Repubblica fondata sul lavoro
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Repubblica fondata sul lavoro
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Il tuo è un microracconto: scritto con una buona prosa, e abbastanza originale, anche surreale, nell'introdurre elementi alla Carpenter, infatti la scena dei morti che resuscitano mi ha ricordato il film (e similari) "Essi vivono", horror/splatter di molti annetti fa. Diciamo che il racconto non è male, per come è scritto e per quello che intende comunicare, manca però, forse per la brevità della trama, qualcosa di incalzante/appassionante (pathos) che riesca a dargli la giusta luce. Cioè, e scusami se te lo dico, non mi ha convinto molto: per via del finale troppo vago e aperto, un po' da games/sparatutto e per la poca profondità emotiva (malgrado la bella prosa) che il testo trasmette.
Voto 4/5, ma solo per la prosa, perché il contenuto (nel mio valutare soggettivo il contenente e il contenuto) non mi ha convinto molto e tu potevi sicuramente fare di più, avendo letto già cose tue in precedenza.
Tante belle cose, Lodovico
Antonio
P.S. 4 (che non è Pleistescion 4 ma il voto) perché cmq il racconto è divertente e ironico, meritevole sotto questo aspetto, e ad altri potrebbe sicuramente piacere, essendo il mio, e qui mi ripeto, solo un giudizio personale.
P.P.S. In precedenza mi hai scritto che non riesci ad andare altre un certo limite di battute, il che non è un male. Io noto che hai una scrittura abbastanza "Punk", ma magari mi sbaglio, ed è questo il motivo. È un fatto di stile, tecnica di scrittura, io sono più "arcaico" come scrittura, uso molti aggettivi, avverbi, disloco molto, uso frasi gemelle e altro. Con questo non voglio dire che sono più bravo, ma farti capire che con una scrittura più moderna, tipo Chuck Palahniuk volendo estremizzare molto il concetto di "Cultura Punk", è molto più difficile essere estesi: per via di un mindset narrativo molto differente.
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ho letto con piacere la tua proposta, l'idea è ottima, mi sono sentito coinvolto per varie ragioni con la quali non intendo annoiarti.
Dare un voto è difficile, è un ottima idea ma non può definirsi racconto, sembra quasi più un incipit.
Comunque sia un voto lo devo dare e l'idea merita, quindi 4.
In bocca al lupo per la gara!
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Tolta la natura e quel che resta di buono sul pianeta, il resto si rivela poco più che niente.
Ho letto oggi del gran galà dei capi di Stato al vertice Nato.
Ho guardato le mises delle Signore e i soliti incravattamenti da migliaia di Euro dei Signori.
Insomma, più horror di così...
Re: Repubblica fondata sul lavoro
Non lo reputo un incipit, ma senza dubbio non ha la struttura "classica " del racconto, soprattutto manca un finale "circolare", ma personalmente non mi dispiace. I miei complimenti!
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Nel tuo c' è la vendetta, nel suo spiegava il ricatto in termini chiari.
In tutte e due i casi, succede che la gente sta sotto qualcuno e qualcosa e la sua reazione è la vendetta o l' acquiescenza.
Voterei 4 ma preferisco pensarci, vedrei volentieri una ritmica meno veloce nel descrivere i fatti.
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Re: Repubblica fondata sul lavoro
Se invece state solo rispondendo, non serve specificare.
Ricordatevi anche che il testo del commento deve essere lungo almeno 200 battute.
Vi rimando alle istruzioni delle Gare letterarie.
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Mi è piaciuto… può anche sembrare un incipit ma… ma un incipit con un suo significato preciso e concluso!
I morti non risorgono, né ricchi né poveri… la Morte… come dice Antonio De Curtis è una livella al contario della Vita che invece dislivella tutto.
Hai voglia a rivoluzioni! Come la storia insegna la nobiltà e la borghesia hanno sempre ricondotto tutto ai loro schemi economici privatisti… questo, oggi, si chiama globalizzazione.
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Il che sono ottimi punti di partenza.
