Cristina
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Cristina
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Sembrerebbe una dipartita che ha aiutato a capirsi (riflessivo)… vedi i versi finali!
Sono 3 riflessioni e due immagini che rendono lo status interiore e quello materialmente circostante.
Jacopo
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Una amica: scilicet! A più tardi il voto.
Dopo rilettura, fermo il giudizio voto 3!
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Dico subito che trovo la tua poesia bellissima.
Forse il mio giudizio è di parte perché il tema introspettivo, il modo secco di utilizzare le parole e i versi, le immagini realistiche (anche "brutali") sono esattamente nelle mie corde.
E' molto potente l'incipit "in medias res", è vivida e reale la sovrapposizione/successione di immagini.
E ho trovato quasi ungarettiani i due versi finali.
In questi giorni la sto rileggendo spesso.
Grazie, mi hai veramente lasciato qualcosa.
Saluti
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Posso dire però che "hanno appena chiuso la bara" non lo vedo molto "poetico". Forse cercavi l'impatto. E' una semplice frase prosaica...
Inoltre io personalmente non apprezzo i neologismi (Up & Up) in poesia, con anche l'inserimento di un carattere speciale… li vedo più per i racconti e scrittura prosaica (moderna).
Ci penserò, la rileggerò più volte.
Buona fortuna in ogni caso
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Re: Commento
Grazie mille per l'apprezzamento!Menodizero ha scritto: ↑05/07/2024, 10:05 Ciao.
Dico subito che trovo la tua poesia bellissima.
Forse il mio giudizio è di parte perché il tema introspettivo, il modo secco di utilizzare le parole e i versi, le immagini realistiche (anche "brutali") sono esattamente nelle mie corde.
E' molto potente l'incipit "in medias res", è vivida e reale la sovrapposizione/successione di immagini.
E ho trovato quasi ungarettiani i due versi finali.
In questi giorni la sto rileggendo spesso.
Grazie, mi hai veramente lasciato qualcosa.
Saluti
Questa poesia ha più di un anno, Marzo 2023, e in quel periodo a scuola stavamo studiando Ungaretti e benché lui scriveva di un mondo che non mi appartiene trovo che i suoi versi siano molto universali. In particolare, questa poesia è dedicata a mia zia e al suo funerale.
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Re: Commento
Testo dedicato a mia zia scomparsa per il cancro un anno fa. "Dopo quarant'anni di amicizia è impossibile definirti" viene dall'elogio che fece il suo migliore amico.Giuseppe Gianpaolo Casarini ha scritto: ↑05/07/2024, 9:23 Di fronte alla bara di un amico a lui legato da amicizia di lunga durata, intima riflessione del Poeta su se stesso e sullo scomparso. Pochi versi che inducono il lettore a meditazione.
Una amica: scilicet! A più tardi il voto.
Grazie mille per il commento!
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Re: Cristina
Se posso permettermi di scriverlo qui, mi è molto dispiaciuto vedere "spariti" i lavori del tuo alter ego (ho letto l'intro a un tuo lavoro recentemente pubblicato), alcuni dei quali mi erano piaciuti molto e che, in ogni caso, trovavo interessanti; in ogni caso, anche ciò che stai pubblicando recentemente è altrettanto interessante e, se mi capiterà, ti lascerò qualche riflessione in calce agli altri tuoi lavori non partecipanti a gara qui sul sito.
A presto.
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Re: Commento
Mauro Conti ha scritto: ↑07/07/2024, 16:03
Posso dire però che "hanno appena chiuso la bara" non lo vedo molto "poetico". Forse cercavi l'impatto. E' una semplice frase prosaica...
Ciao, Mauro Conti.
Mi fa molto sorridere che, nello spazio di due commenti, l'incipit della medesima poesia abbia suscitato la tua riflessione perplessa e la mia sonora approvazione: com'è soggettivo il gusto nella lettura!
Saluti
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Re: Cristina
Non è stata una scelta facile, Emma nacque in un periodo in cui per me era impossibile usare il mio vero nome per raccontare le mie emozioni, usare un alter ego con una storia falsa mi era molto più facile. Ma vorrei non averne più bisogno, e affrontare quei temi senza filtri. Vorrei soprattutto riprendere lo stile poetico che usavo nel mio primissimo profilo prima di essere bannato. Grazie mille per le letture, recensirò le tue opere al più presto!Menodizero ha scritto: ↑09/07/2024, 17:41 Ciao, in effetti, proprio per il richiamo ai 40 anni di amicizia, mi ero immaginato proprio che si trattasse del funerale di un amica di famiglia o di una parente come una zia...
