Amore

[Nunzio Campanelli]

Mi resteranno le tue parole,
soffice brusio nelle sere d'estate,
caldo ristoro per le mie paure.
Cos'è dunque amore?
Una coppa di liquore mai vuota,
un momento d'infinito incanto,
l' aurora di un giorno senza tramonto,
ritrovarsi infine nei recessi della propria anima.
Mi resteranno i tuoi pensieri
che mi hai lasciato percorrere
Nell'ansia di conoscerti.
Mi resterà tutta la solitudine
Dei giorni vissuti senza te.

[Laura Traverso]

Mi è piaciuta molto la tua poesia, che sa davvero di poesia. Parli con rimpianto e delicatezza dell'Amore. Bello l'inizio "mi resteranno le tue parole...". E dopo esserti interrogato sull'amore, riprendi con "mi resteranno i tuoi pensieri..."
Bravo! Massimo dei voti.

[Gabriele Pecci]

Ben ritrovato Nunzio, allora ho apprezzato molto questi versi che trovo e mi ritrovo assolutamente a condividere in pieno se ripenso al mio passato :

"Mi resteranno le tue parole,
soffice brusio nelle sere d'estate,"

"Mi resteranno i tuoi pensieri
che mi hai lasciato percorrere
Nell'ansia di conoscerti."

Il primo è assoluta e totale verità, per me sarebbero bastate queste due semplici righe che già riassumono tutto il resto poi descritto più classicamente e poeticamente parlando, il tutto espresso si molto bene, ma non amando personalmente molto il genere, mi risulta un po' come ( non oggettivamente, me ne rendo conto) il solito dire/sentire più o meno ri-corrente in questo stesso genere.

Sul finale però (dal mio punto di vista) torni vicino alla vetta con questa tua seconda bellissima affermazione che condivido.

Sezionando quindi le sue parti ( brutto termine applicato ad una poesia lo so)

l'apripista iniziale da solo per me sarebbe un 5 pieno.
il secondo citato lo valuterei più un 4.
i due insieme 4.5 (potendo)
Per la poesia nel suo complesso invece soggettivamente (anche se di buona fattura) mi tocca assegnarti un 3, in piena stima però della tua comunque ottima poetica.

Alla prossima.

[Athosg]

Una bella poesia carica di ricordi e nostalgia. Non si sa in che modo è finito questo amore, in qualunque caso ha lasciato un segno positivo. Nonostante l'argomento sia sempre particolare mi è piaciuta perché è scritta con parole semplici e delicate.

[Nunzio Campanelli]

Credo sia opportuno che io fornisca più coordinate al fine di meglio comprendere il senso delle mie scritture. La poesia è stata scritta per mia moglie, ed era una risposta alla sua domanda "che cosa ti resterà di me?" La pose anni fa, quando seppe che la sua battaglia con il male era perduta. C'è molto di lei qui dentro. Scusate.

[Namio Intile]

Una lirica perfetta. Ben equilibrata, corposa, carica di senso e capace di muovere le mie emozioni. Davvero la migliore in gara. Il senso della perdita della presenza amata è bilanciato con sapienza dalla consapevolezza di aver percorso insieme un tratto di strada. Versi profondi e mai banali. Bravo.

[Gabriele Pecci]

Credo sia opportuno che io fornisca più coordinate al fine di meglio comprendere il senso delle mie scritture. La poesia è stata scritta per mia moglie, ed era una risposta alla sua domanda "che cosa ti resterà di me?" La pose anni fa, quando seppe che la sua battaglia con il male era perduta. C'è molto di lei qui dentro. Scusate.

In questa ottica tutto assume un diverso peso Nunzio, qualsiasi giudizio o critica perde di qualsiasi significato oggettivo/soggettivo (ci mancherebbe altro che così non fosse,ma questo ora (il giudizio espresso) non ha più una oggettiva importanza). Non so quanto tempo sia passato, ma è "importante" che per quanto imprecisato sia il dolore da te vissuto, hai saputo reagire e sfogare il tuo sentimento anche sulla poesia, se questo ti ha dato poi beneficio e riflessione. Non ti devi scusare di niente Nunzio, anzi grazie per aver condiviso e reso coscienti dei perfetti estranei su un momento , un sentire così intimo e difficile della tua vita, non è affatto da tutti riuscire a fare questo. Alla prossima.

[Domenico Gigante]

Caro Nunzio! È veramente difficile esprimersi su un testo tanto personale. È come fare irruzione nell'animo più profondo di un'altra persona. Mi limiterò quindi a segnalare che le parti per me più autentiche sono i primi versi e gli ultimi.

Mi resteranno le tue parole,
soffice brusio nelle sere d'estate,
caldo ristoro per le mie paure.

Mi resteranno i tuoi pensieri
che mi hai lasciato percorrere
Nell'ansia di conoscerti.
Mi resterà tutta la solitudine
Dei giorni vissuti senza te.

La parte centrale mi sembra un po' retorica nella sua domanda che cos'è amore. La risposta che dai non sembra essere la tua, ma quella del poeta che cerca il senso universale in ogni cosa. Stona rispetto agli altri versi, che sono autenticamente tuoi anche dal punto di vista linguistico ("mi resterà"). E, aggiungo, sono per me molto belli e profondi. Un abbraccio!

[Piramide]

Data l’intimità della poesia, il mio commento è da intendersi solamente come ciò che da lettore esterno alle vicende mi sento di dire in merito al componimento. E quindi anche di scarsa rilevanza. Comunque sia, al contrario di altri non ho trovato particolarmente negativa la ripetizione dei tre “mi”, che conferiscono una sorta di coerenza e organizzazione alla poesia, che infatti vuole rispondere a una domanda. Più che altro, non sono riuscito a sentirla molto mia: forse la tua risposta mi giungeva distante, forse non essendo interno alla questione mi sembravano parole lontane. Non ho colto la poeticità che sicuramente tu, ogni volta che la leggi, scorgi fra i versi. Non è quindi una critica alla poesia in sé, ma alla poesia che si vede da fuori, non so se hai capito ciò che voglio dire. Comunque ne ho apprezzato il ritmo e anche il contenuto nell’insieme, perciò ho votato 3.

[Giovanni p]

Non sono una persona troppo emotiva, quindi la tua poesia e quello che ho letto nei commenti mi hanno creato delle grosse difficoltà.
Ti mando un abbraccio forte, senza aggiungere consigli inutili o inutili parole

[Lucia De Falco]

Anche a me è piaciuta molto questa poesia perché è vera, riesce ad esprimere sentimenti universali con immagini efficaci e condivisibili. All'inizio credevo che fosse per la fine di un amore, poi mi è venuto il dubbio che fosse per una persona che non c'era più. Infine, la tua spiegazione l'ha resa anche più romantica.

[Roberto Bonfanti]

La forma è molto malinconica e romantica, misurata ma evocativa, trovo particolarmente bello l'incipit. L'intento è intuibile, pur se intimo, anche senza leggere la tua spiegazione (e l'ho letta...)
Non ti devi scusare Nunzio, un abbraccio.

[Mauro Conti]

Credo Nunzio che potevi intitolare la poesia proprio "che cosa ti resterà di me", ovviamente questo è solo il mio personalissimo pensiero. Penso che poteva essere un bel titolo.
Cosa c'è di più poetico che dedicare una manifestazione d'amore ad una persona amata e che non c'è più.
Nel leggerla la si legge piacevolmente, molto "privata" come testo della lirica.
3 per il testo in se ma essendo io (a torto o a ragione) sentimentale direi 5 per lo spirito. Direi un 4 finale.
ciao.