Incontro impossibile?

Spazio dedicato alla Gara stagionale d'inverno 2024/2025.

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Ararara
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Incontro impossibile?

Messaggio da leggere da Ararara »

leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Mi trovo in un luogo atemporale, né cielo né terra, uno spazio neutro, penombra inquietante e nel contempo interessante dove le parole potrebbero risuonare con chiarezza.
Intravvedo due interlocutori, non li scorgo con chiarezza ma ne indovino la presenza forte e misteriosa!
Non so che fare, che dire, non posso muovermi e mi chiedo il perchè di tutto questo. Poi, la presenza che mi sembra più potente per l'aura che emana inizia a parlare:"Che mi vuoi dire?"
L'altra non risponde subito, quindi risponde con una voce che vibra di antica amarezza: "Bene, ci ritroviamo ancora. Sempre questo ciclo infinito: tu crei, io disfo, tu offri la luce, io mostro le ombre. Non ti stanchi di questo gioco stantio?"
Gli risponde una voce pacata e sicura:" Non è un gioco, è l'esistenza stessa! La luce non può essere compresa senza l'ombra. L'ordine senza il caos"
"Queste sono belle parole, ma la verità è che tu mi hai creato per questo ruolo. Io sono un burattino al tuo servizio, destinato a essere il cattivo della storia. Non ho scelta!"
Parole dette con rabbia, odio ma anche con emozione e un tremore percepibile
"Beh, in verità hai avuto il libero arbitrio, come ogni creatura, di allontanarti dalla fonte, di cercare una via alternativa. Io non ti ho costretto a rinunciare, eri libero di fare quello che volevi!"
" Il libero arbitrio? Una beffa! Mi hai dato la capacità di pensare, di desiderare, ma hai posto dei limiti invalicabili a questo! Mi hai mostrato la bellezza della tua creazione, ma mi hai negato la possibilità di farne parte pienamente e a modo mio.Quindi ero destinato all'esclusione, all'opposizione!"
Un momento di silenzio, tensione emotiva, forse di dubbio… incertezza…
Poi la risposta:"La bellezza della creazione è accessibile a tutti coloro che scelgono l'armonia, l'amore, la connessione con il tutto. Tu hai scelto la divisione, l'egoismo, la separazione. Non è stata una mia imposizione, ma una tua decisione."
"L'egoismo? Ma non è forse la spinta vitale che anima ogni essere? La ricerca della propria individualità, la volontà di affermarsi? Tu predichi l'abnegazione, il sacrificio, l'annullamento del sé. Ma questo non è forse negare la natura stessa della vita?"
Io ascolto con interesse e senza paura questa conversazione, penso mi possa essere utile, quindi aspetto… Dopo qualche istante, ecco di nuovo la voce pacata:" L'individualità non si nega nell'armonia, ma si realizza pienamente. L'egoismo che tu incarni è la distorsione di questa individualità, la sua degenerazione in avidità, competizione distruttiva, indifferenza verso il prossimo."
"Ah si… e il dolore? La sofferenza? Le malattie, le guerre, la morte… Tutto questo è opera tua? È parte del tuo piano divino?"
"No, Il dolore è una conseguenza del libero arbitrio. Le scelte degli uomini, le loro azioni, creano sofferenza. Io offro la possibilità di superarla, di trovare la forza nella difficoltà, di imparare attraverso l'esperienza. Ma non intervengo per impedire ogni singolo atto, perché questo significherebbe negare la libertà che ho donato."
Si sente una risata beffarda pervadere l'aria, poi un silenzio teso e inquietante, quindi una voce dura e cattiva:
"Mi usi come capro espiatorio. Mi addossi la colpa di tutto il male del mondo, mentre tu osservi in silenzio!"
"Non ti addosso alcuna colpa. Semplicemente, tu rappresenti una delle forze che agiscono nell'universo. Una forza di opposizione, di sfida, che mette alla prova la capacità delle mie creature di scegliere liberamente il bene. Ma la scelta finale è sempre la loro, non la mia o la tua!
Nessuno comprende il disegno nella sua totalità, ognuno ha un ruolo da svolgere ma, spesso, confonde sè stesso con il tutto e lì cominciano i guai!
Lo fanno anche molti esseri umani e, d'altra parte, sono liberi di farlo"
"Certo, ma poi se le danno di santa ragione e, alla fine, danno sempre la colpa a qualcun altro, è questo che mi fa andare in bestia! Bisognerebbe eliminarli dalla faccia dell'universo"
Io mi sto rendendo conto finalmente di una cosa: queste due presenze sembrano in qualche modo andare d'accordo nonostante i loro differenti punti di vista.
La cosa mi interessa molto e vorrei dire io qualcosa a tutte e due ma sono incerto sul da farsi.
Mentre rifletto imbarazzato e un po' intimidito, quelle due voci risuonano potenti e all'unisono nella penombra:"Bene, adesso sai come stanno le cose. Torna là da dove sei venuto e fai quello che vuoi, sei libero e basta!Al resto pensiamo noi!"
Provo a dire qualcosa ma qualcuno, dietro di me, mette una nano sulla mia spalla dicendomi:"Basta così, vieni via, hai saputo abbastanza!"
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Alberto Marcolli
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commento: Incontro impossibile?