Se posso permettermi di scriverlo qui, mi è molto dispiaciuto vedere "spariti" i lavori del tuo alter ego (ho letto l'intro a un tuo lavoro recentemente pubblicato), alcuni dei quali mi erano piaciuti molto e che, in ogni caso, trovavo interessanti; in ogni caso, anche ciò che stai pubblicando recentemente è altrettanto interessante e, se mi capiterà, ti lascerò qualche riflessione in calce agli altri tuoi lavori non partecipanti a gara qui sul sito.
A presto.
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Ovviamente si tratta del mio gusto personale e non di certo di un giudizio
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Un grande saluto e a rileggerti presto!
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Gara d'autunno 2020 - Beu, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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La Gara 51 - 50 sfumature
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La Gara 61 - Ai confini della Realtà
A cura di Massimo Tivoli.
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La spina infinita
"La spina infinita" è stato scritto quasi vent'anni fa, quando svolgevo il mio servizio militare obbligatorio, la cosiddetta "naja". In origine era una raccolta di lettere, poi pian piano ho integrato il tutto cercando di dare un senso all'intera opera. Quasi tutto il racconto analizza il servizio di leva, e si chiude con una riflessione, aggiunta recentemente, che riconsidera il tema trattato da un punto di vista più realistico e maturo.
Di Mario Stallone
A cura di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
B.A.L.I.A.
Buona Alternativa alla Lunga e Illogica Anzianità
Siamo nel 2106. BALIA accudisce gli uomini con una logica precisa e spietata, in un mondo da lei plasmato in cui le persone nascono e crescono in un contesto utopico di spensieratezza e di bel vivere. BALIA decide sul controllo delle nascite e sulle misure sanitarie da adottare per mantenere azzerato l'incremento demografico e allungare inverosimilmente la vita di coloro che ha più a cuore: gli anziani.
Esiste tuttavia una fetta di Umanità che rifiuta questa utopia, in quanto la ritiene una distopia grave e pericolosa.
BALIA ha nascosto il Passato ai suoi Assistiti, ma qualcuno di questi ha conservato i propri ricordi in un diario e decide di trascriverli in una rischiosa autobiografia. Potranno, questi ricordi, ripristinare negli Assistiti quell'orgoglio di vivere ormai sopito? E a che prezzo?
Di Ida Dainese e Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
BReVI AUTORI - volume 1
collana antologica multigenere di racconti brevi
BReVI AUTORI è una collana di libri multigenere, ad ampio spettro letterario. I quasi cento brevi racconti pubblicati in ogni volume sono suddivisi usando il seguente schema ternario:
Fantascienza + Fantasy + Horror
Noir + Drammatico + Psicologico
Rosa + Erotico + Narrativa generale
La brevità va a pari passo con la modernità, basti pensare all'estrema sintesi dei messaggini telefonici o a quelli usati in internet da talune piattaforme sociali per l'interazione tra utenti. La pubblicità stessa ha fatto della brevità la sua arma più vincente, tentando (e spesso riuscendo) in pochi attimi di convincerci, di emozionarci e di farci sognare.
Ma gli estremismi non ci piacciono. Il nostro concetto di brevità è un po' più elastico di un SMS o di un aforisma: è un racconto scritto con cura in appena 2500 battute (sì, spazi inclusi).
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Fausto Scatoli. Giorgio Leone, Annamaria Vernuccio, Luca Franceschini, Alphaorg, Daniel Carrubba, Francesco Gallina, Serena Barsottelli, Alberto Tivoli, Giuseppe C. Budetta, Luca Volpi, Teresa Regna, Brenda Bonomelli, Liliana Tuozzo, Daniela Rossi, Tania Mignani, Enrico Teodorani, Francesca Paolucci, Umberto Pasqui, Ida Dainese, Marco Bertoli, Eliseo Palumbo, Francesco Zanni Bertelli, Isabella Galeotti, Sandra Ludovici, Thomas M. Pitt, Stefania Fiorin, Cristina Giuntini, Giuseppe Gallato, Marco Vecchi, Maria Lipartiti, Roberta Eman, Lucia Amorosi, Salvatore Di Sante, Valentina Iuvara, Renzo Maltoni, Andrea Casella.