cura di Roberto Virdo' e Annamaria Ricco.
Contiene opere di: Silvia Saullo, Sandro Ferraro, Luca Cenni, Gabriele Pagani, Paolo Durando, Eliana Farotto, Marina Lolli, Nicolandrea Riccio, Francesca Paolucci, Marcello Rizza, Laura Traverso, Nuovoautore, Ida Daneri, Mario Malgieri, Paola Tassinari, Remo Badoer, Maria Cristina Tacchini, Alex Montrasio, Monica Galli, Namio Intile, Franco Giori.
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