Messaggio da leggere da Alberto Marcolli »

Secondo me la punteggiatura sarebbe da rivedere in qualche punto, ma so che molti autori hanno uno stile differente dal mio.
Perchè – perché
parlare:"Che – dopo i due punti ci vuole sempre uno spazio.
mio.Quindi... - manca uno spazio
Ah si - Ah sì
confonde sè - confonde sé
risuonare con chiarezza. ... scorgo con chiarezza – chiarezza ... chiarezza
commento
Idea interessante e ben espressa. Condivido questo dialogo. Le cose stanno proprio così, con un’aggravante: il gioco si è spinto troppo oltre, ormai, e temo sia impossibile rimediare ai disastri provocati dall’umanità, a meno che...
Voto 4
Ararara
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Re: Incontro impossibile?

Messaggio da leggere da Ararara »

grazie per il commento, qualcuno dice "non è mai troppo tardi",io penso che avrebbero fatto meglio a dire"non è mai troppo presto per cambiare le cose in meglio"
Roberto Di Lauro
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Messaggio da leggere da Roberto Di Lauro »

Interessante come tema. Per una persona essere spettatore di un dialogo tra il Divino e l'anti-Dio è il massimo. Nella nostra vita la scelta tra il bene e il male la facciamo ogni giorno, impersoniamo noi una delle due facce della medaglia, qui invece c'è qualcuno che si gode il dialogo. Davvero un bel racconto.
Voto 4.
Ararara
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Re: Incontro impossibile?

Messaggio da leggere da Ararara »

grazie, a dirvi la veritá io ho penso che la Terra sia davvero uno strano posto, perfino assurdo, ridicolo, tragicomico e senza senso.
Vedo una specie che va a rotoli ma, in fondo, senza motivo.
I nostri antenati vivevano in piccolissimi gruppi di cacciatori raccoglitori, vivevano una vita dura dove avevano solo l'indispensabile eppure da loro sono poi uscite le civiltà che sappiamo, religioni, filosofie, scienze, ecc…
Adesso, dopo tre decine di migliaia di anni, sono in uno stato pietoso: che senso ha?Dovrebbero essere la specie regina su un pianeta ben gestito invece sono diventati la specie Beghina di un pianeta distrutto.
Adesso, lasciando da parte Dio, il Diavolo, gli Alieni ecc…
GLI UOMINI, COME HANNO FATTO A CONCIARSI COSÌ?
Grazie ancora!
Vittorio Felugo
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Messaggio da leggere da Vittorio Felugo »

Come nel racconto di Marino, anche qui il tema è il confronto Dio/Diavolo, basato su una discussione (litigio?) cui assiste il protagonista/narratore: incuriosito, non spaventato (perchè è solo un sogno?), e pure dispiaciuto di essere stato tirato via da qualcuno (chi?) che gli impedisce di continuare ad ascoltare… È un bel racconto, scorrevole, quasi tutto dialogico (a me piacciono molto, spesso ne scrivo anch'io così), ma estremamente chiaro: non ci sono dubbi sull'identità dei conversatori. Condivido i temi (e le tesi) espresse.
Culture
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Messaggio da leggere da Culture »

Io ho un po' di paura di queste cose, quindi il racconto mi ha impressionato. L'idea di due persone divine che dialogano in quel modo non è rassicurante.
Il racconto mi ha preso inaspettatamente quindi voto 5.
Maschioneria
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Messaggio da leggere da Maschioneria »

Questo racconto non è visionario e neppure religioso ma propone un dialogo tra due persone divine che potrebbero essere viste come padre e figlio del tutto umani.Un padre con una visione ampia della realtà, valori e molta umanità con un figlio che non gli assomiglia affatto. Una cosa che succede sempre più spesso ma anche al contrario!
Misummi
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Messaggio da leggere da Misummi »

Mi piace molto questo racconto quasi surreale ambientato in un luogo tranquillo e in penombra,una zona neutrale.
Si capisce che i due protagonisti si sono divisi e non sembrano potersi riunire se non accettando il secondo le condizioni dell'altro!
Beh,se uno fosse Dio penso avrebbe ragione....no?Dopotutto,esiste in solo ed unico Dio,il Diavolo e i suoi se ne facciano una ragione e soprattutto lascino gli esseri umani liberi di pensare e fare liberamente!
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