Il fatto che sia sintetico è per me un ulteriore punto a favore. Anche perché riesci comunque a far tematizzare coi personaggi, in fin dei conti perdere il lavoro è un orrore, per niente sovarannaturale, che puà capitare a tutti noi.
Di prassi in uno short simile il colpo di scena finale. Forse un po' debole, ma ok
PS partendo dal presupposto che un racconto è sempre un opera in evoluzione. Forse potrebbe anche essere buono in cui in verità i ministri sono contenti dell'arrivo degli zombie perché sono segretamente dei necromanti ed era il loro scopo dall'inizio… o qualcosa del genere, aggiungerebbe un secondo strato di orrore al racconto.
Neppure la morte ti permette di sfuggirgli
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La Gara 36 - De Rerum Scientia
A cura di Monica Porta may bee.
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La Gara 10 - Dreaming of a Weird Christmas
A cura di CMT.
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GrandPrix d'inverno 2023/2024 - Terrazze d'aprile - e le altre poesie
A cura di Massimo Baglione.
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Biblioteca labirinto
Cinque scaffali di opere concatenate per raccontare libri, biblioteche e personaggi letterari
Riportare la lettura e la biblioteca al centro dell'attenzione dovrebbe essere un dovere di ciascuno di noi. Se in qualche misura ci riesce una raccolta di racconti non si può che gioirne, nella speranza che possa essere contagioso, come deve esserlo tutto ciò che ci spinge a riflettere e a interrogarci sull'essenza del nostro esistere.
A cura di Lorenzo Pompeo e Massimo Baglione.
introduzione del Prof. Gabriele Mazzitelli.
Contiene opere di: Alberto De Paulis, Monica Porta, Lorenzo Pompeo, Claudio Lei, Nunzio Campanelli, Vittoria Tomasi, Cristina Cornelio, Marco Vecchi, Antonella Pighin, Nadia Tibaudo, Sonia Piras, Umberto Pasqui, Desirée Ferrarese.
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L'Animo spaziale
Tributo alla Space Opera
L'Animo Spaziale è un tributo alla space opera. Contiene una raccolta di racconti dell'autore Massimo Baglione, ambientati nella fantascienza spaziale. Un libro dove il concetto di fantascienza è quello classico, ispirato al Maestro Isaac Asimov. La trilogia de "L'Animo Spaziale" (Intrepida, Indomita e Impavida) è una storia ben raccontata con i giusti colpi di scena. Notevole la parentesi psicologica, in Indomita, che svela la complessa natura di Susan, elemento chiave dell'intera vicenda. "Intrepida", inoltre, ha vinto il primo premio nel concorso di letteratura fantascientifica "ApuliaCon 2006" (oggi "Giulio Verne"). I racconti brevi "Mr. Sgrultz", "La bottiglia di Sua Maestà" e "Noi, sorelle!" sono stati definiti dalla critica "piccoli capolavori di fantascienza da annoverare negli annali.
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Luna 69-19
antologia di opere ispirate al concetto di "Luna" e dedicata al 50° anniversario della storica missione dell'Apollo 11
Il 20 luglio 1969 è la data che segna per sempre il momento in cui il primo essere umano ha posato per la prima volta i piedi sul suolo lunare. Quel giorno una parte di voi era d'avanti ai televisori in trepidante attesa del touch-down del lander, altri erano troppo piccoli per ricordarselo e altri ancora non erano neppure nati, tuttavia ne siamo stati tutti coinvolti in molteplici maniere.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Alessandro Mazzi, Andrea Coco, Andrea Messina, Angelo Ciola, Cristina Giuntini, Daniele Missiroli, Enrico Teodorani, Francesca Paolucci, Franco Argento, F. T. Leo, Gabriele Laghi, Gabriele Ludovici, Gabriella Pison, Iunio Marcello Clementi, Laura Traverso, Marco Bertoli, Marco Daniele, Maria Emma Allamandri, Massimo Tessitori, Namio Intile, Pasquale Aversano, Pasquale Buonarotti, Pietro Rainero, Roberta Venturini, Roberto Paradiso, Saji Connor, Selene Barblan, Umberto Pasqui, Valentino Poppi, Vittorio Serra, Furio Bomben.
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